domenica 30 marzo 2014

Se una persona non se ne va nonostante le tue stranezze, non lasciarla scappare.
No, non è vero. Probabilmente è strana pure lei: scappa tu!
Le cattive abitudini sono sempre le più belle.

venerdì 28 marzo 2014

Senza impegno, mi dici. Senza impegno.
E così sia, allora.
Solo che così non puoi essere il mio primo pensiero la mattina.
Così non posso sconvolgere tutti i miei piani per vederti anche solo dieci minuti.
Non posso correre tutto il giorno per trovare il tempo di due baci scambiati di fretta in un auto.
Senza impegno.
Posso anche riuscirci, senza impegno, ci riesco benissimo.
Solo, è così triste.

martedì 25 marzo 2014

Le amicizie vanno coltivate. Non sono piante grasse che puoi lasciar lì e sperare sopravvivano.

domenica 23 marzo 2014

Io quelli che si lamentano perché "la gente usa Facebook per farsi i fatti miei" non li capisco.
Voglio dire: si può decidere cosa scrivere su Facebook, si può decidere chi avere tra gli amici e si può decidere se qualcuno può leggere o meno un particolare post.
Ora, se scrivi su Facebook fatti che non vuoi far sapere agli altri, hai una bacheca pubblica e accetti le richieste di amicizia di cani e porci, ma cosa vuoi?
Ti amo o forse no.
Forse non è amore.
Forse  è "ti ricordi come era bello quando ti amavo e tu amavi me?"
Come si fa a capirlo?

Sono giorni che questo "t'amo" mi muore sulle labbra tra un bacio e l'altro.
E non so se è proprio un ti amo o un ti ricordi come era bello e allora nel dubbio lo tengo per me.

venerdì 21 marzo 2014

Comunque la primavera è iniziata ieri: siete in ritardo. 

Non ti amo, ok? Non ti amo.
Solo che non posso baciarti e non sperare che cambi qualcosa.
Ora non ti amo, ma non ci vuol nulla per innamorarmi di te.
Non ti amo ora, ma tra cinque minuti non so.

giovedì 20 marzo 2014

Ce la sto mettendo tutta per non innamorarmi di te, me l'hai detto tu che non dovevo. Lasciami fare.

mercoledì 19 marzo 2014

Le mani che scorrono lungo la schiena, si aggrappano, stringono, afferrano. Le mani, le tue mani, sempre loro, sempre su di me. Se ci avviciniamo è così che va a finire, lo sappiamo entrambi. Basterebbe qualche centimetro in più tra noi, ma in fondo perché?

I papà sono importanti tutto l'anno, non solo il 19 marzo!
Basta con queste feste consumistiche fatte solo per vendere zeppole di San Giuseppe!
Ce la prendiamo solo con le i baci di cioccolata e le mimose, poi alla festa del papà e a quella della mamma tutti a fare pubblici e toccanti auguri ai nostri genitori che nel 99% dei casi non sono nostri amici su Facebook perché "si devono fare i fatti loro".
Adesso ciao, vado a mangiare una zeppola gigante.

sabato 15 marzo 2014

martedì 11 marzo 2014

lunedì 10 marzo 2014

L'ansia genera ansia e fa fare cose che causano ancora più ansia.
Gente fuori luogo che dice e fa cose fuori luogo non rendendosi conto di essere fuori luogo.
Chissà quante volte sono fuori luogo pure io. Spero che i miei amici me lo dicano se lo sono.
L'importante, però, è che io molli la presa per mollare la presa, non con la speranza che tu possa sentire la mia mancanza e tornare indietro. Non devo prendermi in giro.
Ci sono certe sere in cui mi viene l'ansia, ti cerco e non dovrei.
Me ne accorgo solo la mattina che non avrei dovuto, ma intanto è fatta.

sabato 8 marzo 2014

Mollo la presa. Ho sempre avuto paura di mollare la presa, per paura di perderti, ma per perderti dovrei averti. Non ti ho, non perdo nulla.
Io li faccio gli auguri per la festa della donna, a costo di sembrare una persona superficiale e dedita al consumismo, perché questo è il rischio per chi fa gli auguri in un giorno del genere.
Sì, la donna è importante trecentosessantacinque giorni all'anno. Sì, se l'anno è bisestile lo è per trecentosessantasei. Sì, ma intanto c'è chi non se lo ricorda neanche un giorno all'anno: una donna su cinque è vittima di aggressioni ed è una stima ottimistica quella che ho riportato, perché altre statistiche affermano una su tre. E non so se si riferiscano solo alle aggressioni fisiche o anche a quelle psicologiche.
Da qualche parte si dovrà pur cominciare. Allora oggi ricordiamocelo il valore delle donne, sperando che serva da input per i giorni successivi.
Perché anche le mamme sono importanti tutto l'anno, ma nessuno ha da ridire sulla festa della mamma. Anche i papà sono importanti tutto l'anno, ma nessuno ha da ridire sulla festa del papà.
Poi il 14 febbraio e l'8 marzo si riscoprono tutti nemici del consumismo, dei fiorai e dei cioccolatini.
Se ci fa sentire meglio invece di "festa della donna" possiamo chiamarla "giornata internazionale", ma il succo è quello.
E allora auguri alle donne, a tutte le donne.
A quelle femminili tutte tacchi e gonne e alle inguaribili "maschiacce", amiche della tuta e dei jeans.
A quelle che non escono di casa senza un velo di gloss e a quelle il gloss non sanno neanche cosa sia.
A quelle perennemente a dieta, in corsa tra una lezione di step e una di pilates e quelle che come unico sport praticano il sollevamento di forchetta.
A quelle che studiano, a quelle che lavorano, a quelle che tirano su una famiglia e a quelle che fanno tutte e tre queste cose contemporaneamente. A quelle che vorrebbero fare queste cose ma che per qualche motivo non possono.
Alle donne forti, a quelle deboli e a quelle che deboli credono di esserlo.
Auguri a tutte le donne, a me e a voi, per oggi e per i giorni a venire.


giovedì 6 marzo 2014

Vorrei che venissi qui e risolvessi tutto, ci penso ogni giorno. Poi magari se venissi non ti lascerei entrare. La paura gioca brutti scherzi.
C'è stato un periodo in cui credo che tu mi abbia amato davvero e davvero tanto, ne sono certa.
Solo che io ho sempre faticato a credere una cosa del genere.
Sarà che volevi sempre fare il duro. Il bello e impossibile. Quello che non deve chiedere mai e che in una relazione è sempre il più forte. Sarà che ti comportavi come se non ti importasse, anche se ti importava. Sarà che ero io che non volevo vedere. Vedevo che mi amavi ma a volte sembravi che facessi di tutto per negarlo e allora mi dicevo: "E' troppo bello per essere vero. Sembra che m'ami, ma forse non è così". E non lo facevo mica apposta, perché non sono una di quelle che non si fa illusioni per non soffrire. Preferisco farmela qualche illusione ogni tanto, poi chi se ne importa. La speranza ci vuole. Forse però quella volta sotto sotto senza accorgermene ho cercato di tenere i piedi per terra. Tu mi amavi e io non ci credevo fino in fondo. Devo ammetterlo, tu facevi di tutto perché io non ci credessi, ma io ti ho lasciato fare. E non posso fare a meno di pensare che se ti avessi creduto ora sarebbe tutto di verso (ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte).

lunedì 3 marzo 2014

Che te ne fai del Triangolo delle Bermuda: è molto più difficile uscire dalla friendzone.
Come ci provo io con i ragazzi non ci prova nessuno. Per fortuna.

domenica 2 marzo 2014

Mi fai bene e mi fai male allo stesso tempo. 
Come posso decidere se staccarmi da te o meno?
Quel silenzio dopo il piacere può essere un "ti amo" taciuto o un "adesso sto bene" e nulla più.