domenica 29 novembre 2015

Il mio pc qualche giorno fa mi ha ricordato che sarebbe il caso di fare un back up dei dati e io gli ho detto di no.
Oggi il mio cellulare mi ha ricordato che sarebbe il caso di fare un back up dei dati e io gli ho detto di no.

Sento che prima o poi mi pentirò di tutto questo.

mercoledì 25 novembre 2015

Mattinate di cornetti mangiati tra le lenzuola, di - Restiamo a letto ancora un po'.
Mi stiracchio e rotolo vicino a te, poggiandomi col mento sul tuo petto. Mi guardi divertito e dici che sono troppo felice. Sono troppo felice. Facciamo di nuovo l'amore poi provo a vestirmi ma dici - anche no. E allora mi stringo ancora un po' a te, le tue braccia mi avvolgono e mi tengono al caldo. Dormicchio ancora serena e sicura come non accadeva da tempo. Sì, sono troppo felice.

lunedì 23 novembre 2015

Posso fare la prima mossa con un uomo ma in realtà voglio solo essere corteggiata, voglio un uomo che mi voglia e faccia di tutto per avermi. Potrei anche fare la prima mossa ma non vorrei doverla fare.

domenica 22 novembre 2015

Non lasciarmi andare - vorrei dirti - potresti accorgerti che ero quello che volevi.
Non lasciarmi andare - penso davvero, temendo ti possa accorgere che non ti manco poi così tanto.

sabato 21 novembre 2015

Si scuotono i rami
il tronco si piega
osservo rinchiusa
- fa un po' paura -
il vento che piega.

venerdì 20 novembre 2015

Finalmente distesa dopo una lunga giornata, inseguo un pensiero sereno.
Mi abbracci alle spalle baciando un punto a metà tra le scapole, ti addormenti col capo che sfiora la mia schiena - ricordo di qualcosa che non è mai accaduto.

giovedì 19 novembre 2015

La doccia, finalmente la doccia e nemmeno una lacrima.
Un'intera giornata passata a cerare di trattenere le lacrime tra la gente che guarda di sfuggita per la via e distoglie lo sguardo. I fazzoletti nella borsa: dove sono quando servono?
Non ci sono, provo ad asciugarmi un po' con la sciarpa, chissà cosa penserà la gente di me.
Magari penseranno che ho appena ricevuto una notizia bruttissima, forse penseranno che abbia litigato col mio fidanzato. Non ce l'ho il fidanzato, vorrei dirgli. Magari penserebbero che piango perché non ho un fidanzato.
Cerco un bagno per nascondermi prima che le lacrime sgorghino a fiotti, strappo una lunga striscia di carta igienica e spero che il bagno per un po' non serva a nessuno.
Resto così per interminabili minuti, esco e mi guardo un po' nello specchio: si vede che ho pianto, non posso farmi vedere in giro così. Mi allontano e cerco un posto tranquillo, mi siedo su muretto e respiro profondamente cercando di pensare a qualcosa di bello ma è più facile tirar fuori un pensiero negativo dopo l'altro. Tutto sommato potrebbe essere una strategia: una volta che avrò finito di tirar fuori pensieri negativi, le lacrime finiranno. O forse no.
La rabbia è che non ho grossi motivi per piangere. Tanti piccoli, forse alcuni medi. Ma non ho grossi motivi per piangere. E poi non mi piace farmi vedere così, io sono quella sempre di buon umore, così dicono i miei amici e i colleghi, sono quella che stempera il momento di tensione con un battuta, che trova il lato positivo in ogni imprevisto, che ha un sorriso sempre pronto per chi ha la luna storta. Non posso avercela io la luna storta. Sono solo molto stanca e un po' frustrata.
Incrocio una conoscente.
Non ti senti bene? Hai gli occhi arrossati.
Stanno tagliando il prato qui fuori, forse mi è andato qualcosa negli occhi. Non sono allergica però chissà.
La prima è andata, a qualcuno però non riesco a mentire del tutto. Allora sto zitta, perché se parlo piango ma la mia amica capisce e mi porta in disparte con un pacchetto di fazzoletti. Mi racconta un sacco di cose inutili per distrarmi un po' poi torniamo a lavorare. Ogni tanto torna con una scusa per vedere come sto, devo ricordarmi di ricambiare in qualche modo, appena possibile. Le devo portare un pezzo di cioccolata, anche se non è abbastanza. Diciamo che è un inizio.
Mi tengo impegnata per tutta la giornata, ogni tanto qualche lacrima scende ancora ma la nascondo abbastanza bene, cerco di controllare il respiro, riesco ad arrivare finalmente a casa.
Devo solo riuscire a buttarmi sotto la doccia - lì nessuno può notare le mie lacrime - finalmente ci sono.
La doccia, finalmente la doccia e nemmeno una lacrima.

mercoledì 18 novembre 2015

Sono sempre molto controllata e cauta nel dolore, incontrollata nella gioia.

martedì 17 novembre 2015

Sono giorni che sono di cattivo umore e poiché non lo sono quasi mai, questa cosa mi rende di un umore pessimo. Devo uscire da questo circolo vizioso.

domenica 15 novembre 2015

Paura di morire che si trasforma in paura di vivere,
così si muore anche quando si respira ancora.
Un parte del fascino delle provocazioni sta nel non esagerare, nel porsi dei limiti per poterli ogni tanto - inaspettatamente - superare.
Ho in serbo per te il mio sorriso più vero,
di quelli che non si può mentire
perché le labbra si piegano
e gli occhi brillano.

venerdì 13 novembre 2015

Io, tua.
E tu, nell'istante in cui ti appartengo, mio.
Una volta, anche solo per una volta.
O due, o tre, o mille - facciamo sempre.
Mi resta un brillio negli occhi
e la tua mano sul tuo ventre.

domenica 8 novembre 2015

Conosco le mie fragilità. sembro ingenua ma non lo sono poi così tanto.
So per esempio che ci sono dei periodi in cui devo fare attenzione alle sensazioni che provo, a riconoscerle bene, perché è facile in un momento in cui ci si sente un po' soli scambiare un'infatuazione per amore vero.
Seduta al centro della stanza cerco di far chiarezza tra i miei pensieri: so cosa non voglio, ma cosa voglio davvero. Mi stringo in una vestaglia, il tessuto delicato mi sfiora la pelle, scivola su una spalla lasciandola scoperta. Penso che è questa l'immagine che vorrei dare di me, sensuale ma in maniera quasi casuale - chissà se qualcuno potrà vedermi così.
Abbandono questo pensiero inseguendone subito un altro, ho voglia di qualcuno al mio fianco ma non voglio che questo mi spinga ad accettare chiunque. Ma se poi tutto questo fare attenzione a non lasciarsi troppo andare per non incorrere in un uomo sbagliato mi facesse perdere la possibilità di farmi conoscere da quello giusto? C'è un confine sottile tra l'esser cauti e l'eccessiva diffidenza e io lo scavalco con difficoltà.
L'insoddisfazione può essere uno stato d'animo positivo se porta a migliorarsi e cercare di ottenere di più. Bisogna però fare attenzione, perché il confine con l'autocommiserazione è molto sottile.

sabato 7 novembre 2015

Non voglio un uomo che spenda per me i suoi soldi, voglio un uomo che spenda per me il suo tempo.

giovedì 5 novembre 2015

Sarebbe bello crederci perché è ciò che ho desiderato per anni ma se nel frattempo avessi smesso di desiderarlo?

mercoledì 4 novembre 2015

Non ho più niente da dirti, dopo tutte le parole che non hai voluto ascoltare, né ho più baci da darti - tu pensa quanti ne hai persi, tutte le volte che dopo aver fatto l'amore mi avvicinavo e tu eri distante.
Ascoltarti, potrei almeno questo ma non so se ne ho voglia ancora, non mi interessa più quello che hai da dirmi e che prima mi sembrava così affascinante.
Bisognerebbe studiare come avviene questo cambiamento, se c'è un istante preciso in cui l'amore finendo porta via con sé tutto ciò che ci siam fatti piacere anche se non ci piaceva, chissà se è un gesto, una parola, un'omissione in particolare a far scattare la molla che fa dire basta o è una questione di accumulo: gesti, parole, omissioni per giorni, settimane, mesi, anni e a un certo punto stop. Basta. Che se si arriva agli anni forse si è un po' scemi, o proprio cotti. Che poi è la stessa cosa.
Ci sono dei giorni in cui mi sembrano più evidenti le mie lacune, sento forte il peso delle competenze che mi mancano - che cosa strana sentire il peso di qualcosa che non c'è.
E non che non sappia che c'è sempre qualcosa da imparare, ben venga la consapevolezza delle proprie ignoranze che spinge a ricercare e a migliorarsi ma accorgersi che conoscenze che si davano per assodate in realtà non lo sono mi fa riflettere su quanto a volte sia superficiale e frettolosa in quello che faccio.
Ho tanta voglia di imparare e - sembra - sempre poco tempo. Organizzazione e priorità dovrebbero essere le parole chiave ma sempre capolino una terza parola: stanchezza.
Non mi mancano curiosità, voglia di imparare e forza di volontà ma qualche volta alla stanchezza non so resistere.
Ci sono giornate che, nonostante tutto ciò che di buono pure portano dietro, nascono storte e muoiono tali.

martedì 3 novembre 2015

Oggi sono una ragazza dalle tinte pastello e le labbra corallo. 
Ho negli occhi un sogno e sulle labbra il sorriso di chi sa che con molto impegno e un po'di fortuna si potrebbe realizzare.

lunedì 2 novembre 2015

Cosa può una parola gentile dopo mesi di silenzi opprimenti?
Potrebbe tutto se fosse una parola onesta ma resta il dubbio che sia un modo per pulirsi un po' la coscienza e riappropriarsi facilmente di ciò che si era perso perché dato troppo a lungo per scontato.

domenica 1 novembre 2015

"Il segreto non è prendersi cura delle farfalle, ma prendersi cura del giardino affinchè le farfalle vengano da te."
M. Quintana