lunedì 30 giugno 2014

A volte penso che sarebbe bello la mattina svegliarsi con qualcuno accanto o la sera addormentarsi abbracciati. Poi una parte di me mi dice che in fondo si sta comodi da soli nel letto, si ha più spazio, ma in fondo credo che sia una parte che cerca di tirare fuori il lato positivo dalla realtà.

domenica 29 giugno 2014

Ci sono delle giornate in cui mi sveglio e mi sento più o meno carina, più o meno intelligente, più o meno sicura, più o meno qualunque cosa. Immagino capiti a tutti.
Stamattina mi sono svegliata e mi sentivo carina, proprio carina. Quand'è così in genere finisce che mi sento anche un po' più sicura e invece no. Oggi sono carina e insicura. Chissà domani come mi sveglio.
C'è una forma di seduzione che non passa per un vestito un po' più scollato o dei muscoli messi in mostra. C'è una forma di seduzione che passa attraverso i giochi di sguardi e per il cervello.
Una parola giusta, una battuta ben piazzata, un riferimento velato, una provocazione lanciata e una colta, ci sono mille modi per sedursi senza spogliarsi. Non che non sia bello spogliarsi, ma forse è meglio prima sfogliarsi.

sabato 28 giugno 2014

Ho letto da qualche parte (non era citato l'autore) che le donne più femminili sono quelle che sculettano col cervello e non con il sedere. Mi piacerebbe essere in grado di fare entrambe le cose.

Non sono brava con le tentazioni. Cedo facilmente e talvolta, quando non mi capitano, me le vado a cercare.

venerdì 27 giugno 2014

Potrebbe essere
un gioco di sguardi
un primo bacio rubato
un secondo voluto
un "ti voglio" taciuto
un "mi piaci" mai detto
un abbraccio più stretto
"ci sentiamo domani"
"ti prego, rimani"




Questo è uno di quei giorni in cui non riesco a tenere a bada i miei pensieri e le mie fantasie prendono il sopravvento. Non riesco a respingerle rimandandole alla sera, quando sarò tranquilla nel letto, nè mi bastano i pensieri mattutini prima di uscire di casa. E quindi ora sono dove sono, ma non ci sono ed è una fortuna che non sia possibile leggere la mia mente. Per quanto, non posso fare a meno di pensarlo, non resta impassibile il mio viso e qualcuno avrà di sicuro notato un rossore o un sorriso.

giovedì 26 giugno 2014

"Porterò con me
l’imbarazzo del primo bacio
e i tuoi occhi nel lago
le tue smorfie piccanti
strofinandoci il naso
la speranza spezzata
di toglierti le calze
di vederti dormire
coi pugni sulle guance
porterò con me
un maglione mai lavato,
le tue cadute nel buio
la sconfitta,
l’ingenuità d’innamorarmi
la tua testa sulla spalla
e i tuoi occhi bagnati
il profumo del legno
e delle lenzuola
porterò con me
l’intimità delle nostre carezze
e sorrisi puerili
la tua silenziosa sorpresa
sotto l’ultima luna
il vento freddo pungente
e l’abbraccio più caldo
e quel fare l’amore
per fermare il tempo."

Ettore Giuradei
Questa mattina potevo dormire,
invece son sveglia: non so che dire!
Pensavo di fare colazione
e dopo tornare nel lettone.
Tanto lo studio un po' può aspettare
ancora un'ora vorrei sognare
che dico, un'ora? Meglio due o tre!
Così dopo sarò piena di energie, olè!
Le rime sciocche mancavan da mesi
spero non vi siate offesi
proverò a recuperare
ma a letto adesso io devo andare!

Rime sciocche di buon mattino 25, L'arrocco del riccio
26/6/12


martedì 24 giugno 2014

Bisogna essere abbastanza intelligenti per fingersi scemi.

Scendono giù dalla nuca,
lungo il collo
le spalle
i fianchi
giù per le gambe
fin sotto i piedi.
I pensieri scivolano
sulla mia pelle
sotto la doccia.
Bisognerebbe trovare un modo - un modo semplice - per far scivolare solo quelli brutti, tenere i belli dentro la testa o al limite, se scivolano un po' giù, attaccati alla pelle e non perderli mai.

Ci sono delle giornate che non è che siano così terribili da lamentarsi ma nemmeno proprio belle e ci vorrebbe qualcosa per raddrizzarle un po' e basterebbe poco, proprio poco.
Comunque insomma, la giornata non è ancora finita. Magari chissà.

lunedì 23 giugno 2014

Possiamo pure procedere ognuno per la sua strada
ma ormai ci siamo incrociati
come due persone che si scontrano,
o due rette che si incontrano.
Incidenti.

sabato 21 giugno 2014

Caro vestito, io ho deciso di indossarti, quindi tanto vale che troviamo un accordo.
Mi entri, mi stai bene e mi fai sembrare quasi figa, fin qui non ho nulla da obiettare, ma non mi puoi andare stretto sul seno, dato che io di seno non ne ho. Vedi quello che devi fare e non uscirtene con la scusa che ho la schiena larga. Grazie.

venerdì 20 giugno 2014

Bisogna fare dei programmi ma bisogna essere pronti a non seguirli e a fidarsi dell'istinto.

giovedì 19 giugno 2014

Quando prego male.

Quando chiedo la pioggia e non porto l'ombrello.
Quando chiedo il sole e indosso l'impermeabile.
Quando chiedo il freddo e non preparo un maglione.
Quando chiedo di incontrarlo e non mi faccio bella per lui.
Quando chiedo una telefonata e tolgo la suoneria al cellulare.
Quando chiedo una lettera e non controllo la posta.
Quando chiedo la gioia e non sono pronta al sorriso.
Vorrei condividere con voi la sensazione che sto provando, anche se non ho la minima idea di come fare, perché non so spiegarla e le metafore non sono sempre il mio forte. E' come se fossi vicinissima ad avere una cosa che mi piace un sacco ed è già un po' mia, ma potrebbe esserlo del tutto. Dovrei farmi coraggio, sbilanciarmi un po' e prenderla, potrei farcela. Il dubbio è: se poi per prender quel che mi manca perdessi anche quello che ho? E allora la paura mi frena un po' e invece di afferrare in maniera decisa mi sporgo un po', mi tiro indietro, ci penso un po' su e tentenno. Così però si rischia di perdere tutto.

mercoledì 18 giugno 2014

Mi hanno detto di recente - me me lo dicono spesso - che non dovrei metterci tutto questo entusiasmo in quello che faccio, metterci tutte queste speranze, ché altrimenti rischio di rimanere delusa. E non importa che si tratti di amore, lavoro, amicizia, il succo è sempre quello.
Come se non lo sapessi. Magari pensano che io viva su una specie di nuvoletta e non mi accorga di ciò che mi accade intorno. Lo so benissimo che se uno spera troppo rischia di essere deluso, sono stata delusa anche io. Ma se uno non spera affatto, se uno non crede nei sogni, se uno - diciamocela tutta - ogni tanto non si fa qualche film nella testa, dove le trova la forza e la voglia di fare cose nuove, di provare, cambiare, crescere e vivere?

lunedì 16 giugno 2014

Non sono solita sbilanciarmi ma forse è meglio rischiare un inciampo che non andare avanti.

domenica 15 giugno 2014

Mi è tornata in mente quella sera, anni fa, in cui non avevo voglia. Ci stavamo baciando, sul letto da te e io non avevo voglia nemmeno di baciarti, figuriamoci di fare altro.
E l'avevi capito che non volevo e poi te l'avevo detto e c'eri rimasto così male, così male. Eri dispiaciuto, deluso, si vedeva benissimo. Cosa c'è che non va in me, sembravi chiedere. Niente, non c'era niente, ma non volevo. Non era la prima volta, non è stata l'ultima, ma quella sera tu quasi piangevi. Non mi hai chiesto niente, ma eri triste, gli occhi lucidi e continuavi a baciarmi. E ho ceduto, perché mi sentivo in colpa a vederti così ma è stato peggio, secondo me. Ho fatto tutto io, è vero, non mi hai mai chiesto niente ma è stato peggio perché un po' te lo rinfaccio lo stesso. Perché si vedeva che avrei voluto essere ovunque tranne che lì. Lo sapevi e dovevi fermarmi. Dovevo fermarmi io? Certo. Mi sono lasciata prendere da uno stupido senso di colpa - senso di colpa per cosa, poi, non si sa. Senso di colpa perché non ti volevo? E che colpa è? Forse senso di colpa perché sapevo di non volerti e invece stavo lì, questo sì.
E quindi niente, mi è tornata in mente quella sera e lo so che non ti si può rinfacciare niente, ma ti ho voluto un po' meno bene dopo e ne ho voluto un po' meno a me solo che con me ho recuperato, con te no.

sabato 14 giugno 2014

A volte vorrei su Facebook un tasto per dire che mi piace che ti piaccia ciò che mi piace.
Vorrei essere
come un aquilone,
in alto nel cielo
ma ben salda a terra.
Anche gli aquiloni 
però,
a volte, 
volano via.
Prima il problema era trovare la faccina giusta per dare la giusta intonazione a un messaggio e non essere fraintesi. Adesso ho l'impressione che a volte ci vorrebbero faccine per evitare incomprensioni anche di persona.

venerdì 13 giugno 2014

Uno poi sta sempre a ad aspettare il momento giuso per dire o fare certe cose, ma se il momento giusto fosse quello appena passato?

Avresti potuto,
avrei voluto.
Rimandiamo a domani.

giovedì 12 giugno 2014

Stanotte mi sono svegliata per il caldo e ho iniziato a pensare un po' al mio futuro, ho cercato di immaginare dove potrei essere tra tre anni e ogni ipotesi, anche la più rosea che potessi immaginare, mi ha fatto un po' paura.

mercoledì 11 giugno 2014

Cari peli,
poiché lo sappiamo che alla fine l'avrò vinta io, non potreste andarvene da soli in maniera pacifica?
Cordialmente,
                                              Il riccio.

Quando rileggo pezzi scritti in passato, spesso penso che oggi li riscriverei in modo diverso. Tutto sommato credo sia una cosa positiva, bisogna pur cambiare nel tempo (si spera in meglio).

martedì 10 giugno 2014

Non sono brava con gli abbracci, insegnami come si fa.
Se al cuore si potesse comandare, 
io glielo avrei già detto: ''Lascia stare''.
Certe cose capitano se le si fanno capitare ma se si pensa troppo poi non capitano più.

lunedì 9 giugno 2014

"La durata media di un abbraccio tra due persone è di 3 secondi. Ma i ricercatori hanno scoperto qualcosa di fantastico. Quando un abbraccio dura 20 secondi, si produce un effetto terapeutico sul corpo e sulla mente. La ragione è che un abbraccio sincero produce un ormone chiamato "ossitocina", noto come l'ormone dell'amore. Questa sostanza ha molto benefici sulla nostra salute fisica e mentale, ci aiuta, tra l'altro, a rilassarci, a sentirci al sicuro e calmare le nostre paure e l'ansia. Questo meraviglioso tranquillante è offerto ogni volta che si prende una persona tra le nostre braccia, che si culla un bambino, che si accarezza un cane o un gatto, che si balla con il nostro partner, che ci si avvicina a qualcuno o che si tiene semplicemente un amico per le spalle."

[Nicole Bordeleu]

E' difficile che io abbracci qualcuno, soprattutto che lo abbracci a lungo. Venti secondi mi sembrano un'eternità per un abbraccio, ma forse potrei anche considerare l'idea, la prossima volta che decido di abbracciare qualcuno, di non abbracciarlo per un tempo inferiore a questo. Soprattutto se è una persona che ha bisogno di un abbraccio. Una volta che uno decide di fare una cosa, tanto vale farla per bene.
Se ripenso a una anno fa, tra le varie cose che sono cambiate ce n'è una che trovo molto positiva: i tuffi nel passato non mi spaventano più. Forse ho imparato a nuotare.
Ci pensi mai a come potrebbe essere?
Io ci penso spesso. Baciarti, intendo. Baciarsi.
Insomma, ci pensi mai? 
Ci pensi mai a quando potrebbe succedere? O a come?
Io sì, però poi smetto.
Perché metti che io penso di baciarti in riva al mare e poi in riva al mare ci andiamo davvero e tu non mi baci? Poi magari vuoi baciarmi anche tu, ma altrove, solo che non sapendolo ci rimarrei male lo stesso. O magari stai aspettando il momento giusto, che per te è un altro e io non lo so.
Baciami tu, potresti pure dirmi, se proprio ci tieni a questo bacio in riva al mare. 
Ma chi ci tiene a questo bacio in riva al mare? E' solo la prima cosa che mi è venuta in mente.
Andrebbe bene ovunque, una strada, un parco, una panchina. Però poi ci penserei ad ogni strada, parco, panchina. E allora forse meglio niente, non ci penso, però pensaci tu, pensaci tanto, che poi ti viene voglia di baciarmi, tanta voglia che non ce la fai più e poi mi baci e allora chissenefrega se è al mare o su una panchina, tu baciami.

domenica 8 giugno 2014

Non sono neanche le sette di domenica mattina, vedo su Facebook le foto di miei amici che rientrano ora dalle loro nottate in discoteca e invece io sono sveglia da un po' a studiare.
Per un secondo li ho invidiati ma, a pensarci bene, sono contenta di aver dormito tutta la notte e di essere riuscita a svegliarmi presto per fare delle cose che non pensavo proprio sarei riuscita a fare per mancanza di tempo.
Che poi, quel secondo di invidia non lo capisco perché le nottate in discoteca non sono mai neanche state il mio ideale di divertimento. A pensarci bene, se proprio devo invidiare qualcuno, invidio un po' chi sta ancora dormendo. A pensarci ancora meglio, non invidio nessuno perché oggi mi aspetta una giornata stancante ma che non cambierei per nulla al mondo.

sabato 7 giugno 2014

Voglio mettervi a parte di un metodo quasi infallibile per farsi venire il ciclo (a meno che non si sia incinte, ovviamente): decidere di indossare pantaloni bianchi.
Magari voi quei pantaloni bianchi li avete nell'armadio da mesi e non li avete mai calcolati, ma appena deciderete di indossarli lui arriverà inesorabile. E' quasi certo.

lunedì 2 giugno 2014

Stamattina ho notato una prima ruga vicino alla mia bocca. Niente di vistoso, giusto un accenno, ma l'ho vista. Non mi entusiasma l'idea che inizino a uscirmi delle rughe ma, se sono dovute al fatto che ho tanti motivi per ridere e sorridere, va bene così.
Mi sono ricordata che c'era un periodo in cui era faticoso non pensarti e dovevo riempirmi le giornate di mille impegni in più rispetto ai necessari. Ora non più.