mercoledì 25 gennaio 2017

Se sapessi scrivere una lettera d'amore, ti scriverei che mi piace il tuo sorriso.
E forse non è  amore, quindi "d'amore" non andrebbe proprio bene come espressione.
E forse sarebbe solo un rigo, appena un biglietto, quindi anche "lettera" non andrebbe proprio bene come parole.
E forse il problema non sarebbe saper scrivere, ma trovare il coraggio di farlo perché ti assicuro, "Mi piace il tuo sorriso" so scriverlo benissimo - i puntini al posto giusto, il trattino sulla t.
Ma sarebbe il biglietto non d'amore più simile a una lettera d'amore mai visto prima.

domenica 22 gennaio 2017

E contino a farmi bella per te,
anche se tu, chissà se esisti.
E continuo a farmi bella per te,
per il giorno in cui ti incontrerò,
anche se tu, chissà se mi incontrerai.
E continuo a farmi bella per me
ma sotto sotto per te,
anche se tu, chissà dove sei.
Se ci sei.

mercoledì 18 gennaio 2017

Ho avuto un'idea che mi piace molto e che riguarda anche questo blog. Devo prima sistemare un paio di cose e delineare un po' meglio il progetto ma sono proprio entusiasta. VI farò sapere!

E ne approfitto, dopo questa comunicazione di servizio che non è poi nemmeno tanto una comunicazione di servizio, per salutare alcuni di voi. Un po' ci sono, un po' no, ma non vi dimentico.
E quindi.
Ciao Giorgia, che ci sei sempre.
Ciao Ilaria, ogni tanto quando prendo la metro mi domando se ci sei anche tu,
Ciao Claudio, prima o poi assaggerò un tuo manicaretto.
Ciao Andrea, o qualunque sia il tuo nome vero, perché sei come un amico. Sei un amico.
Ciao Clara, il tuo nome l'ho imparato ieri anche se so che ci sei da prima.
Ciao Rob Scribbles, chissà se mi segui ancora, magari sotto altre spoglie.
Ciao Slvia e Tiziana, non so niente di voi, ma so che ci siete.
Ciao Sara, siete almeno un paio senza "h" e una con l' "h".
Ciao ragazza che fa di cognome "Riccio", la cosa mi ha sempre fatto sorridere.
Ciao Enrico, non commenti da un po', spero che tu stia bene.
Ciao Frammenti, sempre presente.
Ciao Matteo, prima o poi mi farò cucinare qualcosa anche da te.
Ciao Labjona, stavolta ho scritto senza controllare, speriamo bene.
Ciao Lucia e Angy, spero che le cose vi vadano bene.
Ciao a Tinuccia, che quando si connette mi fa trovare millemila notifiche ma a me fa sempre piacere.

Ciao anche a tutti gli altri, non vi conosco ma spesso quando mi arrivano le notifiche riconosco i vostri nomi.

Con affetto,
il Riccio.

domenica 15 gennaio 2017

Ci sono "forse" che sono come catene, ti tengono bloccato e ti impediscono di andare avanti.
Ci sono dei forse che non sono un amore in dubbio, ma un certo egoismo.
Io non decido, tu resta ferma o fermo ad aspettarmi.
Che sarebbe meglio forse prendere una decisione sbagliata, sarebbe certo più giusto.
Possiamo davvero pensare che l'altra persona stia lì ad aspettarci per mesi, per le nostre paure, indecisioni, insicurezze?
Meglio un sì e rischiare o un no e rinunciare.
E se poi abbiamo sbagliato, pazienza.
Abbiamo provato, o abbiamo lasciato andare. A volte è meglio così.
Meglio così se all'altro ci teniamo davvero.
Perché altrimenti teniamolo in sospeso, appeso a un filo mentre noi facciamo i conti con i nostri dubbio. Ammesso che i conti li stiamo facendo davvero e non siamo solo sotto sotto felici - anche inconsciamente - di sapere che da qualche parte c'è qualcuno che ci aspetta, aspetta solo noi che nel frattempo ci guardiamo intorno e vediamo se troviamo qualcosa di meglio, se nel frattempo le nostre paure passano da sole, se...
Un paracadute per noi, una catena per l'altro.

giovedì 12 gennaio 2017

Basta, ho mangiato troppo, non voglio più mangiare così tanto almeno per un settimana.
O comunque domani e dopodomani mi devo contenere.
Insomma, perlomeno stasera il cibo non voglio nemmeno sentirlo nominare, figuriamoci se ceno.
Uh guarda, un cioccolatino. Gnam.
Mi lusinga il fatto che dopo più di dieci anni tu torni sempre da me.
Mi lusinga e mi frega, perché a un esame più approfondito, e neanche troppo, il punto fondamentale risulta essere che se ritorni  vuol dire che - prima - sei andato via. Evidentemente.

venerdì 6 gennaio 2017

E quindi qualche tempo fa scrivevo che avrei dovuto proprio dirtelo
che mi piaci, già che mi piaci, a questo punto tanto valeva.
E invece niente, ci ero quasi,ero indecisa
mando un messaggio o meglio a voce
vabbè messaggio, ma tu divaghi
allora a voce, ma non ti incontro
magari è un segno, devo tacere
e allora niente
e poi pare che guardi altrove
hai la tua bella e non sono io.
Che non è certo, è più un sospetto
ma intanto taccio, però, però.
Però una voce continua a dirmi
dovrei provarci, non perdo nulla
ma per una voce nella mia testa
dieci voci esterne - amici, amiche -
dicono che è meglio lasciar perdere
e io non so
perché in effetti, ormai è andata
e certe curiosità forse vanno lasciate andare
tanto che cambia
tanto chissà.

giovedì 5 gennaio 2017

Quando vuoi, tu ce l'hai la parola giusta al momento giusto, che non è necessariamente la parola che voglio io ma a me piace anche per questo, perché magari è quella parola a cui io non avrei pensato e me la dici tu.
Quando vuoi, tu ce l'hai la parola giusta, quindi se oggi hai preferito tacere era perché non avevi nulla da dire. E se apprezzo che tu non mi abbia detto qualcosa tanto per dire, per farmi contenta e tenermi buona, però è anche vero che oggi avevo bisogno di una tua parola e non ho fatto niente per nasconderlo. E tu non hai detto niente.

lunedì 2 gennaio 2017

C'è l'amore nel caffè che mi porti ogni mattino, ma un po' di amore in più c'è nel caffè della domenica, quando la fretta non ci strappa al calore delle coperte o al fresco delle lenzuola estive.
- Sveglia dormigliona!
Poggi il vassoio sul comodino, mi baci piano la fronte, il naso e poi le labbra, e mi tiri fuori dalle coperte, sedendoti accanto a me.
- Lasciami dormire ancora un po'....
- No, no - scuoti la testa con fare serio e imbronciato - non ricordi che giorno è oggi?
Cerco di fare mente locale: è domenica, questo è sicuro. Il 5... o il 6... no, direi il 5. Potrei provare ad allungare la mano verso il cellulare, ma ci vorrebbe comunque tempo per accenderlo.
- Mmm... - prendo la tua mano e la bacio - lo posso avere un indizio?
- Mi sa che non li meriti i biscotti, sai?
Guardo meglio cosa c'è nel vassoio: due tazzine di caffè, la mia di sicuro piena di zucchero così che possa poi mangiare col cucchiaino quello che resta sul fondo, biscotti al burro e poi quelli al cioccolato. Cerco di prenderne uno - Mi aiuta a pensare meglio, sai? - ma non accetti scuse.
Metto su l'espressione più concentrata che riesco a tirar fuori dal mio viso, e mi accorgo che a stento trattieni un sorriso.
- Non è nessun giorno in particolare!!!! - mi fingo arrabbiata - Imbroglione!
- Ma come, non è speciale ogni giorno accanto a me? - sghignazzi.
Mi viene da ridere, provo a colpirti con il tuo cuscino ma mi blocchi ridendo, mi spingi sul letto e inizi a baciarmi - Imbroglione! Non avevamo nulla di importante da fare oggi... - fingo di oppormi, ma sono poco credibile mentre ti tiro nel letto accanto a me,
- Ah sì? Questo non è importante? - sorridi sornione, ti distendi nel letto, mi dai un bacetto sulla fronte e ti infili sotto le coperte, girandoti dall'altra parte.
Me la sono cercata, non c'è che dire. Mi infilo sotto le coperte anche io e ti attacco alle spalle, abbracciandoti forte. - Ho voglia di te.