lunedì 31 agosto 2015


Dopo una lunga chiacchierata tra amiche, stasera vi propongo un sondaggio terra terra che nemmeno sulle riviste per adolescenti credo che ormai si trovino più. E' un sondaggio aperto sia a donne sia a uomini, ovviamente.

Dopo quanti appuntamenti/quanto tempo in media due che iniziano a uscire insieme fanno zumzum? E sì, nella chiacchierata tra amiche si è usata proprio l'espressione "fare zum zum". E dire che spesso siamo molto più esplicite.
Non che ci sia un numero di uscite giusto o sbagliato. Non c'è intento di esprimere un giudizio  stiamo solo cercando di capire se c'è qualche linea guida in proposito.

(Nella chiacchierata sono usciti tempi che vanno da "Anche al primo incontro se mi ispira" a "Se non passa almeno un mese non se ne parla proprio" a "O mi sposa o niente")
Mi piaci perché mi piace l'immagine che hai di me.
Che io non sono così come mi vedi ma ogni tanto mi piacerebbe esserlo.
Perché l'immagine che hai di me somiglia molto a quella della donna che vorrei essere quando mi stanco di essere me e vorrei essere un po' più.
Un po' più bella.
Un po' più intelligente.
Un po' più audace.
Un po' più coraggiosa.
Un po' più tante cose.
Poi però visto che sono molto saggia ricordo a me stessa che merito qualcuno a cui piacere così come sono, pregi e difetti. E ricordo che si può cambiare un po' per piacere a qualcuno se questo vuol dire smussare qualche angolo e lavorare su qualche difetto ma non se questo vuol dire stravolgersi.
Ma che fatica essere sempre così saggia.

domenica 30 agosto 2015

Sarebbe così facile cedere alle lusinghe di un uomo che mi dice che sono intrigante, sexy, intelligente.
Non sono complimenti che ricevo tutti i giorni. Mi piaccio, ho sicuramente dei difetti ma mi piaccio e so di piacere ogni tanto a qualcuno. Non fa niente che non capiti spesso, non mi interessa poi piacere a tutti, mi basterebbe piacere a chi piace a me.
Non fa niente che non capiti spesso ma poi ci sono dei giorni in cui fa bene sentirsi dire cose così, che mi vien voglia di crederci anche se so che chi mi ha detto queste cose non mi conosce davvero e quindi che ne sa? Magari sono davvero intrigante, sexy e intelligente, magari no.
Ha un unico scopo e non ha fatto molto per nasconderlo. Potrei prendere atto dell'onestà dei suoi intenti e via, per una volta cedere senza pensarci troppo fosse anche solo per vedere com'è vivere senza farsi sempre mille problemi. Forse mi piacerebbe ma dovrei almeno prima provare per saperlo.
Invece anche stavolta ci penso tanto e non faccio niente. Chissà come mi aspetto che qualcosa cambi se io non cambi mai.

(Ma in fondo lo so benissimo che non sarebbe un cambiamento, sarebbe un accontentarsi e quindi va bene così)

sabato 29 agosto 2015

Se anche incontrassi l'uomo della mia vita, a furia di diffidenza e paure probabilmente lo scoraggerei.

Delirio del riccio 29 - Dubbi esistenziali che Amleto mi fa un baffo, anzi due.

Spoiler: alla fine del post, si scopre che è un post inutile. Non dite che non vi avevo avvertito!

Come ogni anno in questo periodo dell'anno mi tocca prendere una decisione difficile.
La lista dei pro e dei contro si fa sempre più lunga e il dubbio mi attanaglia.
Devo comprare un diario per prendere nota dei miei impegni o un'agenda?
Il diario incomincerebbe da settembre, l'agenda da gennaio.
L'anno scorso ho comprato un diario quindi se decidessi di prendere un'agenda da settembre a dicembre non saprei come fare. Quindi potrei scegliere di nuovo il diario.
Ma così rischio di entrare in un circolo vizioso da cui non uscirò mai più e sarò costretta a usare diari al posto dell'agenda per tutta la vita.
O potrei segnare le cose sul cellulare fino a dicembre e poi comprare un'agenda. O usare il cellulare tutto l'anno, che farebbe abbastanza figo.. Il punto è che non ho proprio un ottimo rapporto con la tecnologia.
A favore dell'agenda, il suo essere più professionale.
Volete mettere interrompere una conversazione per dire "Scusa, devo consultare la mia agenda", invece di "Scusa, devo consultare il mio diario."?
Anche perché mi conosco, i miei diari non sono mai seri. Ma forse non sarebbe seria neanche la mia agenda, quindi direi che la serietà della cosa non va inserita né nei pro né nei contro.
Poi c'è il problema delle dimensioni: in genere i diari sono più ingombranti delle agende. Esistono agendine piccole e comode da infilare in borsetta ma a me piace avere spazio per scrivere. Non che chissà quanti impegni abbia. A onor del vero spesso scrivo le cose ma poi mi dimentico di controllare cosa ho scritto. In effetti difficilmente consulto la mia agenda. E a dirla tutta in genere passate le prime due settimane mi passa l'entusiasmo e non scrivo più niente. Ma quindi che razza di dubbio è?
E che ho scritto a fare questo post se il dubbio non ha ragione di esistere?

Qualcosa mi dice che comprerò un diario. Poi magari a dicembre cambierò idea e comprerò anche un'agenda. Poi non userò nessuna delle due cose e l'anno prossimo a settembre riproporrò lo stesso dubbio. Forse dovrei segnarmi sul diario/agenda di non farlo.

giovedì 27 agosto 2015

Ingredienti per una piacevole giornata solitaria.
Un lungo bagno nel mare.
Al sole il tempo necessario ad asciugarsi un po'.
Sotto l'ombrellone con un bel libro.
Ripetere un numero di volte a piacere interrompendo questa piacevole routine solo per mangiare, dormicchiare, guardare il mare.

mercoledì 26 agosto 2015

Comunque probabilmente il modo migliore di ottenere un primo appuntamento con me è non farmi capire che è un primo appuntamento.

martedì 25 agosto 2015

Percorri le mie gambe seguendi con un dito un percorso inventato da te, muovendoti tra un neo e l'altro.
Mi sorridi fermandoti ogni tanto come per decidere la strada giusta e poi riprendi.
Inventi storie sul mio corpo, io carta tu penna.

domenica 23 agosto 2015

Mi ha baciato e un brivido mi ha percorso la schiena ma questa volta non era piacere.
Al tocco delle sue labbra mi sono ritratta. E' stato un attimo, è stato quasi impercettibile, non so se se ne sia accorto. Ho ripreso a baciarlo e l'ho stretto forte ma non l'ho baciato come lo baciavo sempre, questo avrebbe dovuto notarlo. Non che i nostri baci fossero sempre uguali, a volte dolci, a volte passionali, a volte lenti, altre volte - soprattutto ultimamente - un po' frettolosi. I nostri baci non erano sempre uguali, a volte sì, c'erano dei baci che avevano un sapore di baci già dati, di qualcosa di conosciuto, altre volte erano baci nuovi ed era bello così.
Ma quella sera l'ho baciato in modo diverso. C'era qualcosa di diverso nel mio sguardo, c'era qualcosa di diverso nel mio allontanare ogni tanto il mio viso dal suo: le altre volte era per guardarlo e per vedere come mi guardava - come se fossi la donna più bella del mondo. Questa volta volevo solo una pausa dai suoi baci, quei baci di cui pensavo non ne avrei avuto mai abbastanza, quei baci che ora mi davano fastidio.
Avrei voluto scappare e sono rimasta lì. Sciocca io, non c'è altro da dire ma non riuscivo a capacitarmi del fatto di non volere più i suoi baci, così continuavo a baciarlo sperando di trovare il piacere del passato e invece odiavo quei baci sempre più.
Non so se si torna indietro da una cosa del genere, forse no.

Desideri nuovi, non si sa se assecondarli o meno.

Sensazioni nuove, desideri vecchi e un po' di confusione.

Ci sono alcuni giorni in cui ci vorrebbe un abbraccio per tenere i pezzi insieme dopo una notte di conflitti interiori.

Sei un'ombra dai contorni che attraggono, sei l'indefinito che alletta e un po' spaventa.

venerdì 21 agosto 2015

Ho un'idea dell'amore che è un po' vaga ma penso che quando l'incontrerò lo riconoscerò.
E penso che la mia idea potrebbe anche essere sbagliata ma magari - anzi, quasi sicuramente - l'amore sarà anche meglio di come lo immagino.
Però ci sono dei giorni in cui ho un po' paura: e se non dovessi incontrarlo?

martedì 18 agosto 2015

Sei baci inaspettati
abbracci insperati
sei un sorriso immotivato
sul mio viso affaticato.

lunedì 17 agosto 2015

Ci sono giorni in cui non posso fare a meno di pensare che la vita è adesso non domani, perché un domani potrebbe anche non esserci.
Allora mi dico che devo fare qualcosa e invece resto sempre ferma ad aspettare ma ad aspettare cosa?

Uno di fronte all'altro, il mio viso a un paio di centimetri dal suo, un po' più in basso.
Indossa quella camicia bianca che gli sta tanto bene, i primi due bottoni sbottonati.
Afferro piano il bavero della sua camicia - lo so che devi andare, aspetta ancora un po'.
Poggia piano le sue labbra sulla mia fronte e sul mio naso, mi alzo sulle punte e porto la mia bocca all'altezza della sua.
Ti amo - mi dici.
Mi ama.
Lo abbracio e mentre le nostre guance sono una accanto all'altro, gli sfioro l'orecchio e glielo dico anch'io. Ti amo.
Tira un po' indetro il viso come ad osservarmi meglio e sorride e io lo so che cosa sta pensando - Non era poi così difficile da dire, hai visto?
Ma non lo dice davvero, sorride solo. Ha avuto la pazienza di aspettare tutte le volte in cui - Ti amo - e io in silenzio sorridevo impacciata. Sono state sette, le ho contate.
Sono poche, tante, troppe? Non lo so però se fossi stata io al posto suo avrei aspettato ma con il fiato sospeso, il vuoto dentro e la paura nel cuore.
Chissà se anche lui ha avuto paura. Io so che tutte le volte ha sorriso, mi ha stretto forte, ha aspettato il tempo giusto e poi ha cambiato argomento. Mai una volta mi ha guardato con sospetto, mai una volta ha insistito.
Ha curato con baci e pazienza la mia paura di non sapere amare.

domenica 16 agosto 2015

Eccomi qui, con i miei pregi e i miei difetti.
Mi offro a te così come sono,
lo sguardo di chi si chiede: gli piacerò?
Forse non è una scelta vincente, questa di presentarti uno a uno i miei difetti.
E' una specie di difesa.
Guarda, io te l'ho detto fin dall'inizio che non sono perfetta, di difetti ne ho tanti.
Non potrai rinfacciarmi che non ti avevo avvertito.
Però.
Però ho anche dei pregi, sai?
Non per vantarmi ma ho dei pregi anch'io.
Magari non sono tantissimi ma sono belli.
Alcuni sono naturali, altri ho faticato un po' per guadagnarmeli.
Non sono perfetta, ma faccio quel che posso.
E sono qui per te.
Per te.

sabato 15 agosto 2015

Carezze e sguardi di parole,
sensazioni sulla pelle
senza neanche sfiorarsi.

giovedì 13 agosto 2015

Non credo poi di chiedere molto.
Basterebbe qualcuno che mi aiuti a mantenere l'ombrello nei giorni di pioggia.

mercoledì 12 agosto 2015

So benissimo che tipo di donna vorrei essere e so benissimo cosa dovrei cambiare per diventarlo.
Quindi il punto è: perché non mi muovo?
Pigrizia? Potrebbe essere. In fondo sebbene non siano tantissimi i punti su cui lavorare sono comunque abbastanza e potrebbe spaventarmi una mole di lavoro tanto grossa. D'altra parte nessuno mi obbliga a fare tutto quanto assieme, potrei prendere un paio di difetti alla volta e lavorarci su. Sarebbe più semplice e quasi sicuramente fattibile.
Ma secondo me il punto non è la pigrizia, è la paura. Le paure.
E se poi non ci riesco?
E se poi una volta che sono diventata il tipo di donna che vorrei essere non piaccio?
E se poi una volta che sono diventata il tipo di donna che penso di volere essere, non mi piaccio?
Non aspiro poi mica alla perfezione, lo so che sarebbe impossibile.
E i cambiamenti a cui aspiro non sono modifiche sostanziali del mio carattere o del mio aspetto.
Rimarrei me stessa, con i miei pregi e qualche difetto, ma qualche difetto in meno e più accettabile per me e qualche pregio in più. Forse.
So benissimo che tipo di donna vorrei essere e so benissimo cosa dovrei cambiare per diventarlo.
Devo solo trovare la spinta per cominciare.

martedì 11 agosto 2015

Chissà se poi è così che funziona, che due che sono destinati a stare insieme finiscono con lo stare insieme davvero.
Lui ogni tanto me lo diceva e in fondo io ci ho sempre creduto.
Però poi forse uno le occasioni deve cercarsele.
Però poi forse uno le occasioni deve crearsele.
Io ho sempre pensato che prima o poi saremmo tornati insieme, che sarebbe bastato rivedersi ogni tanto per darsi la possibilità di scoprire se era cambiato e qualcosa era cambiato sempre, ma non nel senso in cui avrei sperato io.
E ancora chi lo sa, forse è vero, se due sono destinati a stare insieme troveranno il modo di stare insieme. Ma forse noi non siamo destinati a stare insieme.
Ho questo problema negli ultimi giorni che mi vengono in mente un sacco di cose da scriverle e mi sembrano bellissime e non lo so s lo sono davvero ma apparentemente sì, solo che poi quando provo a scriverle davvero non mi escono più.
Cavolo.

domenica 9 agosto 2015

Temporali estivi, ti sorprendono che sei per la strada: prima c'è il sole, poi la tempesta.
Ho corso verso casa, la gonna lunga tra le mani i capelli bagnati mi sono rannicchiata sulla poltrona in tempo per sentire il primo tuono.
Sussulto spaventata, non avevo visto il lampo, non ero preparata. Non che vedere il lampo mi aiuti sempre, devo essere onesta. Cerco di rilassarmi, chiudo gli occhi ma i tuoni si susseguono uno dopo l'altro e ogni volta salto, ogni volta.
Provo a inseguire un pensiero sereno ma forse stasera non basta. Questa sera ci vorresti tu, è tra le tue braccia che dovrei esser rannicchiata, mi accarezzi piano una guancia e mi dici: io sono qui.

sabato 8 agosto 2015

Hai conosciuto la me più timida e dolce e poi quella più trasgressiva e da allora è solo quest'ultima che desideri.
Mi vuoi solo quando ti dico ti voglio, mai quando ti dico ti amo.

L'amore non andrebbe mai chiesto né tanto meno elemosinato ma quante volte l'ho fatto con te, non saprei contarle.

martedì 4 agosto 2015

Anche se fa caldo,
rannicchiata nel letto
piccola come una pallina
piccola come un riccio.
Aspetto
che venga in mente una storia
ma deve essere una storia bella
di quelle che nella realtà non esistono
ma non importa
per qualche tempo
c'è solo quella storia 
bella, bellissima.
Poi il giorno dopo scendo dal letto
poggio i piedi ben saldi a terra
e vivo nella realtà e sono felice.
Ma ogni tanto -  senza abusarne -
mi chiudo ben bene
dentro una storia
e resto lì.

Dove le paure non possono raggiungermi.

lunedì 3 agosto 2015

Via, via, via.
Tutti questi pensieri dovranno pur andarsene via.
Via con l'acqua, via.
Sono troppi, sono confusi, sono.
Ho bisogno che mi lascino stare per un po'.
Tregua.
Ho bisogno che i miei pensieri mi abbandonino per un po'.
Poi li recupererò tutti uno ad uno, ci tengo io ai miei pensieri ma ora basta.
Devono lasciarmi stare.
E tornare un po' alla volta, in ordine.
E solo quelli che servono davvero.
Ci sarà una lista all'ingresso, come nei locali chic.
Tu sì, tu no.
Le paure, per esempio. Quelle le lascio fuori.
Ne tengo solo qualcuna, quelle necessarie alla sopravvivenza
- il fuoco brucia, le auto che sfrecciano possono essere pericolose, attenzione quando si usa il coltello - cose così.
Per il resto le paure via.
Le ansie, anche quelle, via.
Me ne tengo solo qualcuna costruttiva ma visto che sono in vacanza dire che di ansie necessarie ce ne sono ben poche.
I pensieri positivi, quelli li lascio entrare tutti, comunque siano vestiti.
I pensieri  che riguardano i sogni, pure. Ne lascio fuori solo qualcuno impossibile, ma solo per oggi.
Domani faccio entrare anche quelli.
Ma tutto questo più tardi, ora via.
Via, via, via.

sabato 1 agosto 2015

Contest scrittori per passione

Viaggio tra mondi sospesi, sono qui ma non solo.
Passeggio tra la gente ma la mia mente è altrove, sembro seduta su una panchina ma sono in un libro.
I viaggi più belli della mia vita per ora li ho fatti nella mia testa ma non ho mai smesso di vivere la vita reale, mi sposto semplicemente da un mondo all'altro, con leggerezza, cercando di non perdermi.
Parole, che siano da leggere o da scrivere sono loro nella maggior parte il mezzo di trasporto d'elezione per questi viaggi, conducono per itinerari inaspettati, talvolta permettono incontri che in un mondo solo non sarebbero possibili.
L'ho incontrato così, in un mondo che forse non esiste, fatto di parole - e forse non esiste lui.
Le sue parole e la mia fantasia hanno forgiato quest'immagine che assomiglia troppo a un desiderio nascosto per essere reale - eppure a volte lo sembra.
Continuo a muovermi tra questi mondi con la disinvoltura di sempre ma mi rendo conto che perdermi questa volta sarebbe facile. Perdermi, per una volta, sarebbe bello.