martedì 30 settembre 2014

Stamattina ho incontrato quella che credevo essere una creatura mitologica: l'uomo "scusatipozzoconoscere". Io non pensavo esistesse davvero.

- Scusa ti posso conoscere?
- Ehm, no.
- Sei proprio sicura?
- Sì.
- Ma proprio sicura, sicura, sicura?

Raramente qualcuno mi nota per la strada ma se gli approcci devono essere questi, sono felice di non essere approcciata.
Piuttosto da sola, è una promessa che mi sono fatta.
Non so se con gli anni sarò in grado di mantenerla, se la paura della solitudine prenderà il sopravvento ma per ora posso. Piuttosto da sola.
E poi io sono ottimista, anche se non so perché. Penso sempre che l'amore sia ad aspettarmi da qualche parte e io lo troverò. Oppure è lui che sta cercando me.
Certo, gli anni potrebbero smentirmi, ma è troppo presto per non essere ottimisti.

(è mai troppo tardi per esserlo? Io credo di no)

La voglia di scappare quando mi bacia - voi non la potete immaginare.
Provo così fastidio a sentire le sue labbra sulle mie, le mani che accarezzano il mio viso, il sapore della sua pelle. E io come una scema non scappo ma resto qui perché lui mi ama - penso - e lo amavo anche io e ora sarà solo un'impressione se mi sembra di non amarlo più. Deve essere così.
Il mio corpo però parla chiaro, lo respinge ogni volta che si avvicina anche solo per un bacio. Io non capisco come non se ne accorga, non vede che ogni volta che si avvicina il mio primo impulso è di tirarmi indietro?
E le apnee la notte e l'ansia ogni volta che lo vedo e i sensi di colpa e le notti insonni.
Come posso non amarlo più io non lo capisco. Non l'ho mai amato? - questo è il dubbio più grande. Sono caduta nell'errore che ho sempre rinfacciato alle mie amiche? Mi sono lasciata guidare dalla paura della solitudine? Quanto mi ha resa cieca questa paura? Posso aver mentito così tanto a me stessa prima che a lui? Sono stata così sciocca? Eppure se ci penso ora i campanelli d'allarme erano così evidenti, alcuni gesti così forzati.
E intanto lui mi bacia e mi desidera e mi vuole e più mi vuole e più non voglio lui - un insensato circolo vizioso.
Gli ho detto cosa provo, dice che passerà e poi mi bacia. Forse non sono stata chiara perché continua a baciarmi. Ma io non posso più.

Ho voglia di vederti - dice - anche dieci minuti.
Vengo da te, mi piace guardarti mentre fai le tue cose. Sei bella quando ti concentri, moridicchi il labbro e cerchi di non pensare al tuo sguardo su di me.
Facciamo come un tempo - dice. Tu lavori io ti disturbo con i miei baci.  Facciamolo ancora.

Negli ultimi giorni mi sento un po' scema. Mi sembra di capire tutto e il contrario di tutto e quindi forse non ho capito niente.

Ha aggiustato il tiro coi complimenti, glielo devo concedere.
D'altra parte ha sempre saputo che mezzi usare per raggiungere i suoi fini.

Mi stanno crescendo le tette e ho la nausea ma no, non c'è proprio alcuna possibilità che stia arrivando una cucciolata di piccoli ricci. Per fortuna!

Mi stanno crescendo le tette e ho la nausea ma no, non c'è proprio alcuna possibilità che stia arrivando una cucciolata di piccoli ricci. Per fortuna!

lunedì 29 settembre 2014

Ci vorrebbe per lo meno un abbraccio quando si è stanchi e non ci si può ancora fermare.

Oggi mi sono svegliata distratta.
Ho i pensieri che vagano da un punto all'altro e non riescono a soffermarsi su niente.
Mi basterebbe che riuscissero a fermarsi da qualche parte, pure se non fosse quello a cui dovrei pensare in questo momento.
E invece passano dell'estremamente serio all'estremamente poco serio senza trovare quiete.

Sto cercando di imparare a non allontanare le persone che mi dimostrano in maniera (per me) troppo esplicita il loro affetto, Forse dovrò lavorare ancora un bel po' su come dimostrare i miei sentimenti, ma non voglio penalizzare chi ci riesce.
Stamattina mi sono svegliata e non capisco di che umore sono.
Non so nemmeno se sia così importante capirlo, ma è strano.

domenica 28 settembre 2014

I giochi di sguardi
le schermaglie verbali
un bacio in sospeso
le mani ansiose
i corpi tesi
le menti attive
i cuori in fremito.
Non sono poi così brava
se vorrei dire e taccio
se vorrei fare e resto immobile
se vorrei chiedere e temo la risposta.
Non sono poi così brava ma sono così.
Cerco di migliorarmi
e se devo cambiare provo a farlo in meglio.
Ma mica è sempre così semplice?
Non ti ho lasciato perché non ti capivo ma proprio perché iniziavo a capirti meglio. E quello che vedevo non mi piaceva neanche un po'.
Quando non sono le zanzare a tenermi sveglia, ci si mettono le pulci nelle orecchie.
Ho scritto il mio primo post per il ballo del cervello, uscirà giovedì?
No, non ho sbagliato a mettere il punto interrogativo, la mia è proprio una domanda: uscirà giovedì?
Sulla carta sì. Il post è pronto, la foto è scelta, il logo c'è e c'è anche una bellissima guida che spiega come pubblicare i post. Una guida a prova di idioti, c'è scritto.
L'ottimismo di chi ha scritto quella guida mi commuove, mi piace la sua fiducia nei confronti dell'essere umano ma vediamo se veramente questa guida è a prova di idioti: fungerò da prova del nove.
C'è scritto di non preoccuparsi e di non sentirsi stupidi perché la guida è visibile solo agli autori, quindi non dobbiamo sentirci stupidi. Quindi forse voi non dovevate sapere dell'esistenza di questa guida ma shhhh, non lo diciamo a nessuno.
Osserviamo alcuni dei punti della guida.
Innanzitutto bisogna impostare lo scheduling, cioè devo programmare la pubblicazione del post. Allora, preparatevi psicologicamente per la sua uscita giovedì di questa settimana ma nel dubbio date un'occhiata mercoledì e venerdì. In assenza di post a mio nome, riprovate giovedì prossimo o provate a tornare indietro nel tempo a giovedì scorso. Da qualche parte sarà.
Poi bisogna scegliere una categoria e questa corrisponde al nome del blog: questa la so!
Bisogna quindi scegliere il formato, ma se ho capito bene basta che scelgo "standard" e si evitano problemi. Qualcosa mi dice che il mio post starà molto standard.
Prima di scrivere devo inserire il logo della rubrica e giustificarlo. Giustificarlo per cosa? Che ha fatto di male? Che ha combinato? Non c'entra niente, davvero, qualsiasi cosa abbia fatto lui non voleva. Aldo, era questo che intendevi per "giustificare", vero?
Devo impostare un'immagine per l'anteprima. E "devo" è scritto in maiuscolo e in corsivo, quini vuol dire che è una cosa importante e mi devo applicare proprio bene. Ci vuole un'immagine orizzontale e non molto quadrata. Poi deve essere di una qualità decente. Orizzontale. Umh. Vabbe'.
Poi c'è una parte su Facebook che sembra fattibile (le ultime parole famose), una su Twitter (che salterò allegramente perché almeno lì per ora vi lascio tranquilli manonsisamai.) e un coso per inserire i video che figuratevi se ci provo ("coso" è un termine tecnico, attenzione a non usarlo a sproposito).

Insomma, io adesso ci provo, questo giovedì vedremo.
Il mese prossimo non so, forse questa guida doveva rimanere segreta davvero.

sabato 27 settembre 2014

Bisognerebbe capire come funziona questo meccanismo per cui se dei jeans mi fanno un sedere grosso è perché ho un sedere grosso ma se mi fanno un bel sedere è merito dei jeans.

venerdì 26 settembre 2014

Spasimanti che per carattere non sarebbero poi troppo intraprendenti o audaci a ma a loro modo, nel loro piccolo, ci provano. Se non altro bisognerebbe forse apprezzare questo, visto che non è da tutti.
Non che non ci abbia mai pensato di dargli una piccola possibilità, se non altro per premiare tanta costanza. Ci si vede una volta e poi si ha la possibilità di dire "Vedi, ci ho provato, non va."
Il problema è che non è che io non lo conosca affatto, ci ho parlato tante volte e se non riesce a incuriosirmi, a farmi venire voglia di conoscerlo meglio, ad avere la risposta pronta e la battuta facile, non fa per me.

Un caro amico una volta mi ha descritto come dovrebbe essere l'amore che merito e, credetemi, è bellissimo.  È amore.
Mi ha detto che non devo accontentarmi di nulla di meno.

Mi sono svegliata con la voglia di baciare e invece mi tocca lavorare.

Sono circondata da persone che mi vogliono bene per quello che sono e credono che io meriti il meglio per me. Non so se voi abbiate la stessa fortuna che ho io ma vi auguro proprio di sì.

giovedì 25 settembre 2014

Per un attimo ho pensato che forse chi non ha molte aspettative vive meglio: meno delusioni.
Non lo faccio più, promesso.

mercoledì 24 settembre 2014

Lei mi dice che gli uomini sono tutti uguali. Io non ci credo.
Il modo in cui mi bacia o, più precisamente, il modo in cui prende il mio viso tra le mani quando mi bacia, mi distrae da ogni altro pensiero.
Un amico uomo è quello che ci vuole per avere un punto di vista maschile. Ne saprà più di me di uomini, anche se non sono tutti uguali. Anche se, io le donne a volte non le capisco e io sono donna, questa è una delle poche certezze che ho.
Il mio punto di vista maschile è poco incoraggiante, però.

Alle prese con proposte indecenti:
ricevute, pensate, taciute.

martedì 23 settembre 2014

- Ciao Riccio.
- Ciao Pulce.
- Come va?
- Tutto bene. Dovrei studiare ma non ne ho molta voglia. Tu?
- Tutto ok, sono in viaggio.
- Piacere o lavoro?
- Lavoro, lavoro. Una faticaccia.
- E di cosa ti occupi?
- Insinuo dubbi.
- E dove stai andando di bello questa volta?
- Nel tuo orecchio.
- Ah. Proprio nel mio? Sicura di non aver sbagliato indirizzo?
- Sicura, sicura. Devo venire proprio da te.
- Umh, capisco. E pensi di fermarti per molto?
- Quanto basta.
- E vabbe', vediamo di toglierci il pensiero. Che mi devi dire?
- Potrebbe essere tutta una banale e palese scusa.
- Cosa?
- Cosa, cosa?
- Cosa potrebbe essere tutta una banale e semplice scusa?
- Quella che ti ha detto.
- Ma chi ha detto cosa? A che cosa ti riferisci?
- Non posso dirti troppo. Un dubbio è un dubbio.
- Eh, ok, ma almeno definiamo il campo. Riguarda il lavoro? I miei superiori? Mi hanno detto qualcosa che in realtà era una scusa? Sto cercando di ricordare ma non mi viene in mente niente.
- Chissà, può essere. O anche no.
- L'amicizia? Riguarda l'amicizia? Anche se non mi pare che mi sia successo niente che possa far pensare a una scusa... qualche giorno fa L. mi ha detto una cosa un po' strana. Credo sia gelosa di una nuova amica, che io poi questa cosa della gelosia in amicizia non la sopporto... lei ha detto di no, che il motivo per cui è nervosa è un altro. E' questa la scusa?
- Potrebbe essere. Magari non lo è ma in effetti potrebbe essere. Ti è sembrata una scusa?
- Un po' sì.
- E allora magari è quello. Certo, non ti sembra di esserci arrivata troppo facilmente?
- Magari sono intelligente e intuitiva.
- Magari no.
- Eddai, dimmi qualcosa in più. L'amore? Riguarda la vita sentimentale?
- Quale vita sentimentale? Ahahah.
- Non sei molto simpatica, preferisco la zanzara.
- Scusa, scusa. Sono single anche io, figurati, mi è scappata una battuta facile. Comunque la vita sentimentale è ottima per insinuare dubbi. Magari è tutta una banale e semplice scusa.
- Ma cosa?
- Quella che ti ha detto.
- Ma chi?
- Lui. Lei. Ti piacciono le donne?
- No, gli uomini.
- Allora lui.
- Ma lui chi?
- C'è addirittura più di un lui? E di che ti lamenti?
- Beh c'è il lui a cui piaccio e quello che piace a me.
- Beh, uno dei due. Peccato che non coincidano le due cose.
- Non dirlo a me. Ma allora, quale dei due.
- Ma chi ha detto che è per forza uno dei due? La storia dell'amica non era male.
- Ooooh, basta! Non mi piace tutta questa confusione, un po' di chiarezza per favore.
- Non prendertela con me, sto solo facendo il mio lavoro.
- Ne hai ancora per molto?
- Umh, no, non credo. Mi sembri abbastanza confusa credo di aver finito di lavorare per oggi. Grazie, è stato facilissimo.
- Prego, non c'è di che. Adesso mi dici di che scusa di tratta?
- Ma mica è un indovinello che ti do la soluzione alla fine. Il dubbio te lo tieni se non lo risolvi da sola.
- Eh grazie. Fai proprio bene il tuo lavoro.
- Dici? Non è che mi compileresti questo modulo di valutazione? Sto cercando di avere una promozione...
- Pure la valutazione positiva vuoi? E va bene, dammi qua. Da uno a dieci... otto e mezzo.
- Solo?
- Beh sì, potevi fare di meglio. Sono quasi sicura che non riguardi il lavoro, e sono più propensa alla situazione sentimentale che all'amica.
- Può darsi.
- Dai, hai finito di lavorare, puoi anche smetterla.
- Ok, adesso vado via, ci sentiamo. E' stato un piacere lavorare con te.
- La prossima volta una visita di cortesia, eh!
- Va bene, va bene. A presto!

Ho capito: tutti i miei spasimanti sono allessitimici.
Sono tutti follemente innamorati di me, ma non lo capiscono e non sanno esprimerlo.

Non mi piace l'uomo che cede alle prime due moine perché penso che cederebbe a qualunque donna, anche se non fossi io. Preferisco il corteggiamento reciproco, le provocazioni e lo stuzzicarsi a vicenda.
Io non sono molto brava con i sentimenti, non sempre riesco ad esprimerli, a rendere gli altri partecipi di quello che provo. Non so quanto sia questione di timidezza e quanto di incapacità, però sto cercando di migliorare.
Mi domandavo però, chissà cosa provano gli alessitimici, quelli che "oltre alla difficoltà nel riconoscere, nominare e descrivere i propri stati emotivi, presentano stati emotivi attenuati o completa incapacità di provare emozioni. Nella mente degli individui alessitimici le emozioni si confondono con le sensazioni corporee percepite. [...]Inoltre, essi esibiscono un impoverimento del pensiero simbolico e una notevole difficoltà nell'identificazione delle emozioni altrui." (cit. dizionario Treccani)

Deve essere complicato.

lunedì 22 settembre 2014

Ho aspettato la mezzanotte per vedere se per caso arrivava la terza buona notizia della giornata: niente da fare. Andava bene una notizia qualunque, in qualsiasi campo, ma pazienza.
Sono più che grata per le due belle notizie che mi ha riservato questa giornata e ora posso andare a dormire serena, aspettando la prima buona notizia del giorno nuovo.
Buonanotte!
Ma se un uomo, caro amico, mi dice di non fidarmi degli uomini, mi devo fidare in quanto amico o non fidare in quanto uomo?

(più o meno paradossi)
Ho appena spalmato una maschera all'argilla sul mio viso.
Tempo dieci secondi e tutto il mondo si presenterà alla mia porta, incluse le decine di ammiratori segreti che fino ad ora avevano deciso di farsi i fatti loro.
Se Maometto non va alla montagna, forse preferisce il mare.
Catene che non hanno ancora inventato ma mi aspetto da un momento all'altro.

Le dieci posizioni del kamasutra che hanno segnato la vostra vita. O la vostra schiena.
I dieci stati più brutti che avete visto su Facebook tra quelli dei vostri amici.
Le dieci amiche peggio vestite tra quelle che avete su Facebook.
I dieci amici di Facebook che ce l'hanno più piccolo (il cervello o altro, fate voi).

Ne avete in mente altre? Proponete la vostra che se troviamo una carina la lanciamo noi. Dalla finestra.
Una catena di protesta alle catene, così poi un giorno qualcuno inventerà una catena per protestare alla nostra protesta.

Mi piacciono le bolle di sapone e i palloncini che volano.
A voler cercare un senso, mi piace ciò che è leggero e vola.
Mi piacciono i fiori - i girasoli, i tulipani, i fiori di campo.
A voler cercare un senso, mi piace ciò che è saldo in terra.
Mi piacciono un sacco di cose, ma non credo si possa sempre trovare un senso a tutto.
Che senso ha?
Quale me ti piaceva di più?
Quella dolce e ingenua, dalla gonna a fiori e la camicetta per bene?
Quella più sexy, con i tacchi e il vestito che lascia scoperto qualcosa - ma mai troppo?
Quella timida che non riesce a trovare le parole per dirti quanto sta bene con te?
Quella sfacciata che sa esattamente dirti quello che vuole?
Prima avevi tutto, adesso ti mancano solo alcune parti di me, che non è che non siano importanti ma non sono il tutto.
Non puoi avere l'indecenza se non prendi anche la timidezza.
Non puoi avere la cattiva ragazza se non prendi anche la buona - che poi lo sai che è quella che prevale, anche se preferisci pensare il contrario.
Non puoi prender solo quello che ti piace e gettare via tutto il resto.
E poi, io non voglio più.


Tra i miei difetti c'è di sicuro quello di ripetermi spesso. E poi quello di ripetermi spesso.

Non potete immaginare la soddisfazione che su prova quando una persona alla quale avete detto 'Non voglio avere nulla a che fare con te'' capisce finalmente che non volete avere nulla a che fare con lei.
Certo, non capisco come ci sia voluto più di un anno per comprendere un concetto così semplice, ma tant'è. L'importante è che il messaggio sia giunto a destinazione.

Siamo seduti sul dondolo in giardino di casa tua, parliamo, ridiamo, guardiamo i fuochi d'artificio.
Tu guardi le stelle. Io faccio finta di guardare le stelle ma in realtà guardo te. Guardo se mi guardi.
Ho una gran voglia di avvicinarmi a te ma vorrei che fossi tu a fare il primo passo. 
Con la scusa di cambiare posizione sfilo i sandali e raccolgo le gambe.
- Ti spiace se mi siedo così? Lo so che non è da signorina per bene.
- Come si siedono le signorine per bene?
- Più o meno così - dico, sedendomi in maniera compita, le caviglie incrociate, la schiena dritta - ma io non lo sono, non sempre.
- E cos'altro fai quando non sei una signorina per bene?
- Tiro un po' su il vestito per mostrare le gambe, ma non troppo e come se non lo facessi apposta. - e sposto un po' più su il vestito.
- E' un buon modo di attirare l'attenzione, decisamente. 
Mi giro verso di te e appoggio le gambe sulle tue. Sei un po' a disagio e un po' divertito. Secondo me non capisci fino a che punto stia scherzando o meno. Secondo me non lo so neanche io, ma tu appoggi una mano sulla gamba ed era tanto che io desideravo una cosa del genere.
Mi accarezzi una gamba mentre parliamo del più e del meno, scivoli piano verso il piede e poi risali lento, fino al ginocchio e l'incavo dietro. Ti fermi e io scivolo col bacino un po' più avanti per avvicinarmi a te.
Ormai il mio viso è vicino al tuo, il mio braccio dietro la tua testa, penso che da  un momento all'altro ti allontanerai con una scusa.
- Che buon profumo - dici invece, e io sposto un po' il mio viso in modo che il tuo possa avvicinarsi al mio collo. Sento il tuo respiro sulla mia pelle e il mio che accelera un po'.
La tua mano intanto sfiora il bordo del mio vestito, poi riscende verso il ginocchio, sembri indeciso. Il mio viso ora è di fronte al tuo, le nostre labbra a pochi millimetri, i nostri nasi si sfiorano.
Inizi a baciarmi, prima piano, le tue labbra toccano appena le mie un  po' titubanti. Mi piace il tuo sapore, era tanto che immaginavo come potesse essere e supera ogni aspettativa, ricambio il bacio e lascio che tu schiuda lentamente le mie labbra, che le sfiori piano con la punta della lingua.
Ti bacio il collo, la tua mano si fa più audace, si infila appena sotto il vestito senza salire troppo - non ancora - poi all'improvviso mi stringi in vita e mi tiri su di te, viso contro viso.
Mi baci con forza, le tue mani stringono i mie fianchi, le mie sono sulla tua schiena. I nostri respiri affannati, le lingue si cercano, premo col mio seno contro il tuo petto. Piano abbassi con una mano una  bretellina del mio vestito e mi baci la spalla. Percorro lentamente le tue labbra con la punta della lingua, mordo piano quello inferiore, le tue mani si spostano dai fianchi al sedere, lo stringi forte da sopra il vestito, poi scendi giù fino alle ginocchia e risali, ma questa volta si insinuano sotto la stoffa, sulla mia pelle. Mi tiri forte a te, posso sentire la tua eccitazione, le tue labbra percorrono il mio collo, spostano anche l'altra bretellina, la tua lingua si muove piano sulla mia pelle. Ti tiro un po' in avanti, stacco la tua schiena dal dondolo e sfilo la tua maglia così da poter baciare anch'io liberamente le tue spalle, stringere la tua schiena. Sono eccitata anch'io, è evidente, ho il respiro affannato e se la tua mano salisse ancora potrebbe sentire quanto ti voglio. Invece mi liberi dalla tua stretta e cerchi la cerniera del vestito, la bocca sul mio collo.
Tiri giù il vestito, un leggero stupore di fronte alla mia pelle nuda, un tuo dito che percorre piano il bordo dell'abbronzatura, accarezzi piano il mio seno e ne baci la punta, la mordicchi piano. Un sussulto e mi aggrappo forte alla tua schiena. Il resto è per noi.




domenica 21 settembre 2014

Non sopporto la gente cocciuta che prende un unico esempio per il quale è valida una propria convinzione e cerca di farne una legge generale.
Puoi pure dirmi che farei meglio a non aspettarmi niente perché poi rischio di rimanerci male. Io preferisco aspettarmi qualcosa e sapere bene cosa mi piacerebbe accadesse. Voglio riconoscerlo un desiderio quando si avvera.
Per come sono fatta io, so esattamente cosa farei al posto suo ma non sono al posto suo e magari al posto suo mi comporterei esattamente allo stesso modo.
"L'amore non è cieco. 
L'amore giustifica,
ma ci vede benissimo.
Per questo fa tanto male."

Sly Borghi
La gelosia è un sentimento che mi appartiene poco e poco la sopporto.
Mi è capitato di essere gelosa ma raramente.
Mi è capitata di stare con un uomo geloso, è mal l'ho sopportato. E non era gelosia a livelli stratosferici la sua, lo devo riconoscere, ma era abbastanza da risultare fastidiosa.
A piccole dosi può far anche piacere la preoccupazione di un uomo che qualcuno ci porti via da lui. Piccole. La fiducia dovrebbe essere in dosi molto maggiori.
In ogni caso, se la gelosia in amore è un sentimento che mi appartiene poco ma che posso comprendere, quella che non capisco è la gelosia nell'amicizia. Quella no, non posso proprio.

sabato 20 settembre 2014

Mi piace il gioco della seduzione, un gioco dalle regole precise eppure sempre diverse.
Mi piacciono gli scambi di sguardi e di battute, le provocazioni - al punto giusto.
Mi piace chi ha la risposta pronta, chi risponde a tono, chi magari riesca anche a mettermi un po' in difficoltà. Sono abituata ad avere l'ultima parola e mi piace chi riesce a zittirmi, anche solo per un po' - ma deve saperlo fare.
Apprezzo la giusta intraprendenza e un minimo di sfrontatezza, cerco di dosare timidezza e sfacciataggine. Ci vuole la giusta dose di indecenza, buon gusto in quantità.
Non è un gioco semplice, richiede tempo e fatica ma dà le sue soddisfazioni.
Non so se so giocare, ma mi piace.
Io non lo so se in amore vince chi fugge ma di sicuro non vince chi non ci prova.
Mi dicono.
In amore vince chi fugge, fa' un po' la preziosa, non farti sentire né vedere, se ti chiede di uscire digli che sei già impegnata, che ti piace un tipo e poi sii un po' misteriosa.
Dicono proprio che è così che si fa ma non è così che sono io, se ho voglia di sentirti ti chiamo, se ho voglia di vederti ti cerco, non sono il tipo che si fa tanti conti del tipo "l'ultima volta l'ho contattato io adesso aspetto che mi cerchi lui. Uh mi ha scritto un messaggio ma adesso faccio passare un po' prima di rispondergli così magari lui pensa che". Ma che deve pensare.
Probabilmente non i può dire di me che sia sempre diretta ed esplicita, ma se provo interesse lo mostro.
Certo, non posso neanche fare tutto io. Se sono io a cercare sempre una, due o tre volte poi mi fermo ma non è neanche una questione di orgoglio, è più una cosa tipo "magari non gli fa poi così piacere sentirmi, adesso smetto." L'orgoglio lo tiro fuori in altre occasioni, non in queste.
Fare la misteriosa. Sì, parlo tanto ma spesso non parlo di me e se anche lo faccio non mi va di svelare tutto subito. Sono un libro aperto ma ci vuole un po' per sfogliarmi tutta e chi pensa di potermi conoscere in poco tempo probabilmente ha saltato qualche pagina.


Non sono solita fare la scema con gli uomini così poi finisce che se ho voglia di fare la scema con qualcuno non so bene da dove cominciare.
C'ho un dissidio interiore che Petrarca mi fa un baffo.
Stanotte ho fatto un bel sogno.
Al risveglio non riuscivo a ricordarlo bene, sapevo solo che mi aveva lasciato una sensazione piacevole, poi mentre mi vestivo ho avuto un flashback e mi è tornato in mente, un sogno semplice, senza effetti speciali, ma così bello. Ne ho fatti di sogni belli, ma nessuno così bello nella sua semplicità.

venerdì 19 settembre 2014

Chissà se è mancanza di idee o paura di mettersi in gioco.
E se è bello avere interessi comuni, trovo sia altrettanto bello averne di diversi per poter poi condividere le proprie esperienze. 
Non mi fido di chi non si ritaglia degli spazi per sé in una relazione, di qualunque tipo sia - è importante tanto saper stare con gli altri quanto saper stare sa soli. 
Non lo so se mi si possa definire sexy - non è una cosa che possa decidere io forse.
Ci sono dei giorni in cui mi sento bella, dei giorni no. Immagino capiti a tutti.
Se cerco di essere oggettiva - ma cosa c'è di oggettivo nella bellezza? - penso di non essere brutta, di essere anche carina ma di non essere una di quelle ragazze che gli uomini si voltano a guardare per strada. Tutto sommato va bene così, credo.
Sexy chissà. Ci sono donne che sono sexy sempre, qualsiasi cosa facciano qualsiasi cosa indossino. Io non credo di essere quel tipo di donna. E non sono sicura che mi interessi esserlo, a dir la verità.
Mi piace sapere di poter essere sexy, mi piace sentirmici ogni tanto, mi piace che qualcuno mi ci trovi ma non mi interessa essere sexy per chiunque e in ogni momento - per quanto la mia autostima forse ne gioverebbe. Mi basta sapere che mi trovi sexy qualcuno in particolare e forse questo dipende dal contesto. Una volta una persona mi ha detto che sono sexy perché non so di esserlo, ma non so se abbia senso, né se sia vero. Mi ha detto che fa parte del mio fascino. Ma chi lo sa cosa fa parte del mio fascino, se di fascino si può parlare. Di certo non posso dirlo io.

Forse è stato il suo senso dell'umorismo, sarà stata la simpatia o il modo di parlare. Forse è stato il modo in cui usa la punteggiatura - non mi sento affatto di escluderlo - o probabilmente il modo in cui sceglie le parole che usa. Può essere che sia stata una combinazione di tutti questi fattori, un'attrazione intellettuale per cominciare - non lo so, davvero - ma se adesso vi dicessi che non ho voglia di baciarlo, mentirei.

Mi ha detto che era a casa di un amico e gli ha chiesto di usare un po' il suo Facebook, così ha visto la mia foto profilo. Mi ha detto che sono sexy - e io che ho fatto quella foto per ridere.
Mi ha detto anche che in settimana torna, starà in un albergo non lontano da qui.
Mi ha detto esattamente quello che volevo sentirmi dire in un momento in cui mi faceva piacere sentirmelo dire: è sempre stato bravo in questo. Solo che le cose cambiano.
Sfogliando una rivista sulla spiaggia ho letto in un articolo che le malattie a trasmissione sessuale non si trasmettono con una stretta di mano. Menomale, pensavo di aver fatto un sacco di sesso non sicuro questa estate.
Anche oggi ho provato a leggere il mio oroscopo per farmi due risate ma la cosa che mi ha divertito di più è scoprire il "sesso astrale". Praticamente una serie di consigli per soddisfare il proprio partner in base al segno zodiacale. Spero che miei eventuali partner non pensino di trarre ispirazione da lì perché non ne azzeccherebbero quasi nessuna!
In generale è bene evitare fidanzati che non capiscono quando gli si dice una cosa perché poi diventano ex fidanzati che non capiscono quando gli si dice una cosa.

giovedì 18 settembre 2014

Difficilmente mi piace qualcuno, per una volta che mi piace.
Difficilmente so quello che voglio, per una volta che lo so.
Ci spererò ancora un po'.

Quello che è giusto è più importante di quello che voglio.  Certo che se ogni tanto le due cose coincidessero non sarebbe male.

"Si può essere padroni di ciò che si fa ma mai di ciò che si prova"

G, Flaubert
Dopo la profonda riflessione del post precedente, ho provato a cambiare un po' prospettiva. In fondo potrebbe pure essere che.

Complicato è complicato però non è impossibile.


Complicato non è impossibile però è complicato.

Ditelo che quando mi ci metto riesco a fare riflessioni davvero profonde.

mercoledì 17 settembre 2014

"Non importa quanto tempo sia passato, quanto tu sia cresciuta. Quanto il mondo sia cambiato intorno a te. Non importa. Ci sono persone, che quando le rivedi tutto riprende dal momento esatto in cui vi eravate interrotti."

E. Mazzini

Oh, lo volevo io un segno chiaro. Ora mica mi posso lamentare se non è quello che piace a me.

Tanto sonno e poca voglia di andare a letto.

martedì 16 settembre 2014

Infilo una perla di saggezza dopo l'altra costruendo splendide collane che rinchiudo in un cassetto.
Perché poi preferisca la scelta meno saggia non lo so, non è che si possa decidere tutto.

Non è vero che non ci si deve arrendere mai. Ogni tanto bisogna capire quando è il caso di lasciar perdere.

Ho esagerato con i punti sospensivi.
Punto
e a capo.

lunedì 15 settembre 2014

Ho scritto pochi giorni fa - forse ieri - che mi mancano mani che sanno come accarezzarmi e labbra che sanno come baciarmi ma in fondo, se ripenso ai miei pensieri più frequenti in questi giorni, sono mani nuove che voglio e nuove labbra. Il passato è un comodo rifugio quando non si sa bene dove andare o, come nel mio caso, quando si sa dove andare ma non si sa se si riuscirà ad arrivarci.

Ieri parlavo con una collega e mi ha raccontato di un tipo conosciuto in vacanza, che tutto sommato non abita nemmeno lontano da lei ma studia fuori. Storie a distanza, che cose complicate a volte, ma non è questo il punto.
Si sono visti solo due o tre volte e da allora si sentono per messaggio o al telefono e mi diceva che già si sta scocciando, che le loro conversazioni si limitano ogni giorno a qualcosa del tipo "Ciao. Come stai? Tutto bene. E il lavoro? Bene. E tu? Buongiorno. Buon appetito. Buonanotte."
Non mi stimola, mi dice lei. Non parliamo di niente.
E io pensavo. Come è bello avere qualcuno con cui poter parlare a lungo, che sia di argomenti seri o di stupidaggini, senza annoiarsi. Poter andare avanti per ore. Per giorni, eventualmente.
Che poi non è detto che si debba parlare tutti i giorni tutte le ore. Io sono sempre quella che ha bisogno dei suoi spazi e sente l'esigenza di lasciarne agli altri - non mi fido di chi non si ritaglia degli spazi per sé in una relazione, di qualunque tipo sia - ma è bello anche solo sapere di avere qualcuno con cui riuscire a parlare bene, sentendosi a proprio agio.
Ancora meglio poi è riuscire a trovare qualcuno con cui vi si trova a proprio agio sia in silenzio. Non è una cosa facile.
E se dopo pochi giorni -quando dovrebbe essere forte la voglia di conoscersi - già non si ha più niente da dirsi, cosa ci si dirà dopo un mese? E dopo un anno?
Non che si debba raccontare tutto subito di sé, ci vuole tempo per conoscere le persone e personalmente anche se parlo  tanto non è facile conoscermi bene - ma bene davvero. A volte ho l'impressione di non conoscermi del tutto neanche io ma forse è bello anche conoscersi insieme.
E non credo neanche sia necessario parlare solo di sé o di cose serie. A volte è bello anche parlare di stupidaggini, se piacciono a entrambi. È bello crearsi un linguaggio comune, battute che magari non farebbero ridere a nessuno se non ai due interessati, scherzi ricorrenti, parole segrete.
È così bello trovare una persona con cui parlare così, che a volte manca soprattutto se sembrava di.

Caro oroscopista dei miei stivali, o meglio dei miei sandaletti, me lo dici tu come posso fare a seguire i tuoi consigli se i tuoi consigli non hanno senso?
Secondo te dovrei andare da un mio ammiratore segreto per dirgli di dichiararsi.
Bravo. E io come glielo dico al mio ammiratore segreto, se è segreto? Dove lo trovo? Come lo riconosco?

domenica 14 settembre 2014

Dopo attenti e rigorosi studi mi sento di poter affermare che la telepatia non funziona per convincere un ragazzo a chiedervi di uscire.
Se però voi in qualche modo ci riuscite, fatemi sapere come avete fatto!

Un giorno dopo l'altro stanno arrivando tante piccole belle opportunità.
Adesso l'importante è saper scegliere quali cogliere e come sfruttarle al meglio.
Non si può avere tutto ma bisogna far di tutto per tenersi ciò che si può avere.

Io posso studiare.
Io posso studiare.
Io posso studiare.
Io posso st... oooh! Una farfalla, che carina, vediamo dove va!
A volte ho voglia di cedere
a volta ho voglia di cadere
ancora tra sue braccia
perché ci sono dei giorni in cui mi mancano
mani che sanno come accarezzarmi
labbra che sanno come baciarmi.
Sarebbe solo per poco
ma poi me lo dovrei portare dietro sempre.
Non so se ne valga la pena.

Tante stelle ieri sera e neanche una cadente per esprimere un desiderio.
Tante stelle e nessuno con cui guardarle, che la mancanza delle stelle cadenti l'avrei sentita di meno.

sabato 13 settembre 2014

Ho un logo! Ho un logo! Ho un logo!
Ok, forse è meglio cominciare dall'inizio, che a meno che non sei Omero è sempre una buona idea.
Mi è stato chiesto di collaborare a un blog fighissimo in cui persone fighissime scrivono cose fighissime. Quindi in realtà ancora non so cosa potrò scriverci io, ma vi assicuro che quando l'ho saputo mi sono appallottolata e ho iniziato a rotolare qua e là per la felicità.
Sono così fighi che tutti hanno un logo e così ora ho un logo pure io.
Non riesco a farvelo vedere ora per motivi tecnici. Il nome tecnico del motivo tecnico che mi impedisce di farvelo vedere è 'incompatibilità Riccio-tecnologia' ma lo risolverò al più presto.
Intanto vorrei ringraziare Mario che ha creato il mio logo e soprattutto Aldo, che mi ha invitato a partecipare, ma due paroline in più su questo progetto ve le dirò stasera con più calma.
Questo forse era un teaser. Forse. Vedete, in questo blog sono così fighi che non ci sono spoiler ma teaser e io sono pure andata a cercare cosa siano ma mica sono sicura di aver capito bene ma forse ne ho scritto uno.
Adesso vado a rotolare ancora un po' e poi vi racconto!

Era quello che volevo.
Era quello che volevo?

venerdì 12 settembre 2014

Sto bene, sapete, ve lo volevo proprio dire. In questo periodo sto bene da tanti punti di vista.
Sto facendo cose che mi piacciono, sto ponendo le basi per realizzare alcuni sogni, sono circondata dalle persone da cui voglio essere circondata e ho tagliato fuori le persone e le cose che non mi facevano bene.
Mi manca l'amore ma sapete una cosa? Va be anche così. Sì, lo so, dico sempre che voglio un uomo, mi lamento, ci scherzo sopra - soprattutto ci scherzo sopra - ma se per ora non c'è l'uomo giusto per me, va bene. Qualche anno fa ho imparato a stare da sola ed è uno degli insegnamenti più importanti che abbia appreso perché mi permette di non appoggiarmi a qualcuno solo per paura della solitudine. Ci sono passata una volta e non ne è uscito bene nessuno dei due. Sto bene con me, ci sono dei giorni in cui mi sopporto di più e altri in cui mi sopporto di meno, ma mi piaccio.
E sono ottimista, l'amore mi troverà.

Fare la brava non sempre paga.
Verrebbe quasi voglia di tornare alle vecchie abitudini.

Al momento non sono innamorata e un po' l'amore mi manca ma non me lo posso inventare.
Mi piace qualcuno? Sì.
Ricambia? Direi di no.
Certo sarebbe saggio chiedere al diretto interessato, mi rendo conto, ma saggia non sono, mi sembra evidente. Non penso possiate aver avuto di me l'impressione di una ragazza saggia.
Insicura, sconclusionata, divisa tra la ragione e la passione - più propensa alla passione - ma saggia no di certo. Se fossi saggia, per esempio, adesso starei studiando visto che ho due esami da fare.
Avrei potuto innamorami di lui? Oh, sicuramente avrei potuto, potrei ancora ma forse no. Ci sarebbe bisogno di tempo per conoscersi e poi la voglia - soprattutto la voglia.
A me la voglia di conoscerlo non manca e neanche di baciarlo, se devo dirla tutta, ma va da sé che per conoscersi come per baciarsi bisogna essere in due. Ah certo, potrei organizzare un assalto in grande stile e baciarlo all'improvviso ma non sono il tipo - una volta l'ho fatto, ancora non so come feci a convincermi.
Avrei potuto fare io il primo passo? Magari sì, ma la timidezza, l'insicurezza...
Non è vero, avrei potuto fare io il primo passo, avevo tutta l'intenzione di farlo perché se si incontrano due timidezze il rischio è che non succeda mai nulla anche se le due timidezze si piacciono. E allora avrei potuto far da parte la mia e farmi avanti almeno un po', ma avrei avuto bisogno di un minimo di incoraggiamento.
Invece, al primo passo in avanti ecco spuntare un muretto. Un muretto, mi rendo conto, magari a provarci lo superavo lo stesso ma oh, io già stavo cercando di superare la mia timidezza, i miei mattoncini li avevo già spostati, non potevo togliere anche i suoi. Sì, potevo, ma in realtà ho pensato che se metteva un muro, voleva dire che non c'era interesse e a me forzare le persone non piace.


Allora basta mi arrendo, le ho provate tutte, ci manca solo che metta i manifesti in giro per la città per fargli capire che mi piace.

Beh, tutte tranne dirgli che mi piace, ovviamente.
Mi diceva che ero sexy e che mai nessuno come me.
Ma quando mi tornano in mente queste cose deve per forza ritornarmi in mente quella volta in cui : "Scusami, sai, avevo tanta voglia di fare l'amore con te ma poi tu non c'eri, lei era libera..."




Ho un problema con le persone che parlano in -ino. Quelle tipo: "Tesorino, ci andiamo a mangiare un paninino, a bere un bicchierino, c'è un nuovo barettino?"

Mi spiace, ma per me avete un problemino.

Ci vorrebbe qualcuno da abbracciare sotto la pioggia di settembre.
Si potrebbe fare a meno degli ombrelli se le braccia fossero impegnata a stringersi forte.

Ecco, volevo scrivere una cosa più o meno romantica ma poi in realtà ho pensato: sai quante bronchiti se tutti si fermassero ad abbracciarsi sotto la pioggia. Meglio cercarsi un tettoia.
I ragazzini stanno tornado a scuola in maniera scaglionata.
Ma in molti casi si potrebbe cambiare una "a" con una "o" e bene lo stesso.

giovedì 11 settembre 2014

Chissà come fanno i pastori a contare le loro pecore senza addormentarsi.

Riflessione di chi non sa a cosa pensare per non pensare prima di dormire.
Sono partita per tornare uguale a prima, adesso mi toccherà provare a cambiare rimanendo dove sono.

Partire per fuggire da qualcosa o qualcuno (a meno che non sia un pazzo maniaco) è sbagliato, partire per inseguire qualcosa o qualcuno?

Sono partita per restare dov'ero?

Cara notte,
io ti avevo chiesto consiglio. Un consiglio. Non due consigli contrastanti.
Me ne basta uno ma chiaro, davvero. Tra l'altro non vorrei che per pensare due consigli per me tu abbia privato un'altra persona del suo consiglio.
In attesa di ulteriori indicazioni (univoche), ti saluto.
Con affetto,
il Riccio.

mercoledì 10 settembre 2014

Facebook continua a suggerirmi di creare una pagina.
Glielo dite voi che ne ho già una e che vi basta e vi avanza?

"RE:
Leo, provi ancora qualcosa mentre mi scrivi? Perché ho la sensazione che tu non provi più nulla. Ed è una sensazione mica bella.

Due minuti dopo.
R: 
Emmi, dispongo di giganteschi armadi e bauli zeppi di sentimenti per te. Ma ho anche la chiave giusta per ognuno.

[...]
R:
No, è una chiave universale e si chiama "Buon Senso".

30 secondi dopo
RE:
Però gira solo in un verso. Chiude solo. E intanto, dentro gli armadi, i sentimenti soffocano.

40 secondi dopo
R:
Buon Senso fa sempre in modo che i miei sentimenti prendano aria a sufficienza."

Le settima onda, D. Glattauer
Bisogna fare l'amore con cautela quando si è un riccio o si rischia di pungersi.
Il fatto che io abbia comprato un'agenda per segnare le cose da ricordare perde un po' la sua utilità se non ricordo dove l'ho lasciata
Lui scrive per me poesie e io inizio a prendere in considerazione l'idea di lasciarlo.
Mi scrive lettere e io non riesco ad amarlo. Io che ho sempre desiderato un uomo che mi scrivesse lettere. Certe decisioni sono difficili e richiedono tempo, ma io non posso prendermene più molto.

Se mi vedete più luminosa è perché ho avuto un'illuminazione.

Oggi all'università mi hanno detto che sono troppo silenziosa.
Vi assicuro che non capita spesso, dovrebbero approfittarne e ringraziarmi.

martedì 9 settembre 2014

Mi dice.
Se anche gli piacessi e decidesse di provarci - e lo sai che non gli piaci, sei più intelligente di così, lo sai che se un uomo vuole una donna fa di tutto per averla e lui non muove un passo - ma se anche gli piacessi, è il tipo di uomo che vorresti al tuo fianco?
Può averti e non fa niente per prenderti. Dovrebbe almeno provarci, cosa vuoi che tema? Di rovinare un'amicizia? Se ti conoscesse almeno un po' saprebbe che non rovineresti un'amicizia per questo.
E non tirarmi fuori storie sulla  timidezza. Se volesse potrebbe mandarti almeno un segnale ma uno chiaro, non che tu devi stare lì a cercare di interpretare se vuole un'amicizia o qualcosa di più.
Sei una bella ragazza, a modo tuo sei simpatica (non da farti sbellicare dalle risate, ma sei simpatica),
hai tante possibilità e sei intelligente - a volte sembra tu faccia di tutto per non mostrarlo ma lo sei. E allora che aspetti? E che aspetta lui? Pensa davvero che prima o poi non ci sarà qualcun altro che si muoverà al posto suo?
E tutto questo sempre ammesso che tu gli piaccia. Ma non è così.


Il mio oroscopo stamattina mi ha informato che presto avrò un figlio e che quindi mi conviene chiedere un aumento di stipendio.

Chi l'ha scritto saprà pure prevedere il futuro, ma col presente ha seri problemi: mancano all'appello sia l'uomo per fare il figlio sia lo stipendio da aumentare!
Pensavo fosse un calesse. E invece.

Credevo di aver scoraggiato il mio unico ammiratore lasciandogli intendere che c'è già una persona che occupa i miei pensieri, invece è diventato più intraprendente.
Forse ha capito che se non fa lui il primo passo, lo farà qualcun altro e ha deciso di darsi una mossa, chi lo sa.
Si è fatto più audace, passa più spesso a trovarmi sul luogo di lavoro, cerca il contatto fisico, trova scuse per vedermi.
Lo fa in un modo ingenuo che mi fa quasi tenerezza e non si può dire che non apprezzi la sua tenacia.
Non conosco molti uomini che sarebbero costanti come lui, in modo garbato, senza essere molesto.
È bello ricevere un certo tipo di attenzioni e non è che io sia piena di spasimanti. 
È bello essere corteggiate ma vorrei che si arrendesse, perché io sono sicura del fatto che non mi piaccia e non vorrei che si illudesse e perdesse il suo tempo.

(Anche se io non considero perso il tempo passato a inseguire un amore, anche solo potenziale. Al suo posto forse non mi sare arresa neanche io)

Caro prosciutto, è troppo tempo che ci stiamo fissando. Questa stanza non è abbastanza grande, ora ti mangio.

Non posso andare da un uomo a dirgli di un mio pensiero sconcio su di lui. Non si fa, non si fa, non si fa.

Comunque io ve lo devo dire, cercando Viber nel market del cellulare mi sono uscite così tante applicazioni per poter usare il cellulare come vibratore che voi non ne avete idea.

L'impressione con te è sempre quella di fare un passo giusto e due falsi.

Forse tu non lo sai perché a volte quando parlo di me tendo a dare un'impressione totalmente sbagliata - come se volessi metter davanti tutti i miei difetti, come a dire "se poi ti accorgi che non sono perfetta non è colpa mia, io te l'avevo detto".
Forse tu non lo sai, dicevo, ma sono meno peggio di quel che sembro.

Questa sera posso andare a dormire tranquilla: pare che Kate e William aspettino il loro secondo figlio.

(voglio dire, nel caso sia vero sono contenta per loro, però fondamentalmente annoichecceneimporta?)
Vedi, io so di avere parte del torto, probabilmente la parte più grande.
Mi sono scusata, sinceramente scusata. Forse delle scuse sincere non erano abbastanza, perché poco si può a volte per i sentimenti feriti ma a danno fatto non potevo tornare indietro.
Il punto è che non puoi pensare, però, di essere esente da difetti.

lunedì 8 settembre 2014

Il passato lo sto mettendo da parte da sola, però tu dammi una mano.
Non rimuovo i ricordi, fanno parte di quello che sono, ma tu aiutami a crearne di nuovi.
Non posso cancellare gli errori che ho fatto, ma posso provare a non ricascarci.
Non ti assicuro che non ne farò di nuovi in futuro, ma farò del mio meglio per non ferirti.
Potrei perdermi ancora, ma se mi terrai per mano sarà più difficile.
Ed io non ti chiederò di cancellare i tuoi ricordi ma di crearne di nuovi insieme.
Non darò peso ai tuoi errori passati e perdonerò quelli futuri.
Ti terrò per mano anche io, così non ci perderemo.
O se lo faremo, saremo insieme.

Mi preparo all'amore ora che sono sola, perché non mi colga impreparata.
Mi rattrista un po' scoraggiare il mio unico ammiratore ma s'aveva da fare.

Arriva un momento in cui bisogna ridefinire alcuni rapporti per quanto ci si possa essere affezionati.

Il problema è che a volte vorrei essere tutto e chi vuole tutto spesso non raggiunge niente.

Il fatto di godere in qualche misura della stima di persone che stimo grandemente, mi lusinga sempre un po'.

Il tempo non è sempre tanto quanto pensiamo. Usiamolo bene.

domenica 7 settembre 2014

Stamattina ho parlato con una bimba di nove anni di vita, morte e speranza.
Ho avuto l'impressione che lei ne sapesse molto più di me.
Tre pensieri in testa e non riuscire a coordinarli.
Dopo giorni di pensieri sconci, un'immagine che ha cancellato tutte le altre.
Stesso soggetto, più miti pensieri.
Se solo certe cose si potessero raccontare.
"Io e lei abbiamo un gioco segreto - ci scriviamo di nascosto da noi stessi. Parallelamente a quello che diciamo e viviamo insieme, ci scriviamo, come se fossimo noi due, ma una seconda volta. Di quel che scriviamo in quelle lettere -bigliettini- non parliamo mai. È lì che ci diciamo, tuttavia, le cose serie."
Emmaus, Alessandro Baricco

sabato 6 settembre 2014

Ci sono alcuni desideri per i quali non si può far molto se non aspettare.
La pazienza non mi manca, più che altro vorrei capire se ho fatto tutto quello che potevo fare.

Oggi pomeriggio mi sono addormentata e ho fatto un sogno bellissimo. Speriamo si avveri.
Nell'ultimo mese sono stata per tre volte sul punto di fare una stupidaggine e per due volte un imprevisto me l'ha impedito. Chiamatelo destino, caso  o provvidenza, chiamatelo come volete ma ha fatto la sua parte e per la terza volta avrei dovuto metterci un po' del mio.
Dopo una serata/nottata passata con gli amici a riflettere sui ragazzi con cui sono stata e su quelli che mi sono piaciuti o mi piacciono, il commento unanime sembra essere "Ma perché vai a pescare solo casi umani?".
Ma se a me iniziano a piacere persone normali poi dobbiamo trovarci qualcun altro da sfottere!

Se non bussi alla mia porta, non posso aprirla.
Potrei aprirla lo stesso ma se poi tu non volessi entrare qualcun altro troverebbe la porta aperta e intrufolarsi e a me non va.
"Una di quelle serata in cui ci si ubriaca tantissimo e ci si apre agli altri confidandosi con loro. Peccato che non ricordo più niente ma di sicuro è stato bellissimo e lo porterò sempre nel cuore."

Ma cosa ti porti nel cuore se non ricordi più niente?

venerdì 5 settembre 2014

Dove sono le zanzare quando servono?
Mi piaci perché quando sono con te escono fuori delle parti di me che con gli altri non escono e non mi piaci esattamente per lo stesso motivo.
Sei bona. Fine del messaggio.
Non è che non mi faccia piacere ricevere un messaggio del genere, è di certo un valido supporto all'autostima, tanto più che non mi capita tutti i giorni di ricevere apprezzamenti simili. Sicuramente è un messaggio più che gradito di tanto in tanto ma ci sono altri complimenti che mi farebbero molto più piacere. C'è modo e modo anche di fare apprezzamenti sull'aspetto fisico, il nostro vocabolario non manca di belle parole.
Sarà che io apprezzo gli uomini che scelgono con cura le parole quando parlano e quando scrivono ma a volte mi aspetto qualcosa di più.

Vorrei proporre una nuova regola grammaticale che renda vietato l'utilizzo di "ma" e "però" dopo le espressioni "ti amo" e "ti voglio bene".
Sono anni ormai che sono convinta di questa cosa, forse una volta l'ho già scritto ma è una questione che mi sta a cuore da tempo.
C'è differenza tra "Ti amo ma tu hai questo difetto" e "Hai questo difetto ma ti amo"
La prima frase dà dei limiti all'amore, la seconda è indice di un amore senza limiti. E lo stesso vale per un "ti voglio bene"
E' così brutto esprimere il proprio affetto o il proprio amore nei confronti di una persona e limitarlo subito dopo. Non mi piace l'affetto a condizione.

Sono un po' preoccupata perché ormai è più di una settimana che nessuno viene a dirmi che ho dei problemi, che amo troppo o troppo poco, che sono troppo ansiosa o non mi preoccupo mai per nulla, che sono troppo gentile o anche no, che ho avuto troppa pazienza o neanche un poco.
Che fine hanno fatto tutte quelle persone con i miei problemi? Sono in pensiero.
Non so se abbiate mai visto il film "The immigrant", di Charlie Chaplin.
Io non tutto, ammetto di essermi addormentata a un certo punto, ma c'è una scena che mi è rimasta impressa.
Charlie Chaplin è un emigrante su una nave, il mare è agitato, perde l'inseparabile bombetta, il rollio della nave l'allontana, lui cerca di recuperarla. E' questo continuo tentativo di recuperare la bombetta mentre l'ondeggiare della nave la allontana a rimanermi impresso.
E non c'era un motivo in particolare al momento, il collegamento è venuto qualche giorno dopo. Non sto qui a dirvi che mi è rimasta impressa perché il mio inconscio aveva già fatto tutti i collegamenti. La scena mi è rimasta impressa solo perché divertente ma qualche giorno dopo stavo riflettendo su una particolare situazione ricorrente nella mia vita e mi è tornata in mente, insolita metafora.
Io sto cercando di tenere saldi stretti alcuni - pochi - sani valori ma ogni volta che mi sembra di averli recuperati, arriva il la tempesta e rotolano via. E io sto sempre qui a cercare di riacchiapparli, ma il vento soffia, loro rotolano e io non so come tenerli fermi.
Ecco, mi vedo così, con un'aureola in testa al posto della bombetta. Aureola è esagerato, ma è la prima cosa da tenere in testa e legata a buoni princìpi che mi è venuta in mente.
Sto inseguendo la mia aureola per tenerla ben salda in testa, ma continua a rotolarmi via.
E sono certa, certissima che basterebbe poco per non perderla più ma non so come fare.
Continuo a chieder consiglio alla notte e a fare di testa mia al risveglio.
Prima o poi la notte pure mi manderà a quel paese.
La bellezza è bella sempre o va contestualizzata?
Partendo dal presupposto che la bellezza è un dato soggettivo e quindi ciò che è bello per me non è detto che lo sia per un altro, una volta che ho deciso cosa è bello per me lo sarà sempre? E con "sempre" voglio intendere non solo un concetto temporale ma anche spaziale - in ogni tempo e in ogni luogo - anche se la scelta della parola forse non è la più corretta.
Dal punto di vista temporale non credo: ciò che ritengo bello ora potrei non ritenerlo domani e forse non lo ritenevo ieri.
Dal punto di vista "spaziale"? Cambiando il contesto può cambiare la percezione del bello?
Ci sto pensando da un paio di giorni dopo aver letto una frase in un libro. Ancora non sono giunta a una conclusione ma per ora penso che sì, la bellezza a volte va contestualizzata.
E la giustezza? C'è qualcosa che è giusto sempre o anche la giustezza va contestualizzata? Qui forse il discorso è ancora più complesso ma per ora sono propensa a pensare che ci siano delle cose giuste sempre, indipendentemente dal contesto e altre no. Come vadano definite, poi, è un altro paio di maniche.
Ho di che pensare ancora per un bel po'.




Stiamo ad aspettare il momento giusto per tutto, anche per innamorarci. E, se non per innamorarci, almeno per dichiarare il nostro amore. Il momento giusto va aspettato, è vero, ma spesso va creato.
Pane burro e marmellata
diamo il via a questa giornata
sono piena di progetti
e di sogni nei cassetti
Acqua fredda sul mio viso
tiro fuori un bel sorriso
un saluto a tutti quanti
sono pronta ad andare avanti!

Rime sciocche di buon mattino, 27.

giovedì 4 settembre 2014

C'è qualcosa che mi fa impressione nel vedere i wurstel con i crauti ma non capisco cosa.
Caro diario,
oggi mio padre mi ha detto che sono bella quando sorrido e me l'ha detto come se ultimamente non mi avesse visto sorridere tanto.
A me non sembra, sorrido di meno ultimamente?
Mi sembra di essere una persona che sorride e ride tanto. Non che sia sempre di ottimo umore, ma spesso sorrido anche quando sono un po' giù, vuoi per non darlo a vedere vuoi perché penso che il sorriso sia contagioso e che il contagio sia anche verso se stessi. Forse però ultimamente ho sorriso di meno e non me ne sono accorta. Il punto è: perché sorrido di meno? Perché non me ne sono accorta? Boh. Fine della riflessione profonda della giornata.
Anzi no, ci ho pensato. Ultimamente passo poco tempo con i miei anche quando ne avrei la possibilità. E se il problema non fosse che sorrido di meno ma non sto abbastanza tempo con loro?
Per la serie predico bene e razzolo malissimo: e se dopo la campagna contro l'autofriendzonamento mi autofriendzonassi? Sarei pessima, eh?

Rischio di ricascare in uno stupido errore di cui già in passato mi sono pentita - forse non il più stupido dei miei trent'anni ma il secondo sì. Quante volte si può ricadere nello stesso errore prima di non inciamparci più?

mercoledì 3 settembre 2014

Caro diario,
inizio a pensare che quando scherzo con le mie amiche riguardo al fatto che voglio un uomo, loro abbiano iniziato a prendermi troppo sul serio: mi stanno cercando un fidanzato.
Sono single da circa un anno e non mi dispiace: ho scelto io di esserlo.
Mi manca ogni tanto avere un uomo al mio fianco? Sì.
Sono alla disperata ricerca di un uomo? Decisamente no.
Certo, se mi capitasse di incontrare un uomo che mi piace e a cui piaccio non è che lo caccerei via perché voglio rimanere per forza single, ma non voglio neanche frequentare ogni singolo uomo che mi si para davanti giusto per vedere se può succedere qualcosa. Se esco con un uomo vuol dire che c'è qualcosa in lui che mi attrae, che sia l'aspetto fisico, il carattere o un mix di fattori imprevedibili che fanno sì che qualcosa in lui mi incuriosisca. Poi può anche essere l'amico di un mio amico o di una mia amica, ma qualcosa in lui deve farmi venire voglia di conoscerlo. E invece ultimamente hanno tutti l'ansia di presentarmi quanta più gente possibile.
Io non vado di fretta.

Ci sono dei giorni in cui mi sento proprio bella.
Sono uguale agli altri giorni, ma mi vedo diversa, penso che sono proprio come vorrei essere.
Oggi ero sulle scale mobili della metropolitana, indossavo un vestitino estivo che mi stava bene, ero truccata appena, avevo una borsa a tracolla e un libro in una mano. Mi sono vista riflessa in un vetro alla fine della scala e ho pensato: è così che voglio essere, mi piaccio.
Non dura tanto, non accade sempre ma è una sensazione piacevole.
Delirio del riccio 26 - Paranoie da WhatsApp - ma non erano meglio i piccioni viaggiatori?
(ho scritto il post rivolgendomi alle donne per una questione di comodità ma cari maschietti, è anche per voi!)

Vi eravate quasi abituati all'ansia da WhatsApp, vero?
Eravate quasi riusciti a imparare a mantenere la calma quando, verificato l'ultimo acceso dell'uomo della vostra vita (che però ancora non sa di esserlo, badate bene), vi rendevate conto che sì, si era connesso ma no, non vi aveva risposto.
Certo che uno può anche connettersi di sfuggita, preso tra un impegno e l'altro ma la domanda ricorrente è sempre la stessa: se ha il tempo di connettersi per altri perché non ce l'ha per me? Se fossi davvero importante non avrebbe trovato il tempo per leggere il mio messaggio (scritto e riscritto almeno ventuno volte), interpretarlo correttamente e scrivere una risposta non ambigua, con il giusto numero e la giusta sequenza di faccine e magari anche un cuoricino alla fine? Che importa che magari quel poverino stava magari lavorando e aveva deciso di rispondervi dopo con più calma, per dedicarvi tutta l'attenzione che lui pensa vi meritiate, lui ha probabilmente visualizzato e non risposto. Un uomo terribile.
Vi eravate finalmente fatti una ragione di tutto questo e stavate imparando a conviverci quando tadannnn WhatsApp offre la possibilità di nascondere l'ultimo accesso.
Subito tutti gli uomini hanno provveduto ad attivare questa funzione. E badate bene, io non so se sia un caso ma ho controllato un po' tra i numeri della mia rubrica: sono quasi tutti uomini quelli che hanno attivato questa funzione, le donne sono pochissime. Certo, il mio non sarà un campione degno di una statistica, ma non importa. Adesso, se pure nella mia rubrica ci fosse stato il nome dell'uomo della mia vita, probabilmente non potrei più visualizzare il suo ultimo accesso e tormentarmi.
"Evviva", si potrebbe pensare. Finalmente noi donne possiamo tranquillizzarci, non possiamo saperlo se si è connesso o no, come ai vecchi, sani, bei tempi degli sms, che al limite se volevi sollecitare la risposta facevi uno squillo ma più di tanto non si poteva fare.
E invece no. Non ci siamo tranquillizzate per niente. Perché ha nascosto l'ultimo accesso? Perché vuole impedirmi di sapere se è connesso? Ovviamente noi non siamo il suo unico contatto di WhatsApp, ma va da sé che la decisione di nascondere l'ultimo accesso è ovviamente collegata a noi, che ve lo dico a fare.
Non ho problemi a inserirmi nella categoria "Donne che si fanno seghe mentali megagalattiche mentre attendono una risposta a un messaggio o peggio ancora mentre aspettano che sia lui a contattarle per primo."
Non ne vado fiera e, per fortuna, è una cosa che mi capita raramente, ma mi capita. Nessuna donna ne immune. Maschietti, ditemi che ogni tanto capita anche a voi: prometto che non perderete l'immagine di durichenondevonochiederemai, davvero.
In ogni caso, se vi stavate abituando anche a questo, tadan! Rullo di tamburi, sembra che WhatsApp stia per introdurre un'altra novità: la terza spunta!
Se una spunta vuol dire che il messaggio è stato consegnato al server e due che il messaggio è stato consegnato al telefono del destinatario (ma non che sia stato necessariamente letto), tre spunte significa che il messaggio è stato visualizzato. Non c'è più scampo, non ci saranno dubbio, se pensavate che non ci potesse essere nulla di peggio di "si è connesso ma non mi ha risposto" evidentemente vi sbagliavate.
Che poi in realtà è quello che succede nella chat di Facebook, ma non so perché ho l'impressione che risulti più semplice perdonare chi ha visualizzato e non risposto nella chat di Facebook rispetto a chi non risponde su WhatsApp. Loro sì che sono brutte persone.


Se volete qualche dettaglio in più sulla notizia potete leggere il seguente articolo: http://www.chimerarevo.com/internet/whatsapp-terza-spunta-175311/
Non conosco il sito e non ho avuto modo di accertare la veridicità della notizia che se mi sembra comunque verosimile. 

P.S. Sì, lo so, con tutto il tempo che ho impiegato per scrivere questo post avrei di certo potuto impiegare due minuti per controllare un po' nel web. Presa dai sensi di colpa ho dato un'occhiata in giro e ho visto che la notizia è riportata in altri siti. Comunque, se non fosse vera, prendete questo mio post come un racconto di fantascienza.




Dicono che mi abbia tradito.
Lo dicono tutti - lui dice no. Allora l'amavo e se anche fosse stato vero forse non l'avrei amato di meno.
Comunque che importa ora che sono passati anni? Che senso ha venire a dirmelo adesso?
E poi chissà se ho ancora diritto di parola in proposito.
Mi stavo trasferendo in un castello in aria, adesso torno giù.

martedì 2 settembre 2014

Bellissimi i jeans skinny che vanno tanto di moda e a certe ragazze stanno benissimo. A me no.
Peccato però che nei negozi ultimamente trovi solo questi: chi come me ha un sedere, dove dovrebbe metterlo?
Fare di tutta l'erba un fascio è sbagliato ma se faccio di tutta l'erba un fascio dicendo che tutti quelli che fanno di tutta l'erba un fascio sbagliano, sbaglio?
C'è chi inizia con i buoni propositi il primo gennaio, chi il lunedì, chi il primo settembre. Si sceglie quasi sempre una data che coincida con l'inizio di qualcosa e quasi mai i buoni propositi durano più di qualche giorno. Proviamo a cambiare.
Io inizierò con i miei buoni propositi oggi, martedì due settembre, alle 15.07.

Ho solo un problema con la definizione dei buoni propositi. Spero di raggiungere un accordo con me stessa entro le 15.07.

Scriverò un romanzo e lo chiamerò ''La lunga attesa''
Sottotitolo: abito in un piccolo paese, è mai possibile che tutti gli abitanti oggi si trovino alla posta e che buona parte abbia ottimi motivi per passare avanti nella fila?

Dovete sapere che io non credo agli oroscopi ma talvolta, soprattutto quando sono con le amiche, mi diverto a leggerli per trarne fuori interessantissime riflessioni culturali e profonde. Profondissime.
Questa volta ho deciso di fare una lettura a posteriori dell'oroscopo dell'estate. L'oroscopo è preso dalla rivista Vanity Fair ed è riportato tra virgolette. Fuori dalle virgolette, i miei appunti.

"Durante l'estate, Giove forma un aspetto positivo per voi Gemelli e migliora la vostra già esaltante capacità di interpretare gli eventi prima degli altri.
Se c'è qualcuno che ha interesse per la vostra persona, saprete comprenderlo immediatamente e saprete come trarre il meglio dalla situazione."
Mi permetto di dissentire. Io e la mia esaltante capacità di interpretare gli eventi arriviamo sempre un po' dopo il resto del mondo. Se c'è qualcuno che ha interesse per la mia persona spero non abbia letto questo oroscopo e abbia ritenuto che io fossi in grado di leggere nel suo pensiero perché ovviamente non sono in grado. Spero di non aver perso così l'uomo della mia vita! 
"La prima parte di luglio vede il vostro astro governatore in congiunzione con il vostro segno."
Il mio commento dopo una lunga riflessione non può essere che questo: eh? Boh. Congiungetevi pure se vi fa piacere.
"Ci sono buone probabilità di conoscere qualcuno che cambierà positivamente il corso degli eventi della vostra vita, sia che si parli di sentimenti, sia che si tocchi la vita professionale"
Sono stata molto socievole quest'estate, ve l'assicuro, più di quanto in genere non mi conceda di essere. Il corso della mia vita è pronto a cambiare, perché nessuno si sta impegnando? Devo farlo io? 
"Non abbiate paura di apportare qualche modifica al vostro modo di vivere: nel medio termine, non ci sarà che da guadagnarne!"
Pensavo di farmi una ciocca di capelli rosa questa estate e poi non l'ho fatta. Spero di non aver perso importanti guadagni per questo.
Mi bacia e io vorrei solo scappare.
Sa sempre cosa dire e cosa fare per convincermi a fare quello che in fondo voglio ma che non farei ritenendolo sbagliato. E a volte è qualcosa di sbagliato davvero, a volte no ma poco conta.

lunedì 1 settembre 2014

Ho desideri quasi casti stasera
e non è che tu non mi ispiri certi pensieri
ma ho voglia di qualcosa che sappia di pulito
e c'è modo e modo di fare sconcerie.



Mi avevano detto che dovevo mentirti, per lo meno omettere qualcosa, ma poi ti saresti innamorato di un'altra.
Avevo una storia, la più lunga che abbia avuto, basata tutta sui messaggi. E non era una storia a distanza - che sarebbe comprensibile - abitavamo davvero vicino.
E' iniziata con un messaggio di auguri, il mio. E' finita con un messaggio dopo anni e anni, il suo.
Parlavamo poco dal vivo, molto per messaggio. Telefonate mai.
Un messaggio per dirmi che voleva vedermi, uno per dirmi che era stato bene, uno per dirmi che era stato male. Io certe cose avrei voluto sentirle, avrei voluto dirle,ma poi capitemi, per una ragazza timida è anche più comodo a volte. E allora messaggi per dire che volevamo fare l'amore, messaggi per dirci che ci eravamo mancati, messaggi per ogni occasione. Non so che voce abbia la sua voce che dice "ti amo", l'avrò sentita una volta o forse due, lui lo scriveva - e anche allora, raramente. Io "ti amo" lo dicevo e rimaneva lì. Una volta, due o tre e poi alla fine mi son rimasti dentro.  Adesso parliamo come mai prima, ci siamo conosciuti per messaggio ma ci siamo conosciuti davvero. Dei miei amici è forse uno di quelli che mi conosce meglio, a  volte sa quello che voglio prima che lo capisca io però adesso non la vorrei una storia così. I messaggi mi piacciono (e in alcune storie sono fondamentali) ma ci deve essere altro. Non puoi scrivermi "ti amo" e non dirmelo mai. Se me lo dici, puoi anche scrivermelo e io sarò felice. Non puoi scrivermi che ti manco e non provare a vedermi. Se ci provi poi puoi anche scrivermelo e io sarò felice. Non puoi scrivermi che mi vuoi e poi non provare a prendermi. Se ci provi poi puoi anche scrivermelo e io sarò felice.







Fine estate era il periodo dei messaggi sconci. Si colmavano le mancanze di un mese lontani, le voglie in sospeso,i corpi un po' tesi. Ancora adesso è così semplice: cominciamo per scherzo, finiamo in un letto.
Il riccio si appallottola, rimette tutti gli aculei al proprio posto e si ritira in silenzio per un po'. Passo e chiudo.
Pioggia e ciclo insieme.
Se il messaggio era: "A mare non ci devi proprio andare" mi spiace. Io l'ho interpretata come "Togliamoci il pensiero del ciclo ora che piove, così appena esce il sole vado al mare".
Già il fatto di avere chiaro in testa un desiderio costituisce un buon punto di partenza per realizzarlo.
Proposte indecenti in un grigio mattino di settembre non aiutano lo studio.
- Ciao Zanzara.
- Ciao Riccio.
- Che ci fai ancora sveglia?
- Bella domanda, non saprei. Tu?
- Svolazzo qua e là, ronzo un po', ti ho anche dato un paio di morsetti.
- Sì, ho sentito. Almeno ero buona?
- Non male, ma c'è di meglio.
- Non mi offendo se la prossima volta vuoi rivolgerti a qualcun altro.
- Lo terrò prima presente, è che non volevo allontanarmi, sono un po' stanca stanotte.
- Ma figurati, era così per dire. Io pensavo di essere stanca ma non riesco a dormire, forse non lo sono poi così tanto.
- Magari è lo stress. Sei agitata per qualche motivo? Il lavoro tutto bene?
- Ma guarda, ho passato delle belle vacanze, non posso dire di essere stressata.  Del lavoro non mi posso lamentare... mi hanno assegnato un compito che non so bene come svolgere ma penso che riuscirò a cavarmela in qualche modo. Poi devo studiare per un paio di esami che in effetti un po' d'ansia me la mettono ma a parte che non sono tra pochi giorni, di esami ne ho fatti tanti e non penso che sia per questo che non riesco a dormire. Tu lavori?
- Mi occupo di trasferimenti di liquidi.
- Ed è un lavoro che ti piace?
- Mi dà le sue soddisfazioni. L'amore come va?
- Eh, insomma.
- Insomma cosa?
- Ti dirò, in amore potrebbe andare meglio. Ormai è un po' che sono single e in generale la cosa non mi dispiace, però...
- Meglio sole che male accompagnate, riccio...
- Lo so, lo so. E tra l'altro sola non ci sto male, ma a volte non mi dispiacerebbe avere qualcuno vicino. Non è che voglia per forza trovare qualcuno, ma se incontrassi la persona giusta non mi farebbe schifo.
- No vabbe', ovvio che no. Proprio nessuno all'orizzonte?
- Non la vedi la fila di spasimanti fuori la porta?
- E io poi non sarei lì fuori a pungerli?
- Ti piacerebbe, eh? Pure a me. No, in realtà forse no. Un paio di persone interessate a me forse ci sarebbero (forse) ma a me non piacciono...
- Hai pure i gusti difficili!
- Non ho gusti difficili ma ho dei gusti. Non mi va di stare con qualcuno per non stare da sola. Ci sono cascata una volta e non ne è uscito bene nessuno dei due, soprattutto lui forse, poverino. Non ci ricasco e non credere che sia facile dire di no a degli spasimanti, soprattutto quando si sa che il rischio è che non ce ne siano altri.
- Beh ma non sei vecchia, quanti anni hai? Venticinque?
- Gentilissima, sono quasi trenta.
- Beh, portati benissimo allora, però quando ti trovi da' un'occhiata al colesterolo.
- C'è qualcosa che non va?
- Umh, non ne sono sicura ma un'occhiata gliela darei.
- Ok, grazie.  Comunque non è che pensi di essere vecchia e che rimarrò zitella a vita, però ho l'impressione che diventi sempre più difficile trovare qualcuno. Una mia amica dice che è perché col tempo si diventa più esigenti. Un'altra che gli uomini single e maturi che ci sono in giro se sono ancora single ci sarà un perché.
- Potrebbero pensare lo stesso di te.
- Ah sì, ma infatti non sono sicura che la seconda amica abbia ragione.  La prima forse sì e comunque ci devo pensare.
- A te non piace nessuno in questo momento? 
- Eeeeeh.
- Tasto dolente?
- Qualcuno che mi piace ci sarebbe pure ma...
- Ci sarebbe o c'è?
- C'è, c'è ma è complicato.
- Ma a lui tu piaci?
- Boh, vaglielo a chiedere.
- Oh, non rispondermi male!
- Scusa, scusa. Decisamente il tono sbagliato. Non lo so se gli piaccio.
- Dai, una donna se ne accorge se piace a un uomo...
- Io in genere fatico a pensare che qualcuno mi possa trovare interessante. Cioè, succede e io comunque non penso di essere troppo male, però poi nella pratica è difficile che pensi di piacere a qualcuno.
- Beh, però tu stessa hai detto che succede.
- Sì sì. È che il mio approccio con gli uomini generalmente è così timido che praticamente non approccio. Così finisce che quella volta che provo ad approcciare non so come fare.
- Sì, ma non divaghiamo, il tipo? Lo conosci da tanto?
- Qualche mese, ma non posso dire di conoscerlo bene e neanche lui me, credo.
- Beh, ma i primi tempi, quelli della conoscenza, sono i più belli.
-Sì, è vero, piacciono molto anche me. Mi piace conoscere piano piano una per e dargli modo di scoprirmi ed è così piacevole a volte...
- E allora?
- E allora cosa? Può essere pure che conoscendosi meglio due persone non si piacciono.
- A te piace, però... stai sorridendo.
- Dovrei conoscerlo meglio...
- Però ti piaceeee. Poi per conoscervi avete tutto il tempo che volete.
- Sì, ma smettila con quel sorrisino ronzante.
- E comunque che aspetti?
- Innanzitutto, il fatto che lui piaccia a me non vuol dire che la cosa sia reciproca. Poi se anche lo fosse non sono sicura che la cosa sarebbe così semplice...
- Ma ci si potrebbe comunque provare...
- Io sarei per provarci, era da tanto che non mi sentivo così bene con qualcuno.
- E allora provateci!
-Eih, dimentichi che non sono solo io. Dovresti ronzare anche un po' nelle sue orecchie. Per inciso, ora che siamo in confidenza,  posso confessarti che il ronzio è la cosa che mi dà più fastidio di voi zanzare?  Un po' di sangue ve lo darei anche volentieri ma quando ronzate non vi sopporto e mi viene da prendere la ciabatta per schiacciarvi.
- Eih!
- Eh, mi spiace, ma uno la notte vorrebbe dormire e voi vi mettete nell'orecchio...
- Non è mica colpa nostra. Comunque non divagare. Non sarai mica una di quelle ragazze all'antica che pensa che debba essere per forza l'uomo a provarci?
- Non dico che debba essere per forza l'uomo a provarci, in passato ci ho provato con qualcuno (una volta sola, e che palo!) ma a me piace che ci provi l'uomo. Io poi posso rendergli le cose più semplici, posso fargli capire che mi interessa, ma mi piace che sia lui a prendere la situazione in mano.
- Ma tanto a quel che ho capito poi comandate voi donne...
- Certo, ma il trucco sta nel fargli credere che decidano loro. Comunque a parte questo a me piace essere corteggiata, mi piace lo stuzzicarsi a vicenda, le provocazioni reciproche... voglio un uomo che mi tenga testa, che sia intelligente e sia dotato di senso dell'umorismo e voglio che tutto questo esca fuori durante il corteggiamento.
- Nient'altro? Lo vuoi ricco e bello?
- La ricchezza non mi interessa. Certo, serve un minimo di stabilità per metter su una famiglia ma oh, c'è tempo. E comunque in questo periodo la stabilità è un miraggio e non è una cosa che dipenda da noi, non possiamo impedirci di amare per questo. Se tutti aspettassero la stabilità non ci sarebbero più coppie. Per la bellezza... non la ritengo che sia così importante, sai? A parte che è una cosa così soggettiva... poi io penso che la componente fisica sia importante in una relazione ma non è una cosa legata solo all'aspetto. L'attrazione fisica dipende anche dalla complicità, dal trovarsi a proprio a insieme, dal desiderio reciproco. Non sempre desideriamo ciò che è bello, a volte desideriamo ciò che ci piace.
- E a te lui piace. Ma non ho ancora capito se tu piaci a lui.
- Non l'ho capito io, come vuoi capirlo tu. Al momento penso di no, ma se gli piaccio e non me lo dice è come se non gli piacessi.
- Ok, ma pure a te piace e non glielo dici. Certo che se piaci pure a lui siete due fessi.
- Magari è solo questione di tempo. Bisogna aspettare il momento giusto.
- O magari siete due fessi
- Potresti avere ragione. 
- Ed è per lui che non dormi?
- Non penso proprio. È  più per il caldo e per le tue colleghe che mi ronzano nelle orecchie. Prima ne ho ammazzata una, spero non fosse una tua amica.
- Com'era fatta?
- Boh, due ali, ronzava... ti dirò, per me vi assomigliate tutte, poi è buio.
- Certo che ammazzare povere zanzare innocenti...
- Innocenti insomma... un po' è legittima difesa. Io cerco sempre di non ammazzarle.
- E comunque che pensi di fare?
- Provare a dormire.
- Scema, con lui intendo.
- Ah non lo so. Sono le quattro di notte, non posso prendere una decisione a quest'ora.
- Dovresti provarci.
- Dovresti ronzare nel suo orecchio.
- Magari lo faccio.
- Ecco brava, fai bene.
- Mi stai cacciando?
- No, ma dai, resta pure. Mi ha fatto piacere chiacchierare con te  Anzi, se vuoi dare un altro morsetto...
- Eh, magari.  Ho un lamguorino.
- Fa' pure, però poi ti puoi appoggiare da qualche parte e la smetti di ronzare per un po'? Solo fin quando non mi addormento, poi tanto non sento più niente.
- Ok, va be. Buonanotte.
- Buonanotte a te, o buongiorno.  È stato un piacere.
- Anche per me. Attenta con le ciabatte d'ora in poi.
- Non prometto niente.