Questo è un bel periodo.
Sì, c'è un po' di ansia per vari motivi. Sì, c'è quel ragazzo che mi interessa e al quale non sembro interessare neanche un po'. Sì, fa freddo e a me piace il caldo.
Questo però è decisamente un bel periodo.
Studio qualcosa che mi piace e, anche se ci vuole ancora un po', mi sembra di andare nella direzione giusta. Prima o poi arriverà il giorno in cui dovrò cercare un lavoro (e trovarlo, magari), ma le prospettive non sono proprio nerissime e in ogni caso sono disposta a spostarmi. La cosa mi fa paura e mi attrae allo stesso tempo, poi si vedrà.
A quel ragazzo non piaccio, forse. In realtà non sono sicura neanche piaccia a me, però mi incuriosisce tantissimo e mi piacerebbe destare in lui altrettanta curiosità. Intanto, sto bene così. Sono sola per una scelta mia questa volta ed è una decisione - forse anche un po' tardiva - della quale non sono pentita. Spero di trovare un uomo adatto a me, prima o poi succederà. Magari ogni tanto penso che rimarrò zitella a vita, ma in generale sono ottimista.
Fa freddo, ma ho una casa e la possibilità di coprirmi e stare al caldo. Non tutti ce l'hanno questa possibilità. E se poi ci aggiungiamo la famiglia e gli amici, come potrei lamentarmi? Una mia amica mi ha dato una splendida notizia e la mia felicità per lei raddoppia la mia. Potrei andare avanti così ancora a lungo. Questo è un bel periodo, e va bene così.
sabato 30 novembre 2013
venerdì 29 novembre 2013
mercoledì 27 novembre 2013
domenica 24 novembre 2013
giovedì 21 novembre 2013
mercoledì 20 novembre 2013
lunedì 18 novembre 2013
sabato 16 novembre 2013
venerdì 15 novembre 2013
Ritornando alla questione 'provarci su Facebook'. Lo contatto io, mi contatta lui, aspetto, non aspetto. Nell'indecisione mi ha contattato lui. Evviva, evviva.
Lo contatto il giorno dopo? Lascio passare un paio di giorni? Starò regredendo davvero allo stato di quindicenne? No, perché sul serio lo conosco così poco che non posso neanche dire che mi piaccia, però mi incuriosisce.
In ogni caso, ho lasciato passare un paio di giorni e poi mi son mossa io. Adesso aspetto un'illuminazione. Oppure di crescere un po'.
Per chi si fosse perso quello che veniva prima: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=525859470833819&set=pb.234170636669372.-2207520000.1384549162.&type=3&theater
Lo contatto il giorno dopo? Lascio passare un paio di giorni? Starò regredendo davvero allo stato di quindicenne? No, perché sul serio lo conosco così poco che non posso neanche dire che mi piaccia, però mi incuriosisce.
In ogni caso, ho lasciato passare un paio di giorni e poi mi son mossa io. Adesso aspetto un'illuminazione. Oppure di crescere un po'.
Per chi si fosse perso quello che veniva prima: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=525859470833819&set=pb.234170636669372.-2207520000.1384549162.&type=3&theater
mercoledì 13 novembre 2013
domenica 10 novembre 2013
Piatti chiari, amicizia lunga: le porzioni da novelle cousine non fanno per me.
sabato 9 novembre 2013
giovedì 7 novembre 2013
Da quanto tempo non scrivo rime
da settimane queste son le prime
è che son stata molto impegnata
e la testa si è un po' stancata.
Ora che ho mangiato e son vestita
come sempre un po' svampita
corro al pullman un po' di fretta
che si sa, lui non aspetta.
Buongiorno a voi che mi leggete
oh mamma mia, ma quanti siete!
Rime sciocche di buon mattino, 24. L'arrocco del riccio.
da settimane queste son le prime
è che son stata molto impegnata
e la testa si è un po' stancata.
Ora che ho mangiato e son vestita
come sempre un po' svampita
corro al pullman un po' di fretta
che si sa, lui non aspetta.
Buongiorno a voi che mi leggete
oh mamma mia, ma quanti siete!
Rime sciocche di buon mattino, 24. L'arrocco del riccio.
mercoledì 6 novembre 2013
Ci sono dei giorni in cui guardo il telegiornale o leggo qualche notizia su internet e mi viene l'ansia. Ci sono giorni in cui basta che mi si racconti qualcosa che è successo al vicino di casa/collega di lavoro/amico a caso.
Ci sono giorni in cui penso che la soluzione migliore sarebbe andarsene lontano, dove poi non so. Che tutto il mondo è paese e i problemi ci sono ovunque, ma a volte fuggire sembra l'unica soluzione a quest'ansia, anche se una soluzione non è.
Ci sono giorni in cui penso che la soluzione migliore sarebbe andarsene lontano, dove poi non so. Che tutto il mondo è paese e i problemi ci sono ovunque, ma a volte fuggire sembra l'unica soluzione a quest'ansia, anche se una soluzione non è.
martedì 5 novembre 2013
Che scusa si può usare per non dare il proprio numero di cellulare nel caso in cui potrebbe essere davvero scortese dire che non si ha proprio voglia di sentire una persona per messaggio?
Perché sì, ci sono dei casi in cui è proprio brutto dire "No, non te lo voglio dare.", per esempio nel caso in cui si tratti di persone che per università o lavoro si vedono comunque spesso.
Voi ovviamente vorrete sapere il perché di questa domanda o più probabilmente non ve ne frega niente ma ormai ve lo dico che le cose dette a metà non mi piacciono. C'è un ragazzo che incontro spesso all'università e al quale non vorrei dare il mio numero perché ho il forte sospetto che ci stia provando e non vorrei incoraggiarlo. Magari mi sbaglio e in questo caso lo spero, perché non ha fatto/detto niente di sbagliato ma proprio non mi piace. Comunque, ormai sono mesi che lo conosco e mi ha mandato un messaggio su Facebook col suo numero, nel caso mi dovesse servire. Ho ringraziato e glissato, ma secondo me prossimamente me lo chiederà di persona. Tutti i miei tentativi di scoraggiamento non sembrano andare a buon fine e, d'altra parte, non mi va di dirgli che non mi piace e non voglio che ci provi prima che ci provi davvero. Magari mi sbaglio veramente e non gli interesso. Anche se, vi dirò, in generale sono così poco propensa a pensare che qualcuno ci possa provare per me, che se questo qui mi ha fatto venire il dubbio qualcosa sotto ci sarà.
Attendo suggerimenti.
(prima o poi inaugurerò una rubrica che chiamerò "L'angolino del cioè" o qualcosa del genere. Magari il riccioé, tanto per continuare con i simpaticissimi giochi di parole che contraddistinguono questa pagina.)
Perché sì, ci sono dei casi in cui è proprio brutto dire "No, non te lo voglio dare.", per esempio nel caso in cui si tratti di persone che per università o lavoro si vedono comunque spesso.
Voi ovviamente vorrete sapere il perché di questa domanda o più probabilmente non ve ne frega niente ma ormai ve lo dico che le cose dette a metà non mi piacciono. C'è un ragazzo che incontro spesso all'università e al quale non vorrei dare il mio numero perché ho il forte sospetto che ci stia provando e non vorrei incoraggiarlo. Magari mi sbaglio e in questo caso lo spero, perché non ha fatto/detto niente di sbagliato ma proprio non mi piace. Comunque, ormai sono mesi che lo conosco e mi ha mandato un messaggio su Facebook col suo numero, nel caso mi dovesse servire. Ho ringraziato e glissato, ma secondo me prossimamente me lo chiederà di persona. Tutti i miei tentativi di scoraggiamento non sembrano andare a buon fine e, d'altra parte, non mi va di dirgli che non mi piace e non voglio che ci provi prima che ci provi davvero. Magari mi sbaglio veramente e non gli interesso. Anche se, vi dirò, in generale sono così poco propensa a pensare che qualcuno ci possa provare per me, che se questo qui mi ha fatto venire il dubbio qualcosa sotto ci sarà.
Attendo suggerimenti.
(prima o poi inaugurerò una rubrica che chiamerò "L'angolino del cioè" o qualcosa del genere. Magari il riccioé, tanto per continuare con i simpaticissimi giochi di parole che contraddistinguono questa pagina.)
domenica 3 novembre 2013
Delirio del riccio, parte 22 - Vogliamo parlare della difficoltà di provarci con qualcuno quando l'unico contatto che si ha con questa persona è l'amicizia su Facebook? E parliamone, va.
Allora, premettendo che non credo che Facebook sia il 'luogo' migliore per provarci con qualcuno, supponiamo che per caso io mi ritrovi nella situazione di non aver momentaneamente altro contatto con un ragazzo tranne Facebook.
Diciamo anche che la maniera più sbrigativa per risolvere la questione sarebbe mandargli un messaggio privato e invitarlo a prendere un caffè ma supponiamo che da una parte io sia troppo timida per farlo e dall'altra non sono sicura che mi piaccia, l'ho visto mezza volta e vorrei solo conoscerla meglio, quindi non mi voglio sbilanciare troppo.
Aggiungiamoci che comunque ho fatto già il primo passo aggiungendolo io. "Capirai lo sforzo!", penserete voi e c'avete ragione ma insomma, concedetemi che qualcosa ho provato a farla.
Anche perché nella mia testa era prepotente la vocina "se gli interessassi mi aggiungerebbe lui" e zittirla è stato davvero difficile.
Supponiamo che tutto questo sia vero, senza tirar fuori il sempre di moda "a un mio amico/conoscente/cugino è successo che...".
Analizziamo un po' la situazione è parliamo di una cosa serissima: la difficoltà di mettere il numero di 'Mi piace' giusti sulla bacheca del tipo che ci piace/ci interessa/non lo so bene ma potrebbe essere bello conoscerlo meglio.
Perché insomma, diciamolo, ci sta pure qualche 'Mi piace' per far capire che l'interesse c'è ma non bisogna incorrere nel rischio di far pensare di essere una stalker.
Lasciamo stare che una poi in realtà ha ripercorso a ritroso la bacheca fino alla data di iscrizione a Facebook o quasi.
Lasciamo stare che si sono spulciate per bene le informazioni maledicendo il fatto che non ci sia scritto nulla riguardo la situazione sentimentale (con buona pace del fatto che anche io non scrivo nulla della mia situazione sentimentale, né se single né se fidanzata).
Lasciamo stare che per ovviare a questo inconveniente si siano guardate con attenzione tutte le foto cercando di interpretare atteggiamenti e pose. Sarà un amica? Una fidanzata? Gli piace? Le piace?
Quella mano sul fianco a che altezza sta? Perché forse da come poggia la mano sul fianco si può capire quanta confidenza ci sia. Ma soprattutto, a quale livello possono giungere le mie seghe mentali?
Superata questa fase, dicevo, bisogna scegliere quali e quanti 'Mi piace' piazzare e non è un'impresa semplice. Non parliamo poi dei commenti, per niente facili. E dire che sono in grado di scrivere commenti simpaticissimi. Siete liberi di non crederci ma so essere simpatica quando mi impegno. Solo che poi capitemi, se non c'è confidenza alcune battute risultano strane e allora niente, bisognerebbe scrivere quei commenti un po' banali che però sono fini a se stessi e lasciano l'impressione "Questa scrive cose a caso giusto per scriverle".
"E mica sarebbe un'impressione tanto sbagliata?" penserete voi dopo aver letto questo post.
In ogni caso, a questo punto arriva il momento in cui bisogna pensare bene a cosa condividere: cosa gli potrebbe piacere? E se condividessi una canzone che ha condiviso anche lui per fargli vedere che abbiamo gli stessi gusti? Ovviamente a questo punto cerco una canzone che piaccia davvero anche a me, perché ci vuole comunque una sorta di morale in tutto ciò. E poi non voglio ritrovarmi un giorno ad ascoltare musica improponibile. In ogni caso, la scelta della canzone presenta anche un'altra difficoltà: quanto indietro andare nella cronologia? Perché se si sceglie una canzone recente ma non troppo da comparire nelle notizie recenti, si capisce che si è spulciata un po' la bacheca. Se si sceglie una canzone di mesi fa, si può effettivamente pensare a una coincidenza. O a una pazza. Per le seghe mentali, vale lo stesso commento di prima.
Infine arriva il momento fatidico: lo contatto in chat, sì o no?
La mia idea in genere è "No, no, no. E anche no."
D'altra parte, se lui pensasse la stessa cosa e rimanessimo in questo limbo per sempre come due cretini? In fondo, cosa costa provarci? Mal che vada non mi risponde o mi risponde a monosillabi e capisco che non c'è interesse. Sì vabbe', però io mi vergogno lo stesso.
Potrei inviargli il classico messaggio sbagliato.
"Oh scusa, non volevo inviarlo a te ma sai, questa chat si muove e ho sbagliato a cliccare."
"Oh scusa, maledetto touchpad mi si muove sempre il cursore"
"Oh scusa, è che hai proprio la foto uguale a quella di un mio amico e allora..."
Ma anche lì, a parte che è una cosa più che sgamata, bisogna trovare il messaggio giusto, che possa portare poi a una conversazione interessante. Con tutti i vantaggi e gli svantaggi di una conversazione in chat: utile contro la timidezza ma senza la possibilità di dare un'intonazione chiara a ciò che si scrive. E se già tra persone che si conoscono questo può portare a fraintendimenti, figuriamoci tra sconosciuti.
Non parliamo poi del fatto che nella mia mente contorta mi pongo quest'ulteriore problema: mettiamo che va tutto bene, ci parliamo, ci vediamo, iniziamo a uscire, ci fidanziamo (olè!), e così via. Un giorno dovrò confessargli che il messaggio con cui abbiamo incominciato a parlare non era partito davvero per sbaglio ma c'era stata tutta una macchinazione arzigogolata dietro? Problemi di etica e morale.
Ora vi devo confessare che mi sto dilungando in questo post per diversi motivi (tipo, non voglio studiare, mi scoccio di prepararmi una cena, adoro scrivere scemenze) e tra questi c'è anche il seguente: rimando il momento in cui scegliere se mandargli un messaggio o no.
Dovrò pure terminare però, quindi vi lascio con un'ultima breve riflessione su quanto sia difficile scegliere la foto profilo: devo stare bene, ma non troppo. Perché non troppo? Direte voi. Non lo so di preciso, ma se per mesi ho avuto una foto in cui sto bene ma tutto sommato è una foto normale, mi sembra strano tirare fuori una foto in costume da bagno o in cui ho due tacchi altissimi che mi fanno le gambe da fotomodella. Anche perché poi si vede che la foto è stata cambiata da poco (ma magari lui non si è andato a guardare tutta la cronologia come me).
Potrei dirvi ancora molte cose (in realtà no, credo di aver esaurito gli argomenti) ma devo assolutamente andare a controllare se compare il pallino verde vicino al suo nome in chat per meditare sul comportamento migliore da tenere. E magari anche mangiare. E magari anche studiare. Prima mangiare, va.
Superata questa fase, dicevo, bisogna scegliere quali e quanti 'Mi piace' piazzare e non è un'impresa semplice. Non parliamo poi dei commenti, per niente facili. E dire che sono in grado di scrivere commenti simpaticissimi. Siete liberi di non crederci ma so essere simpatica quando mi impegno. Solo che poi capitemi, se non c'è confidenza alcune battute risultano strane e allora niente, bisognerebbe scrivere quei commenti un po' banali che però sono fini a se stessi e lasciano l'impressione "Questa scrive cose a caso giusto per scriverle".
"E mica sarebbe un'impressione tanto sbagliata?" penserete voi dopo aver letto questo post.
In ogni caso, a questo punto arriva il momento in cui bisogna pensare bene a cosa condividere: cosa gli potrebbe piacere? E se condividessi una canzone che ha condiviso anche lui per fargli vedere che abbiamo gli stessi gusti? Ovviamente a questo punto cerco una canzone che piaccia davvero anche a me, perché ci vuole comunque una sorta di morale in tutto ciò. E poi non voglio ritrovarmi un giorno ad ascoltare musica improponibile. In ogni caso, la scelta della canzone presenta anche un'altra difficoltà: quanto indietro andare nella cronologia? Perché se si sceglie una canzone recente ma non troppo da comparire nelle notizie recenti, si capisce che si è spulciata un po' la bacheca. Se si sceglie una canzone di mesi fa, si può effettivamente pensare a una coincidenza. O a una pazza. Per le seghe mentali, vale lo stesso commento di prima.
Infine arriva il momento fatidico: lo contatto in chat, sì o no?
La mia idea in genere è "No, no, no. E anche no."
D'altra parte, se lui pensasse la stessa cosa e rimanessimo in questo limbo per sempre come due cretini? In fondo, cosa costa provarci? Mal che vada non mi risponde o mi risponde a monosillabi e capisco che non c'è interesse. Sì vabbe', però io mi vergogno lo stesso.
Potrei inviargli il classico messaggio sbagliato.
"Oh scusa, non volevo inviarlo a te ma sai, questa chat si muove e ho sbagliato a cliccare."
"Oh scusa, maledetto touchpad mi si muove sempre il cursore"
"Oh scusa, è che hai proprio la foto uguale a quella di un mio amico e allora..."
Ma anche lì, a parte che è una cosa più che sgamata, bisogna trovare il messaggio giusto, che possa portare poi a una conversazione interessante. Con tutti i vantaggi e gli svantaggi di una conversazione in chat: utile contro la timidezza ma senza la possibilità di dare un'intonazione chiara a ciò che si scrive. E se già tra persone che si conoscono questo può portare a fraintendimenti, figuriamoci tra sconosciuti.
Non parliamo poi del fatto che nella mia mente contorta mi pongo quest'ulteriore problema: mettiamo che va tutto bene, ci parliamo, ci vediamo, iniziamo a uscire, ci fidanziamo (olè!), e così via. Un giorno dovrò confessargli che il messaggio con cui abbiamo incominciato a parlare non era partito davvero per sbaglio ma c'era stata tutta una macchinazione arzigogolata dietro? Problemi di etica e morale.
Ora vi devo confessare che mi sto dilungando in questo post per diversi motivi (tipo, non voglio studiare, mi scoccio di prepararmi una cena, adoro scrivere scemenze) e tra questi c'è anche il seguente: rimando il momento in cui scegliere se mandargli un messaggio o no.
Dovrò pure terminare però, quindi vi lascio con un'ultima breve riflessione su quanto sia difficile scegliere la foto profilo: devo stare bene, ma non troppo. Perché non troppo? Direte voi. Non lo so di preciso, ma se per mesi ho avuto una foto in cui sto bene ma tutto sommato è una foto normale, mi sembra strano tirare fuori una foto in costume da bagno o in cui ho due tacchi altissimi che mi fanno le gambe da fotomodella. Anche perché poi si vede che la foto è stata cambiata da poco (ma magari lui non si è andato a guardare tutta la cronologia come me).
Potrei dirvi ancora molte cose (in realtà no, credo di aver esaurito gli argomenti) ma devo assolutamente andare a controllare se compare il pallino verde vicino al suo nome in chat per meditare sul comportamento migliore da tenere. E magari anche mangiare. E magari anche studiare. Prima mangiare, va.
venerdì 1 novembre 2013
Comunque, ora che Google o chi per lui corregge tutti gli errori grammaticali quando si scrive un post o un commento, scrivere "pò" invece di "po'" non è solo ignoranza. E' anche pigrizia.
(come è pigrizia il mio ostinarsi a non imparare il codice per scrivere correttamente la 'e' maiuscola accettata. Razzolo malissimo)
(come è pigrizia il mio ostinarsi a non imparare il codice per scrivere correttamente la 'e' maiuscola accettata. Razzolo malissimo)
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