sabato 30 giugno 2012

Sono tanto sicura di certe cose, quanto sono insicura di altre.
Ma un'insicurezza di fondo mi fa pensare che potrei esser certa delle cose sbagliate e dubitare di quelle giuste.

venerdì 29 giugno 2012

Vivo su una collina: distante dall'altra gente, ma non tanto come se abitassi su una montagna.
Forse il mio carattere dipende da questo.
Mi divertivo davvero con te, non fingevo. Una volta mi divertivo davvero.
Non lo so quando ho iniziato a non divertirmi più.
Non lo so quando i miei sorrisi son diventati un po' forzati.
Non lo so per quanto tempo si possa resister così.
Non per voglia di finzione. Ma per paura che sia solo un periodo.
E non voglio gettar tutto via per un periodo.
Mi divertivo davvero con te. Davvero.

giovedì 28 giugno 2012

- A cosa pensi?
- A niente.
- No su dai, a cosa pensi?
- A niente, davvero.
- Ok.
- No, vabbe', stavo pensando che ... bla bla bla, discorso interminabile di due ore.

Sono pessima.
Ho visto una buccia di banana per strada. Pensavo che fosse una di quelle cose che si vedono solo nei film e nelle vignette. E ho visto diverse persone fare estremamente attenzione a non calpestarla per non scivolarci sopra. E ho visto un paio di quelle persone inciampare pochi passi più aventi, dove la buccia non c'era.
Credo si possa trarre una morale da tutto ciò, ma al momento ho troppo caldo per pensarci.

mercoledì 27 giugno 2012

Passare una giornata a immaginare un litigio che non è avvenuto e probabilmente non avverrà mai e nonostante questo innervosirsi. Come sprecare tempo.
"Il marrone non è un colore da sera, è un colore da weekend."
Questa cosa me la dovete spiegare.


A parte questo, Enzo e Carla, mi fate tanta compagnia mentre studio! ;-)
Ci sono alcune cose che mi rendono indiscutibilmente una donna felice. La carbonara, per esempio.
Nell'amicizia, come nell'amore, ci deve essere corrispondenza biunivoca, altrimenti le cose non funzionano bene. Magari funzionano, ma non funzionano bene.
Io saprei esattamente cosa dire per ferirti, perché ti conosco.
E anche se non mi sento particolarmente legata a te lo evito, perché cerco sempre di evitare di ferire le persone, per quanto posso. Sarebbe cattiveria gratuita e me la tengo tutta per me.
La tengo per me anche quando non sarebbe poi così gratuita.
Però smettila, perché mi conosco e finirei col dire tutto, anche quello che non penso e non voglio.
Smettila, perché il fatto che io sia buona non ti autorizza a dirmi tutte le cattiverie che ti passano per la testa (queste sì, gratuite).
Smettila, perché anche se non voglio esser tua amica non vuol dire che ti odio, e non voglio farti del male.
Ma tu non puoi continuare a volermi come amica e a sputarmi tutto addosso.
Ho fatto un sogno stranissimo: aprivo una specie di negozio di parrucchiere ma facevo solo shampoo secchi. Di quelli che ti lavi i capelli senza usare l'acquae, per intenderci.
Non ho mai usato uno shampoo del genere, non credo neanche di averne mai visti nei negozi dalle mie parti, anche se so che esistono. Chissà come mi è venuto in mente di fare un sogno del genere!

martedì 26 giugno 2012

In realtà,  quando ho scritto che dicono che se ci si domanda se si ama qualcuno probabilmente la risposta è affermativa per "dicono", intendevo Rossana, quella del cartone animato.
Ora, mi rendo conto che Rossana possa non essere un punto di riferimento eccellente, però secondo me spesso ci azzeccava.
Da cosa si capisce che sei innamorato.
Se conosci qualcuno e inizi a domandarti se sei innamorato, probabilmente lo sei. Dicono.
Ma se già stai con qualcuno e ti poni la stessa domanda? Temo che la risposta potrebbe essere diversa.
Rendersi conto di non aver capito niente di quello che si pensava di aver capito di un esame. Non oso immaginare cosa succederà quando arriverò alla parte che non avevo capito.
Una volta mi sembrava di poter sentire il rumore che il mio cervello faceva quando pensavo.
Sono anni che non mi capita più. Chissà se ho smesso di pensare, o ho smesso di avere allucinazioni.

lunedì 25 giugno 2012

Sehnsucht

Respiro frequente affannoso,

E le mani, e gli occhi e tanto altro.
Vivo desiderio.

Non è nostalgia, dolore del ritorno.
Rimpianto, tristezza, no.
Non è ritorno, l'eterno ritorno che intrappola e lega.
Non è passato, ma quello che sarà.
Quello che non avremo, non quello che avevamo.
Insperabile felicità sperata. Impulso, tensione, attesa, azione.
Non  la corda tesa all'indietro di un arco, ma la freccia scoccata. L'orizzonte.
Un giorno un pazzo mi ha dato un trifoglio e mi ha detto che non dovevo piangere.
Un pazzo vero, insomma, di quelli certificati.
Mi ha dato un trifoglio e detto di non piangere, ché ero più bella se non piangevo.
Un giorno sono tornata al centro di igiene mentale dove l'avevo incontrato, per ringraziarlo, ma non c'era più.
Non credo che si sarebbe ricordato di me. Ma avrei voluto dirgli grazie.
Programmare un gesto irrazionale. Se non è follia questa...
Che strano.
Fare una cosa che si sa esser sbagliata e non sensirsi minimamente in colpa per mesi.
E poi un giorno ritrovarsi a fare i conti con la propria coscienza.
Un giorno mi perdonerò per quello che ho fatto. O forse no.
Solo che ne sento il peso più ora che prima. E' come se prima non me ne rendessi conto fino in fondo.
O mi sfozavo di non rendermene conto, questo non lo so. Che poi molti direbbero che non è una cosa grave e che la colpa non è nemmeno tutta mia. Ma sono io che ho deciso.
Ogni volta che vedo sulla mia bacheca link del tipo "Ho imparato a fregarmene di quello che pensano le persone", mi rendo conto che sono pubblicati da persone che se ne fregano sempre tanto. Così tanto che lo facessi notare appena, con un commento, riceverei probabilmente diversi insulti più una serie di "Ma fatti i fatti tuoi". E io spesso me li faccio. Ma tanto, se tu hai imparato a fregartene...

domenica 24 giugno 2012

Stato banale, ma lo scrivono tutti e voglio farlo anche io: fa caldo!

sabato 23 giugno 2012

Qui in montagna si sta bene. Si sta bene in alto, un po' lontani da tutti.
E in questo periodo dell'anno si sta anche freschi.
Però a volte la voglia di scendere giù è tanta. Tanta da infilarsi in un ruscello e andare via con lui.
Uscire di casa, entrare in un negozio, innamorarsi di un vestito, provarlo, comprarlo e tornare a casa in meno di mezz'ora, avendo così anche un sacco di tempo per studiare. Oggi è iniziata proprio bene!

venerdì 22 giugno 2012

Non mi puoi chiedere consiglio e poi rinfacciarmi che non ho il tuo stesso problema, quindi non posso capire. Soprattutto non lo puoi fare guardandomi come se fosse colpa mia. Soprattutto se, pur non dicendo niente, sembri quasi dire "Solo se capiterà anche a te, potrai saperlo".
Non ti ho mai detto che avrei capito, ti ho sempre detto che probabilmente non avrei mai potuto capire ma ti sarei stata vicino lo stesso. Ma non puoi rinfacciarrmi il fatto di non avere il tuo stesso problema. Ne ho altri, credimi, e non te li rinfaccio.

Una volta pensavo che una bella storia d'amore sarebbe potuta nascere mettendo insieme tutti gli aspetti più belli delle storie di amore che conoscevo. E intendevo quelle reali, quelle dei romanzi, dei film, delle fiction.
Un amore collage di altre storie.
Quello che voglio ora è una storia solo mia. Solo nostra.
Oggi ho cercato per cinque volte la parola "requirements" sul dizionario e per cinque volte ho dimenticato il significato. "Requisiti". Lo ricorderò, stavolta lo ricorderò.

giovedì 21 giugno 2012

mercoledì 20 giugno 2012

 Non mi piace il fatto che adesso il mittente di un messaggio privato su Facebook sappia se io ho letto o meno quello che mi ha scritto. E se io ho letto e non voglio rispondere? Se voglio fare la gnorri? Se è una conversazione multipla in cui ognuno scrive una cosa ogni tre secondi e io voglio intervenire solo se ho davvero qualcosa da dire, perché al momento ho altro da fare? E se non posso togliermi dalla conversazione perché sarebbe scortese o perché a un certo punto qualcuno potrebbe dire qualcosa di utile? E se non mi va di non aprire il messaggio per non far vedere che ho letto perché mi serve sapere se è stato scritto qualcosa di utile?

Troppi se, ma tanto vale aggiungerne un ultimo: se qualcuno sa come togliere questa impostazione, me lo può dire? Grazie!

Ieri ho passato ore e ore sotto al sole e ho sudato un sacco, ma il mio trucco è sopravvissuto. Grazie Clio.

martedì 19 giugno 2012

Ho fatto una sola cosa di cui mi vergogno e me ne vergogno tantissimo. Una cosa che non avrei mai pensato di fare. In compenso, ho imparato dal mio errore: adesso giudico le persone molto meno facilmente. Se ho fatto io qualcosa che non mi sarei mai aspettata di fare, non vedo perché non possa capitare anche agli altri.
Cerco di prendere ciò che c'è di buono. Resta il fatto che me ne vergogno tantissimo, ma è giusto così.

Non sempre attuale nè sempre reale, ma la me più vera che c'è. Tutta qui.
Ho sempre paura di fare qualche guaio quando gioco con le promozioni sul cellulare...

lunedì 18 giugno 2012

Quella che c'è qui sopra non sempre è la me attuale.
E' la me che sono, la me che ero, quella che forse sarò.
Non è nemmeno sempre la me reale.
Può essere quella che vorrei essere, a volte anche quella che non vorrei.
A volte non sono nemmeno io, scrivo di altro, scrivo di altri. Scrivo di tutto e scrivo di niente.
Quella che c'è qui sopra non è sempre la me attuale o la più reale, ma è la me più vera che c'è.
Sto valutando nuove strategie di studio.
Per esempio, svegliarsi alle 7, studiare fino alle 12.30, dormire mezz'ora, pranzare ed essere di nuovo pronta a studiare. Potrebbe anche funzionare.

domenica 17 giugno 2012

Vento di cambiamento: un po' mi piace, un po' mi fa paura.
Spazza via le nuvole è vero, ma è lo stesso che le fa tornare.
Questo vento che porta via tanto, senza tante distinzioni, e tanto porta allo stesso modo.
Un po' mi intriga, un po' mi incuriosisce. Sporgo il capo dal mio riparo per cogliere un po' d'aria nuova.
Ma ho sempre paura che si tramuti in tormenta.



sabato 16 giugno 2012

Ricordo di una lezione di matemematica delle superiori. Trigonometria.
Prof: "Seno, centottanta."
Alunno: "Complimenti!"
Facciamo l'amore sempre io e te. Anche quando non facciamo l'amore.
Sono giorni che mi ripeto la stessa bugia: tra cinque minuti ricomincerò a studiare.
Non vuoi far l'amore mi dici e vedi, lo posso capire, ma non so che dire.
Ché se dico non fa niente, tu temi che la cosa non mi tocchi punto.
Se ti chiedo come mai, rispondi divagando, quasi infastidito: mi importa troppo o non mi importa niente.
Non vuoi far l'amore, può capitare, capita anche a me.
Però può capitare anche che io non sappia che dire. Soprattutto se qualsiasi cosa dica, tu cogli una nota stonata. Mi importa troppo o non mi importa niente. La verità è che mi importa il giusto.
Sorrido piano e piano ti bacio. Le parole le riserviamo a un altro giorno.

venerdì 15 giugno 2012

Poi tu corri curioso al pc, leggi quello che ho scritto sui tuoi baci e torni subito indietro.
Mi baci piano l'angolo delle labbra e poi le labbra tutte e poi mi mi chiedi: "Intendevi questo?".
"Qualcosa del genere", rispondo sorridendo. E sorridi anche tu.

"Non voglio esser fraintesa: in quel momento era davvero convinto di amarmi con tutto il cuore e io ero certa della sua sincerità. Ma adesso, con la saggezza che ho conquistato a caro prezzo, capisco quanto eravamo stupidi a dirci cose così pericolose. Eravamo arroganti, ingenui, credevamo che ciò che in quel momento provavamo fosse vero amore. Ripensandoci ora, capisco che stavamo soltanto riempiendo l'uno i vuoti dell'altra, così come la marea spinge la sabbia dentro le fenditure di uno scoglio. Entrambi -o forse soltanto io?- curavamo le nostre ferite con quello che proclamavamo amore vero. Ma, alla fine, la marea riprende sempre quello che ha sospinto a riva."


Immortal, Alma Katsu
E anche in queste giornate così calde, quando chiunque cercherebbe il sollievo in un attimo di refrigerio, non posso rinunciare al calore delle tue labbra sulle mie.
Seduta su un prato, ho visto un coccinella.
Sgargiante, piccola, si muoveva piano.
Io non ci credo, sai, quando dicono che porti fortuna.
Però come sei bella.
La fortuna è poter ancora osservare bellezze come te.

giovedì 14 giugno 2012

Qualche tempo fa, un bimbo ha fatto un mio ritratto. Mi ha colorata tutta di verde.
Questo è molto strano.
Subdoli autoricatti psicologici: non mi riconnetterò fin quando non avrò finito di fare quello che mi ero imposta di fare oggi.
Pensare di svuotare il cestino sul desktop e invece eliminarlo. Cavolo, ci metto sempre un sacco per ritrovarlo!
Strane metafore al tg: "Immaginate un magma fatto di cellule indipendenti..."
Ora, la cosa mi riesce piuttosto difficile, non essendo il magma fatto di cellule.

O usi una metafora geologica, o una biologica. Che sennò si fa confusione.
Farsi lo shampoo e accorgersi che i capelli sembravano più puliti prima.

**Cose che capitano ma sarebbe bello se non accadessero**
Mettere un giornale imbevuto di alcol nella scarpa, non è servito ad allargarla.
Anzi, si è ristretta ancora di più. Ma forse dimenticarsela fuori al balcone per tre giorni ha avuto qualche effetto collaterale a me ignoto.

mercoledì 13 giugno 2012

Ci sarà un giorno in cui imparerò a posare le borse al loro posto invece di accumularle sulla sedia. Ma non è oggi.
Da piccola pensavo di poter controllare il vento.
Guardavo fisso fisso fuori dalla finestra, le fronde muoversi appena.
Strizzavo gli occhi e richiamavo il vento, finchè i rami si agitavano di più.
A volte funzionava così bene, che per mesi ho creduto fosse vero.
Che poi, se vogliamo dirla tutta, non mi importa che il rossetto si tolga. Soprattutto in certe occasioni.
Voglio dire. Conosco ragazze che se sono truccate di tutto punto quasi non si lasciano avvicinare dai propri fidanzati, per non rovinare il make up. E non solo se stanno andando a una festa importante, un matrimonio o chissà dove. Anche se devono uscire da sole col fidanzato.
Fatemi capire: una si trucca presumibilmente per piacere di più a se stesse o anche al fidanzato, o comunque ci si prepara per bene per uscire con lui, e poi lo si tiene a distanza?
Machisseneimporta!
A parte che se uno poi deve andare da qualche parte, si può mettere il rossetto/lucidalabbra in borsa.
Ma a prescindere: meglio i baci. Molto meglio i baci.
Non dice niente lui che magari si ritrova pieno di brillantini e macchie di tutti i colori. E sì che potrebbe averne di motivi per lamentarsi.
Molto meglio i baci.
Era un po' che stavo pensando ci comprare la tinta per labbra di Kiko, per vedere se dura così tanto come dicono.
Una mia amica l'ha provata e dice di sì. Dice che si può mangiare, bere e baciare tutte le persone che capitano a tiro, perché dura. Baciare amici e familiari e fidanzato (uno), intendeva. Che come ho scritto io sembra che questa mia amia distribuisca baci a destra e a manca.
Dura tanto, tanto tanto e non si smuove neanche un po', mi ha detto.
Che a questo punto prima di comprarla mi son posta un altro problema: a un certo punto si toglie?
La mia amica dice di sì, strofinando tanto con acqua e sapone.
O mangiando tanto.
Ho sempre supposto che mangiare potesse risolvere ogni problema.
Ma anche baciare, tutto sommato.

martedì 12 giugno 2012

E ti vedo lì invidioso. E non sai che dire, ma non ammetterai mai di esserlo, perché non ne afferri il motivo.
E allora dici che comunque, tu stai meglio, perché sei più ricco.
"Perché vuoi esser ricco?", ti chiedo.
"Per esser felice".
"E quindi sei felice adesso?"
"No, ma lo sarò, con i soldi si può ottenere tutto."

Vedi perché sei invidioso? Perché lui è felice lo stesso.

Oggi mi sono svegliata e vedevo tutto in bianco e nero. Poi mi hai sorriso.
No, non è che proprio mi hai sorriso. Insomma, ho immaginato tutto, così lontani io e te.
Comunque dicevo, poi mi hai sorriso: un mondo a colori.

Generalmente preferisco fare programmi di studio fattibili, così faccio tutto quello che devo fare, mi sento soddisfatta, semmai riesco a fare anche qualcosa in più e mi gaso. Ma questa volta non si può fare. Via con un programma impossibile che necessiterebbe di 28 ore al giorno. E speriamo bene.

lunedì 11 giugno 2012

Realtime, Alessandro Borghese: oggi cucinerà il pesce finto.
Benedetta Parodi nemmeno mezz'ora dopo, su un altro canale, cosa mai cucinierà? Il pesce finto.
Evviva la varietà!
In ogni caso, pare sia un piatto famosissimo. E dire che non l'avevo mai sentito prima!
Lo amo anche quando non lo sopporto. Che ci posso fare?

domenica 10 giugno 2012

Piove. Odore di erba bagnata.
Gocce tra i petali dei fiori. Frammenti di arcobaleno.

sabato 9 giugno 2012

Il fatto è che quando tu mi dici "ci vediamo domani", io il giorno dopo mi aspetto davvero che ci vediamo.
Il fatto è che io non prendo altri impegni per quel giorno, perché penso di averne uno con te.
Sono strana, eh? Chissà come mi viene in mente di fare una cosa del genere.
Il problema non sono tanto i sogni chiusi nel cassetto.
Il problema sono tutte le paure sistemate sopra, ben ripiegate.
Che poi i sogni non si vedono più.
Che poi ti ci abitui.
Che poi, quelle paure, sono un po' una certezza.
Le vedi lì, tutte belle in ordine, al loro posto.
Che spostarle sembra quasi sbagliato.
E invece sotto, in un angolino del cassetto, quei sogni tutti appallottolati.
Schiacciati da una parte, spinti in fondo.
Il problema non sono i sogni nel cassetto.
Il problema non è il cassetto.
Il problema è tutto il resto.



Sento l'odore del mare.
Sento il rumore del mare.
Sento l'umore del mare.
Io non farei mai come Biancaneve e lo sconsiglierei a chiunque.
Vuol dire che non troverò mai un principe azzurro? Credo di no.
Biancaneve è un'incosciente: lo sanno tutti che non bisogna accettare niente dagli sconosciuti.
Però alla fine ha vinto lei.

Sistemare le sopracciglia, quest'arte misteriosa.

Stando ai video di Youtube bisognerebbe tracciare una serie di punti, segmenti, perpendicolari.

Rimpiango di non aver mai seguito con attenzione le lezioni di disegno tecnico alle medie: mi sarebbero state utili. Forse una laurea in ingegneria sarebbe stata meglio, però ci si accontenta.


Ho perso la cipolla, eppure ce l'avevo qui un attimo fa.


venerdì 8 giugno 2012

"Mi manchi, mi manchi, mi manchi."
Non fai altro che ripetermelo.
Ogni mattina, ogni sera, ogni notte.
Vieni a prendermi allora, sono qui.
Non mi sto allontanando, non sto scappando.
Sono qui.
Posso venirti incontro, ma devi muoverti.
Non dirmi che ti manco, se poi non vieni a prendermi.

giovedì 7 giugno 2012

Potrebbe essere che io non mi spieghi bene, davvero.
Ma potrebbe anche essere che tu non capisca niente.
Insomma, dobbiamo essere pronti a tutte le possibilità.
O noi due siamo troppo saggi, o non abbiamo capito niente.

mercoledì 6 giugno 2012

Mi rendo conto che la maggior parte delle persone se la prende per cose delle quali a me non interesserebbe niente. Ogni tanto mi viene il dubbio che sono io quella troppo menefreghista.
Io non posso fare tutto. Davvero.
Mi è venuto in mente un simpaticissimo parallelismo tra amore eterno e moto rettilineo uniforme, ma è ancora incastrato nella mia testa. Il che, tutto sommato, potrebbe essere un bene.
Penso che l'amore eterno esista, ma che non tutti gli amori siano eterni.

martedì 5 giugno 2012

Non ho studiato affatto oggi.
Ho avuto dei problemi per andare a lavorare, per due ore, in un paesino lontano dal mio.
Ho corso come una matta e mobilitato mezza famiglia per andare dove dove andare.
Ho chiamato per tre ore la persone da cui dovevo andare per avvisarla di un eventuale ritardo, ma pare che le mie telefonate non siano giunte a destinazione (eppure il telefono squillava) e nemmeno un mio messaggio, mandato alla fine per dare comunque un avviso in qualche modo.
Arrivo, e scopro che in realtà oggi potevo pure non andare ma si erano dimenticati di avvisare.
Una volta là, faccio comunque qualcosa, ma non quello che dovevo.
Ho dovuto spiegare le divisioni con la virgola a un bimbo che doveva andare a una festa di compleanno, non fare divisioni. Credo che mi odierà per tutta la vita.
Non ho potuto aiutare come avrei voluto un amico, perché dovevo lavorare. L'ho aiutato per quel che potevo, ma a saperlo aiutavo lui. Voglio dire, non se l'è presa perché sa che ci sono sempre. Anzi, ha detto che quando gli ho detto che non era cosa ha capito che c'erano buoni motivi.
Ah, perché in tutto questo abbiamo dovuto portare una zia in ospedale.
Tornando a casa corro a comprare due regali di compleanno.
Perdo i venti euro che avevo guadagnato. D'altra parte, credo di non poter dare colpa a nessuno per questo.
Mi è stato spostato un esame di un corso di formazione, e la data prescelta è il giorno prima dell'esame che sto preparando per l'università: mi sembra ovvio.

Però.
Ho visto un amico che non vedevo da un po' e non vedevo da tempo. Mi ha cucinato una bella cosa e mi ha dato uno dei suoi pezzetti di pancetta.
Il mio ragazzo mi ha mandato un messaggio per dirmi che gli manco.
In un momento di attesa sono riuscita a mandare sei o sette sms a degli amici, tutti diversi perché mndare sms in serie non mi piace, e credo che gli abbia fatto piacere sentirmi. E questo è bello.
Ho mangiato un ovetto Kinder.
It's no so bad.
Ammetto però che ho avuto giornate migliori, e voglio solo andare a dormire ora.
Ma prima devo sentire il mio ragazzo per dirgli che è mancato tanto anche a me.
Zanzara 3 / Io 0
Anzi, il contrario, perché io gioco in casa.

lunedì 4 giugno 2012

Mi piace addormentarmi mentre mi accarezzi,
o nel dormiveglia aprire gli occhi e vedere che stai sorridendo.
Mi piace il modo in cui sfiori piano le mie guance con le labbra, attento a non svegliarmi.
Mi piace quando appoggi il capo vicino al mio, e sento il tuo respiro sul mio collo.
Voglio dormire sempre così.

domenica 3 giugno 2012

Sono sempre stata una persona tranquilla, ma lui mi dà una tranquillità che non ho mai avuto.

sabato 2 giugno 2012

Amore, in fondo anche io mangio come un uccellino. Solo che magari è un rapace.
Colite da stress.
Herpes labiale da stress.
Candida da stress.
Mal di testa da stress.
Mal di tetta da stress.
Somatizzare: lo sto facendo bene.
Sto bene quando stiamo insieme, così bene che bene è dir poco.
Ma non mi manchi quando non sono con te.
D'altra parte, si può sentire la mancanza di chi c'è sempre?

venerdì 1 giugno 2012

Oggi sotto la doccia ho avuto un'illuminazione.
Era bello il concetto, era bello il modo in cui volevo esprimerlo.
Non ricordo nè l'uno nè l'altro.

**Ragionando sui massimi sistemi** 4.

Premessa: o ho una mente contorta io, o ce l'hanno quelli che mettono le pubblicità in internet.

Una volta, quando si aprivano quelle "simpaticissime" finestre con pubblicità, per esempio su msn ma anche su altri siti, la X per chiuderle era in alto a destra. Come nei comuni programmi per computer.
Alla fine era diventato un automatismo, almeno per me, cliccare in alto a destra per chiudere.
Adesso invece le X stanno in alto a sinistra, o in altri punti della pagina.
Secondo me è stato fatto apposta, perché così uno clicca automaticamente in alto a destra e fa aprire la pagina della pubblicità.
 
Sì, ho una mente contorta.
Sì, in questo momento dovrei essere alle prese con lo studio.
Poi c'è la questionde del "se si è sempre felici si rischia di non apprezzarlo".
Forse è così. Ma non so se per esser felici si debba necessariamente esser tristi ogni tanto.
Magari bastano dei giorni ordinari, per farci apprezzare quelli felici. Però non lo so, ci sto ancora pensando.


E allora io sono sempre felice? No, ovviamente. le giornate no capitano a tutti.

Però sono quasi sempre di buon umore.