martedì 30 luglio 2013

A volte vorrei non crederci più a quello che mi dicevi sempre, che il tempo è galantuomo. Invece no, ci credo ancora, ci credo sempre e a dirla tutta io voglio crederci.

lunedì 29 luglio 2013

Io ti dirò che ti amo, tu mi dirai di no. Almeno non avrò rimpianti.

domenica 28 luglio 2013

sabato 27 luglio 2013

Oh Nutella Nutella, perché sei tu grassottella?
Rinnega i tuoi grassi, rifiuta le tue calorie, o se non vuoi giura che non mi farai ingrassare e che non sarò più un porcello.
Solo i tuoi grassi mi sono nemici: tu sei tu.
Che vuol dire "calorica"?
Finisci nelle mani, nei piedi, nelle braccia, nel viso, in tutto ciò che forma un corpo. Prendi altre qualità.
Che cos'è una caloria? Quella che chiamiamo cioccolata, anche senza grassi avrebbe il suo profumo.
Rinuncia alle tue calorie, Nutella, e per quelle calorie che non son parte di te, entra in me stessa.
E non farmi ingrassare.

(Scusami Shakespeare, davvero, non mi ero accorta di quale mostruosità stessi creando)




da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/racconti/drammatico/racconto-57086-1>

venerdì 26 luglio 2013

Delirio parte diciotto - ossimori modaioli.

Già so che mi creerò tante nemiche con questo post, ma dovevo dirvelo.
Ognuno è libero di credere a ciò che vuole ma c'è una cosa alla quale non credo assolutamente. Non credo potrete dire qualcosa per farmi cambiare idea.
Io non credo agli stivali estivi. Ecco, l'ho detto. E ve lo ripeto: io non credo agli stivali estivi.
Ho visto una ragazza stamattina vestita con shorts e una canotta striminzita.
Ho pensato: ok, forse è un po' troppo svestita per i miei gusti, ma se ha caldo, va bene così.
E la mia è certamente tutta invidia, visto che per andare all'università devo evitare di essere troppo svestita.
Poi ho guardato i suoi i suoi piedi e aveva gli stivali.
Non conoscendo la ragazza, mi sono ovviamente guardata bene da esprimere un giudizio, anche che credo se uno sguardo attento avrebbe potuto cogliere disapprovazione nei miei occhi. E in tal caso la ragazza avrebbe pensato "Questa qui non capisce nulla di moda se non le piacciono i miei stivali estivi".
Ora, davvero, potranno essere fatti del materiale più leggero e traspirante del mondo (anche se la maggior parte delle volte mi sembrano di plastica), ma se si ha così caldo da lasciare scoperto qualsiasi lembo scopribile di pelle, perché mettere degli stivali? Davvero, non riesco a immaginare un buon motivo.
E vi dirò di più, c'è una cosa che comprendo anche meno degli stivali estivi: gli stivali estivi con la punta aperta, tipo sandali.
Cioè, già fa caldo e ti metti gli stivali, e a me questo sembra strano. In più gli stivali hanno la punta aperta come se fossero sandali. Perché? Il polpaccio aveva freddo e le dita caldo?
Che poi, ve le vorrei far vedere le dita che in genere escono fuori da questo tipo di scarpe: tutte rosse e accaldate, spalmate sulla sulle suole della scarpa.
Insomma, lo so, vanno di moda, sono fashion, forse ho perso troppe puntate di "Ma come ti vesti?" ma io gli stivali estivi non li capisco. Sono un ossimoro che più ossimoro non si può. E fu così che i fan della pagina si dimezzarono perché erano tutte donne cultrici degli stivali estivi. Abbiate pietà, ho caldo.

Avevi una camicia bianca - portata fuori dai pantaloni - e una cravatta nera.
Un po' elegante, un po' disordinato, molto sexy.
Mi domandavo come potessi non avere freddo, vestito così: il cappotto ti dava quel tocco di eleganza in più ma non poteva essere sufficiente.
Quanto eri sexy.
Avrei voluto prenderti per la cravatta e portarti in auto, lontano da tutti.
Avrei voluto toglierti quella camicia. Prima quel cappotto e poi quella camicia.
Avrei voluto fare un sacco di cose.
Tu sorridevi e io avrei voluto strapparti quel sorriso dal viso a forza di baci, perché quel sorriso non era per me.
Sì, sì, ero felice tu fossi felice ma concedimelo, per dieci secondo ho pensato che avrei voluto quel sorriso per me.
Poi ho ricominciato a essere felice per te ma non ti ho desiderato di meno.
Non ho smesso di desiderare ogni centimetro del tuo corpo.
Volevo le tue mani, volevo la tua bocca, volevo aggrapparmi forte alla tua schiena, lasciare un segno indelebile del mio passaggio.
Elegante, disordinato, sexy. Mancava un solo aggettivo: mio.


giovedì 25 luglio 2013

Vi voglio raccontare una storia che si racconta dalle mie parti, non so se sia diffusa anche altrove ma immagino di sì. 
La storia è quella di Nicola, gran mangiatore, che riceve dal medico l'ordine perentorio di mettersi a dieta, fino al digiuno.
Per evitare di dimenticarlo Nicola appende vicino al letto un gran cartello con la scritta “DOMANI DIGIUNO NICOLA”. 
Ogni mattina Nicola leggeva il cartello e pensava che l'indomani avrebbe dovuto incominciare la dieta, così non la incominciò mai.

Non conosco le origini di questa storia: potrebbe essere tanto la trascrizione di un autore famoso, tanto un frutto della saggezza popolare.
In ogni caso ogni volta che qualcuno me la racconta, penso a quante cose io stia rimandando. Purtroppo per ora non è che ciò mi abbia portato a vivere cogliendo l'attimo, ma chissà. Magari da domani.
A volte sembra non sia cambiato nulla, ma è cambiato tutto. Poi arrivano i periodi di cambiamento e rimane tutto uguale.

mercoledì 24 luglio 2013

Questa sessione è quasi finita,
sento il bisogno di una bella dormita,
non vedo l'ora di poterla fare
o di poter andare a mare.
Io vi auguro una bella giornata,
poi mangio pane, burro e marmellata.
Non è vero, mangerò Nutella,
cercavo una rima un po' sciocca ma bella.

Rime sciocche di buon mattino, 14. L'arrocco del riccio

giovedì 18 luglio 2013

Delirio del riccio parte 17 - Cosa non si farebbe pur di non studiare.

Oggi ho provato a creare la mia prima immagine di copertina. Una di quelle immagini che hanno le pagine alla moda, con un'immagine fashion, una frase ad effetto e una grafica wow.
Ora, dovete capire che io sono poco pratica di computer e di grafica lo sono anche di meno, ma io dovevo pur trovare una scusa per fare una pausa dallo studio e questo mi è sembrato un ottimo motivo (dopo una fetta di pane e Nutella, ovviamente).
In ogni caso, pur consapevole delle mie (scarse) capacità, parto piena di entusiasmo. Tutto sommato, si tratterà di aprire una foto con Paint, scriverci qualcosa sopra, andare a capo al momento giusto e infilarci da qualche parte la mia firma. Non sia mai che mi vogliano scopiazzare la mia copertina fighissima (figuriamoci).
Devo dire che l'inizio è promettente, trovo addirittura un'immagine di pubblico dominio che c'entri con una mia frase. E soprattutto, trovo una mia frase che mi sembri adatta a un lavoro del genere.
Che non voglio far la finta modesta, non è che posso dire "oh cavolo, le mie frasi fanno tutte schifo, non ce ne era nessuna da scegliere", ché sarei scema a scrivere frasi che penso facciano schifo, ma comunque non è che magari siano proprio tutte ad effetto. Poi capita che un giorno una cosa che ho scritto mi piaccia e il giorno dopo no. Poi se piace a me non è detto che piaccia agli altri, ed è vero che deve piacere pure a me ma se piace pure agli altri non mi fa schifo. Andare a cercare i post con più "Mi piace" non è il caso, che uno di quelli che ha più successo è il dialogo tra le mio ovaie. Insomma, alla fine ce l'ho fatta: immagine trovata, foto trovata.
Apro Paint.  Non pensate che possa usare programmi più complessi, imparerò quando mi sarò laureata e cioè nel duemilaehm... ehm... ehmm). Dicevo, apro Paint, apro l'immagine, e inizio a cercare di capire dove scrivere la frase.
Provo su, giù, vorrei provare in obliquo ma non so come fare, poi di nuovo su, vado a capo, riporto tutto su un solo rigo, poi vado di nuovo a capo. Cerco di scrivere nello spazio più "vuoto" dell'immagine per fare in modo che si legga bene, provo a cambiare colore, decido che nero va meglio, ma evidentemente tutto è relativo perché si vede male.
Finalmente trovo una combinazione accettabile, cerco di caricare la foto e tadan! Non riesco a centrarla. Se si vede la scritta, non si vede l'immagine. Se si vede l'immagine, non si vede la scritta. Quando mi impegno riesco a fare in modo che non si veda nessuna delle due cose.
Devo pur tornare a studiare, quindi mi arrendo e pubblico la foto in un album, pazienza.
Quando tutto sembra perso, leggo che l'amministratrice della pagina più pessimista e infastidita che ci sia è stata colta da un raptus e sta creando migliaia di copertine senza riuscire a fermarsi. Non posso fare a meno di lasciare un commento pessimista e infastidito nella pagina. E lei (l'amministratrice, non la pagina) si offre di sistemarmi la copertina. Adesso, io vorrei scrivere un post pieno di entusiasmo per ringraziarla, ma va da sé che sarebbe estremamente fuori tema con la sua pagina. Quindi ora cercherò di manifestare la mia gratitudine senza eccedere nelle manifestazioni di gioia. Grazie!!! :)
(Pessimismo e fastidio, spero che tre punti esclamativi e una faccina sorridente non siano troppi)
Abbiamo fatto l'amore una volta sola ed è come se non l'avessimo mai fatto, perché "Ciò che si verifica una sola volta è come se non fosse accaduto mai."
Lo dice la me più scientifica, lo dice - con più credibilità di me, senza dubbio - Kundera ne "L'insostenibile leggerezza dell'essere."
Allora, anche se lo ricordo così bene, forse è proprio così: non abbiamo mai fatto l'amore e non l'avremo mai fatto finché non lo rifaremo ancora. Almeno una volta.



da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/vita/frase-106005>
Non vorrei ma ti voglio e non si può decidere cosa volere ma si dovrebbe essere almeno in grado di decidere quali voglio soddisfare e quali no. Con te non funziona.
La sessione sta finendo,
pare stia sopravvivendo.
Ho già fatto colazione,
scappo con il mio librone.
Buongiorno a chi è già in vacanza
e a chi a studiar è chiuso in una stanza.

Rime sciocche di buon mattino 13, L'arrocco del riccio
18/7/2013
Tra noi c'è qualcosa che gli altri non potranno mai capire.
Finiremo sempre per infilarci l'uno nella vita dell'altra, almeno un po'.

martedì 16 luglio 2013

Il piano A non ha funzionato, il piano B nemmeno.
Di questo passo l'alfabeto italiano non basterà.

lunedì 15 luglio 2013

I tentativi di uscire dalla friendzone mi fanno sembrare i labirinti una passeggiata.
Sempre sul punto di dirti che ti amo, sempre pronta a cambiar discorso.

domenica 14 luglio 2013

sabato 13 luglio 2013

Ci sono donne che per ottenere quello che vogliono non esitano a tirare fuori le tette e ce ne sono altre che per lo stesso motivo non esitano a tirare fuori le palle.
Sarebbe bello per una donna riuscire a raggiungere i propri scopi senza dover fare né l'una né l'altra cosa. Le palle lasciamole agli uomini, perché siamo donne, ma non sviliamo la nostra essenza usando le tette per raggiungere i nostri obiettivi.

Disse chi le tette quasi non ce le aveva, me ne rendo conto.



venerdì 12 luglio 2013

In bilico, tra i miei princìpi e te.
Ci impegoliamo sempre in queste cose strane.
Io voglio te, tu vuoi me, ma apparteniamo ad altri. Gli apparteniamo davvero?
Allora mi domando perché non stiamo insieme io e te, se ci vogliamo tanto.
Insieme non ci sappiamo stare? Non direi, ci stiamo benissimo.
Forse io sono ancora troppo immatura, poco indipendente e forse tu sei troppo...
Non lo so, stavolta non riesco a trovare troppi impedimenti da parte tua, tranne quello - mica trascurabile - che non sei più mio.
Solo, a volte non capisci che al momento non posso essere molto più indipendente di così, perché ci sono degli equilibri che voglio mantenere. Almeno alcuni.


Sarei solo tua per un giorno o forse tua per un giorno solo.
Se studiando si potessero bruciare tante calorie quanti neuroni, sarei già pronta per la prova costume.
Potrei resistere a te, ma non al rimpianto di non aver ceduto.
Sto studiando tanto, ma soprattutto sto mangiando tanto.
Andrò a fare l'esame rotolando.

giovedì 11 luglio 2013

Continuo a sentire per caso quella canzone. Prima o poi l'ascolterai anche tu, lo so. E capirai.
L'idea sarebbe quella di iniziare qualcosa e portarla a compimento.
Sono bravissima con gli inizi, sono i finali che mi fregano.
Io posso anche non pensarti.
Insomma, è faticoso, devo riempire le mie giornate di impegni ma ce la posso fare.
La sera è il momento più difficile ma posso farcela, basta trovare un modo per distrarsi.
I libri non sempre funzionano, perché appena si intravede la possibilità di una storia d'amore tra i personaggi, mi torni in mente.
Allora guardo la tv, anche se ci sono dei programmi che devo evitare.
I film d'amore.
I film di qualsiasi altro genere in cui ci sia un personaggio anche secondario, anche una comparsa che si innamori.
I telefilm, per lo stesso motivo.
I canali musicali. Che colpa ne ho se tante canzoni parlano di te?
Le partite di calcio.
I documentari, perché se parlano di luoghi, li avrei voluti visitare con te, se parlano di persone, prima o poi finisce che si innamorano di qualcuno.
I programmi di politica, ecco, quelli posso vedere, con quelli mi addormento subito. E poi ti sogno.

mercoledì 10 luglio 2013

Ho sentito una canzone oggi e parlava di noi.
Ho pensato di inviarti il link, poi l'ho ritenuto inopportuno, ma forse uno di questi giorni ti capiterà di sentirla alla radio e ti verrò in mente. Perché non ci credo che tu possa ascoltarla e non pensare a me.

Mi hai portato a vedere il mare.
Era bellissimo, mi hai detto.
Non so, io guardavo te.

martedì 9 luglio 2013

Ognuno ha la sua musa ispiratrice.
C'è chi si lascia ispirare dal proprio amore.
C'è chi si lascia ispirare dalla natura.
C'è chi si lascia ispirare dalla realtà.
Io mi lascio ispirare dalla Nutella.
"Non t'amo più" è un'arma che lascia disarmati.
Che vuoi rispondere? Che puoi rispondere?
Più nulla.
Se non ci fosse lei, se non ci fosse lui, forse saremmo felici.
Due "se" e un "forse" in una sola frase sono un po' troppi, persino per me.
Ci sono certi giorni in cui mi sveglio e il mio primo pensiero è inviarti il buongiorno.
Il secondo è che non sei più mio, ma ogni tanto lo dimentico.

lunedì 8 luglio 2013

Tu riconosci i "sto bene" detti solo per dare una risposta a chi se l'aspetta.
Ricordo - una per una - tutte le cose che non abbiamo fatto.
Mi capita spesso di avere a che fare con i bambini e lo faccio pensando di poter fare qualcosa per loro. Balle. Io farò pure qualcosa per loro, ma sono loro fanno davvero tanto per me.
Care zanzare, facciamo un patto. Io vi do un pochino del mio sangue e voi la smettete di ronzarmi nelle orecchie e mi lasciate dormire. Mi sembra abbastanza equo, no?

domenica 7 luglio 2013

Avevo troppa paura di lasciarmi andare e non mi son lasciata prendere.
Vorrei chiedertelo. A cosa pensi tu, quando vedi questa foto?
Non lo faccio, ma immagino la tua risposta.
Penso alle mie braccia intorno al suo corpo esile, alle sue mani sul mio viso, i suoi capelli biondi e così belli.
Penso a lei, che amo tanto, amo come mai nessuna prima.
Penso che non sono stato mai così felice.
Chiedilo a me cosa penso: ti dovrei mentire.
Non te lo posso dire che penso agli abbracci mancati, all'amore negato.
Non te lo posso dire che penso alle mie gambe intorno al tuo bacino, alle tue braccia forti che mi stringono, alle nostre labbra che si uniscono.
Penso a tutte le volte che non abbiamo fatto l'amore e avremmo potuto, alle lenzuola sfatte, alle pareti seminude di una casa da arredare come piace a noi.
E pazienza che non sono bionda, che con questa foto io non c'entro niente, che i tatuaggi mi fanno paura. Chissenefrega.
Sono i tuoi abbracci che voglio, e quello che significano.
Abbracciami, voglio fare l'amore con te.

Scritta per il contest "Abbracciami" di Tra il monte di venere e la linea del cuore.




Ci sarebbe molto da dire sul mio modo di approcciarmi con un ragazzo.
Tutto questo, ovviamente, se approcciassi.

sabato 6 luglio 2013

"Per ragioni che saranno apparenti in quel che segue...bla bla bla."
Ma non è vero, non è assolutamente vero. Niente dei righi e delle pagine successive spiega il seguito di questa frase. I libri universitari spesso mentono e sono saccenti.
Io per te lascerei pure perdere i miei princìpi, io per te lascerei perdere tutto.
Solo che non lo farò, anche se dovrò forzarmi.
Ci ho pensato mille volte a cambiare per piacerti, ma non è quello che voglio.
Ciò che cambierò, sarà quello che non va più bene neanche a me.
Se un giorno mi vorrai, mi troverai come sono davvero.

venerdì 5 luglio 2013

Meraviglia.
Mera voglia di te.

(e si potrebbe far di meglio)
"Io ti amo tnt, cioè, kosì tnt ke tu nn puoi kapire qnt ti amo!!!! <3 <3"
Ma per forza, ma cosa può mai capire il destinatario di un messaggio del genere? Scrivigli una dichiarazione d'amore in italiano e magari capirà.

giovedì 4 luglio 2013

A volte la persone mi danno fastidio, hanno brutte abitudini. Parlano. Si muovono. Respirano.
Fare l'amore, ancora una volta, anche solo una volta, con te.
Forse così la smetterò di sognarti, o forse ti sognerò ancora di più?
I soldi non fanno la felicità. Ma magari i saldi...
(e invece devo studiare)

mercoledì 3 luglio 2013

Sto per mettermi a studiare, mi sento ispirata.
Spero solo che l'ispirazione duri più di dieci minuti.
Lo so che è più carina di me. Per quanto la bellezza sia una cosa soggettiva e qualcuno possa trovare più carina me, mi rendo conto che è proprio una bella ragazza.
So che simpatica è, ne sono certa, anche intelligente. Sarà senza dubbio competente nel suo campo, qualunque esso sia e saprà il fatto suo.
Ha anche un seno abbondante il che, mi rendo conto, può avere il suo fascino.
Tu però mi devi dire come fai a sopportare quei messaggi pieni di "ke" e privi di punteggiatura.

Non ve lo volevo dire ma ve lo dico: devo smetterla di sognare i sederi dei ragazzi che mi piacciono. Soprattutto sederi che sbrilluccicano. Cioè, no, davvero. Basta.

martedì 2 luglio 2013

Ogni tanto devo ricordare cosa odiavo di te, per dimenticare cosa amo ancora.
Non mi hai detto "ti amo" quasi mai per anni. Tuttalpiù, qualche volta me l'hai scritto per messaggio, ma si contavano sulle dita di due mani e gli anni erano molti.
Che bisogno c'era, dico io, di scrivermelo così tante volte nell'ultimo mese prima di lasciarmi?
Ditemi voi dove sta la necessità di infilare un cuoricino in una frase del tipo: "Ragazzi, per caso sapete qual è la prossima data dell'esame di "nome_materia"? <3.

(vabbe' oggi ce l'ho con i cuoricini piazzati a caso e a sproposito, giusto per dirvelo)


Non ti affidare a me pensando che io sia matura, solo perché più grande.
Non è così.
Ero immatura, lo sono, forse lo sarò ancora.
Lo so, dovrei crescere.
Solo che non so da dove cominciare.
O meglio, non so come incominciare.
Perché so perfettamente quali sono i miei errori e quali sono le possibili soluzioni.
Eppure resto ferma. Forse sono scema, forse solo una gran fifona.
Vorrei qualcuno che mi spronasse a crescere, anche se so che il cambiamento deve partire da me.

Se c'è una cosa che mi spaventa più di dipendere da qualcuno, è che qualcuno dipenda da me.
Ecco, io non sono scema. Non del tutto, mettiamola così.
Magari non ho i riflessi prontissimi ma certe cose le capisco pure io.
Per esempio, l'ho capito che ti piaccio - non che tu abbia fatto molto per nasconderlo.
L'ho capito da come mi parli, dai tuoi gesti, dai messaggi. L'ho capito.
E se ti devo dire che proprio non mi piaci, non te lo posso dire.
Che poi diciamoci la verità, ci conosciamo proprio poco.
Solo che ora no, non è il momento giusto.
Proprio mi viene l'ansia.
Possiamo conoscerci un po' meglio, questo sì. Ma con calma.
Calma calmissima.
Che più calma non si può.
Proprio l'ansia.
Che tipo possiamo andarci a prendere un caffè, ma ci dobbiamo finire per caso.
Che se solo sento la parola appuntamento scappo e non mi trovi più.
E sono bravissima a nascondermi, sappilo.

lunedì 1 luglio 2013

Avevi detto che dovevo imparare a lasciarmi andare, non a lasciarti andare.