lunedì 31 dicembre 2012
giovedì 27 dicembre 2012
martedì 25 dicembre 2012
domenica 23 dicembre 2012
Facebook mi chiede di aggiornarvi sulle novità natalizie.
La mia unica novità è che Facebook mi chieda di fare qualcosa che probabilmente avrei fatto di mia iniziativa, anche se non nel dettaglio come mi è capitato di vedere di recente.
Perché insomma, diciamolo chiaramente, c'è bisogno che Facebook inviti a fare una cosa del genere?
E' dall'otto dicembre che conosco gli alberi di Natale di tutti i miei amici, anche di quelli che abitano lontano, e in molti casi so anche in che ordine le decorazioni sono state messe sull'albero.
Conosco i pastori di presepi di persone che conosco appena, so quanti regali hanno sotto l'albero e, spesso, anche il menù della vigilia e del pranzo di Natale.
C'è il tempo per caricare tutte queste foto, scrivere lunghe didascalie per ognuna di esse, commentare e "mipiacere" ogni commento ricevuto. E poi per far gli auguri si manda un gran bel messaggio di gruppo per risparmiare tempo.
La mia unica novità è che Facebook mi chieda di fare qualcosa che probabilmente avrei fatto di mia iniziativa, anche se non nel dettaglio come mi è capitato di vedere di recente.
Perché insomma, diciamolo chiaramente, c'è bisogno che Facebook inviti a fare una cosa del genere?
E' dall'otto dicembre che conosco gli alberi di Natale di tutti i miei amici, anche di quelli che abitano lontano, e in molti casi so anche in che ordine le decorazioni sono state messe sull'albero.
Conosco i pastori di presepi di persone che conosco appena, so quanti regali hanno sotto l'albero e, spesso, anche il menù della vigilia e del pranzo di Natale.
C'è il tempo per caricare tutte queste foto, scrivere lunghe didascalie per ognuna di esse, commentare e "mipiacere" ogni commento ricevuto. E poi per far gli auguri si manda un gran bel messaggio di gruppo per risparmiare tempo.
sabato 22 dicembre 2012
"L'indifferenza è un piatto che va servito freddo."
???Eh???
Passi che il modo di dire si riferisce alla vendetta.
Facciamo finta che si voglia creare un nuovo modo di dire.
L'indifferenza non va servita prima o dopo, a caldo o a freddo.
L'indifferenza è indifferenza. Se uno medita quando "servirla", è ben poco indifferente.
???Eh???
Passi che il modo di dire si riferisce alla vendetta.
Facciamo finta che si voglia creare un nuovo modo di dire.
L'indifferenza non va servita prima o dopo, a caldo o a freddo.
L'indifferenza è indifferenza. Se uno medita quando "servirla", è ben poco indifferente.
Finalmente ho trovato il tempo di girare un po' per i negozi, di guardare le vetrine addobbate, di "accorgermi" che il Natale sta arrivando. Purtroppo ho l'impressione di accorgermene ogni anno un po' più tardi, e non vorrei un giorno arrivare al venticinque dicembre per rendermene conto.
In ogni caso, si sono accumulati così tanti impegni che rischio di non godermi le vacanze, e devo provvedere. Nella mia agenda devo infilare dei giorni di puro riposo!
giovedì 20 dicembre 2012
mercoledì 19 dicembre 2012
martedì 18 dicembre 2012
lunedì 17 dicembre 2012
Sono felice e ogni tanto mi va di ricordarlo, a me e agli altri.
Sono felice e non sono d'accordo con chi dice che la felicità non va urlata, perché c'è chi è pronto a portartela via.
Sono felice e voglio dirlo, perché la felicità può essere contagiosa a volte.
Sono felice e lo so che domani potrei non esserlo, ma esiste un dopodomani.
Sono felice perché non so se cosa succederà domani, ma ho avuto un oggi.
Sono felice.
Sono felice e non sono d'accordo con chi dice che la felicità non va urlata, perché c'è chi è pronto a portartela via.
Sono felice e voglio dirlo, perché la felicità può essere contagiosa a volte.
Sono felice e lo so che domani potrei non esserlo, ma esiste un dopodomani.
Sono felice perché non so se cosa succederà domani, ma ho avuto un oggi.
Sono felice.
domenica 16 dicembre 2012
sabato 15 dicembre 2012
Non si può continuamente analizzare qualsiasi frase, qualsiasi parola, qualsiasi dettaglio. A volte bisogna essere leggeri.
L'albero di Natale è pronto da un paio di giorni ormai, e io non ho avuto il tempo di guardarlo. Mi sono appena accorta che qualcuno avesse preparato l'albero.
Troppi impegni, sempre di fretta, non è così che va vissuto il Natale.
E lo so che è ancora presto per l'inizio delle vacanze vere e proprie, ma per godersi il Natale secondo me bisogna godersi i preparativi.
Fare l'albero e il presepe, guardare le luci per la strada, comprare i regalini, tutto con la dovuta calma.
Devo prendermela comoda.
Troppi impegni, sempre di fretta, non è così che va vissuto il Natale.
E lo so che è ancora presto per l'inizio delle vacanze vere e proprie, ma per godersi il Natale secondo me bisogna godersi i preparativi.
Fare l'albero e il presepe, guardare le luci per la strada, comprare i regalini, tutto con la dovuta calma.
Devo prendermela comoda.
venerdì 14 dicembre 2012
Stasera super-stra-mega festa di compleanno in un super-stra-mega posto. Indosserò un super-stra-mega-vestito, mi farò un super-stra-mega-trucco e metterò super-stra-mega-tacchi. Di sicuro si farà super-stra-mega-tardi.
Ecco, io preferirei starmene a casa al calduccio, e invece è una di quelle occasioni nelle quali non si può dire di no.
giovedì 13 dicembre 2012
Così capita che scendi un attimo al supermercato sotto casa, per comprare un barattolo di Nutella per i momenti tristi. Perché alcuni pomeriggi va così, hai bisogno di alleggerirti i pensieri e che i fianchi si appesantiscano non è poi un problema.
Dicevo, vai al supermercato sotto casa e mentre ti dirigi verso le casse li vedi lì, stanno facendo la fila anche loro e sono felici. Ti sposti due casse più in là, per non farti vedere ma per poterli osservare. E sono felici.
Nel carrello, tutto per due. Stanno ancora discutendo se la marca di tovaglioli sia quella giusta, ma discutono sorridendo come se sapessero già chi l'avrà vinta.
Lo sapevo che eravate felici insieme, me l'hanno detto tutti e me l'hai detto anche tu. E vai con i "Sono veramente felice per te. Era l'ora che trovassi la ragazza giusta e mettessi la testa a posto."
Salvo ovviamente pensare "Potevi metterla un anno fa la testa a posto, quando amavi me, quando amavo te."
Insomma, li vedi lì felici che sarebbe anche giusto andare a salutarli ma poi pensi al tuo barattolo di Nutella, che fa allegria ma anche un po' tristezza in questo caso. Pensi che forse ce ne vorrebbero due e anche un paio di jeans di una taglia in più.
Li saluto, non li saluto, mi lascio vedere di sfuggita e lascio che decidano loro. Magari son così presi che non mi vedono.
Lui le passa un braccio dietro la schiena, lei ricambia con un bacio. Sono belli e son felici, non si può dir altro. Sei felice come mai ti avevo visto prima, come mai quando stavi con me. Come è difficile ammetterlo.
E mi vien da piangere, non perché non ti ho ora ma perché ti ho avuto e non ho saputo renderti così felice. E non è stata colpa mia, non è stata colpa tua, i tempi non erano maturi. Le so queste cose, le so, ma mi rende sempre un po' triste ripensarci.
La mia tristezza passa in secondo piano se tu sei felice, ma intanto una lacrima sta spuntando.
Allungo una mano per prendere qualcosa vicino alla cassa, ormai è quasi il mio turno. Voi siete usciti abbracciati e per salutarvi è tardi. Dovevo decidermi prima, se volevo. Mi accingo a pagare, poggio i miei acquisti sul tapis roulant: un barattolo di Nutella e un pacchetto di fazzoletti. Per stasera voglio concedermi di essere triste, ma sono io a deciderlo. Sarà solo per stasera.
Dicevo, vai al supermercato sotto casa e mentre ti dirigi verso le casse li vedi lì, stanno facendo la fila anche loro e sono felici. Ti sposti due casse più in là, per non farti vedere ma per poterli osservare. E sono felici.
Nel carrello, tutto per due. Stanno ancora discutendo se la marca di tovaglioli sia quella giusta, ma discutono sorridendo come se sapessero già chi l'avrà vinta.
Lo sapevo che eravate felici insieme, me l'hanno detto tutti e me l'hai detto anche tu. E vai con i "Sono veramente felice per te. Era l'ora che trovassi la ragazza giusta e mettessi la testa a posto."
Salvo ovviamente pensare "Potevi metterla un anno fa la testa a posto, quando amavi me, quando amavo te."
Insomma, li vedi lì felici che sarebbe anche giusto andare a salutarli ma poi pensi al tuo barattolo di Nutella, che fa allegria ma anche un po' tristezza in questo caso. Pensi che forse ce ne vorrebbero due e anche un paio di jeans di una taglia in più.
Li saluto, non li saluto, mi lascio vedere di sfuggita e lascio che decidano loro. Magari son così presi che non mi vedono.
Lui le passa un braccio dietro la schiena, lei ricambia con un bacio. Sono belli e son felici, non si può dir altro. Sei felice come mai ti avevo visto prima, come mai quando stavi con me. Come è difficile ammetterlo.
E mi vien da piangere, non perché non ti ho ora ma perché ti ho avuto e non ho saputo renderti così felice. E non è stata colpa mia, non è stata colpa tua, i tempi non erano maturi. Le so queste cose, le so, ma mi rende sempre un po' triste ripensarci.
La mia tristezza passa in secondo piano se tu sei felice, ma intanto una lacrima sta spuntando.
Allungo una mano per prendere qualcosa vicino alla cassa, ormai è quasi il mio turno. Voi siete usciti abbracciati e per salutarvi è tardi. Dovevo decidermi prima, se volevo. Mi accingo a pagare, poggio i miei acquisti sul tapis roulant: un barattolo di Nutella e un pacchetto di fazzoletti. Per stasera voglio concedermi di essere triste, ma sono io a deciderlo. Sarà solo per stasera.
mercoledì 12 dicembre 2012
Bisogna far attenzione a sondaggi, statistiche e studi in genere. E non perché potrebbero esser falsi (magari ci sta anche quello, ogni tanto), ma perché in generale vanno presi con le pinze.
Non tutti hanno le conoscenze e le competenze per fare statistiche (e perdonatemi, non sono sicura che "fare" sia il verbo più adatto ma non mi viene in mente niente di meglio). E soprattutto non tutti hanno buon senso. Una persona piena di buone intenzioni potrebbe passare mesi a raccogliere dati su un campione adeguato di persone e giungere alla seguente conclusione: il 100% di chi beve acqua muore.
Non c'è niente di falso in questa statistica, eppure.
Non tutti hanno le conoscenze e le competenze per fare statistiche (e perdonatemi, non sono sicura che "fare" sia il verbo più adatto ma non mi viene in mente niente di meglio). E soprattutto non tutti hanno buon senso. Una persona piena di buone intenzioni potrebbe passare mesi a raccogliere dati su un campione adeguato di persone e giungere alla seguente conclusione: il 100% di chi beve acqua muore.
Non c'è niente di falso in questa statistica, eppure.
martedì 11 dicembre 2012
lunedì 10 dicembre 2012
domenica 9 dicembre 2012
sabato 8 dicembre 2012
Va bene prepararsi l'accappatoio ma averlo lasciato al rovescio dopo l'ultima doccia e quindi doverlo infilare al contrario (perché fa troppo freddo per girarlo nel verso giusto, mi pare ovvio).
Non va bene ricordarsi di prepararlo ma trovarlo con una manica nel verso giusto e una nel verso sbagliato, ché infilarlo così non si può e per sistemarlo divento un cubetto di ghiaccio.
Non va bene ricordarsi di prepararlo ma trovarlo con una manica nel verso giusto e una nel verso sbagliato, ché infilarlo così non si può e per sistemarlo divento un cubetto di ghiaccio.
venerdì 7 dicembre 2012
Mi dici che sono bella come un fiocco di neve. I fiocchi di neve sono fragili, lo sai.
giovedì 6 dicembre 2012
mercoledì 5 dicembre 2012
Forse la soluzione giusta per i buoni propositi che restano tali e che diventano azione solo per un giorno o due, potrebbe essere svegliarsi ogni mattina con un buon proposito, sempre lo stesso, per un mese.
Se ogni giorno fosse il primo giorno di propositi, forse durerebbero di più. Forse dopo un mese il proposito diventerebbe abitudine e non ci si dovrebbe sforzare. Forse così un po' alla volta, di mese in mese, tutti i propositi diventerebbero realtà.
Ho provato con i buoni propositi del lunedì e poi anche con quelli del giovedì, sviluppando una teoria che mi piaceva molto sul perché potessero/dovessero funzionare meglio. Teoria che come teoria funzionava e come pratica un po' meno, ma a dirla tutta forse non era colpa sua ma della mia forza di volontà.
Proviamo anche con i buoni propositi del mercoledì e speriamo di arrivare almeno fino a sabato. Per poi ricominciare coi propositi del lunedì.
Proviamo anche con i buoni propositi del mercoledì e speriamo di arrivare almeno fino a sabato. Per poi ricominciare coi propositi del lunedì.
martedì 4 dicembre 2012
Sono piena di rimpianti. Sono sempre stata una di quelle che dice "Eh, meglio provar tutto e non aver rimpianti, ché si vive una volta sol." ma poi nella pratica son piena di rimpianti. Una volta, tanto per esser un po' coerente e per non avere un rimpianto ho fatto una cosa senza pensarci troppo e mi è rimasto il rimorso. Ancora non ho capito cosa sia meglio/peggio.
Fondamentalmente sono ancora dell'idea "Si vive una volta sola, ecc." , ma i rimorsi mica son poi tanto belli.
Fondamentalmente sono ancora dell'idea "Si vive una volta sola, ecc." , ma i rimorsi mica son poi tanto belli.
Quando ho detto "Sorvoliamo un po' sui nostri problemi, ché ne abbiamo parlato già un sacco." non intendevo "Mettiamoci due fette di prosciutto sugli occhi e facciamo finta di niente."
Intendevo semplicemente che i problemi sappiamo quali sono, ne abbiamo parlato per ore e siamo più o meno arrivati a delle conclusioni. Per qualche giorno proviamo a non pensarci, magari stare sempre a rimuginarci su non fa che acuirli. Magari funziona.
Intendevo semplicemente che i problemi sappiamo quali sono, ne abbiamo parlato per ore e siamo più o meno arrivati a delle conclusioni. Per qualche giorno proviamo a non pensarci, magari stare sempre a rimuginarci su non fa che acuirli. Magari funziona.
lunedì 3 dicembre 2012
Forse non ti ho amato bene. Non so se si possa amare bene o male, probabilmente no, ma se è possibile, forse non ti ho amato bene. Ma ti ho amato, ed era l'unico modo di amare che conoscevo.
Non avevo mai amato prima e ho fatto quel che potevo, e magari c'è a chi viene spontaneo amare e chi ha bisogno di un po' di tempo per imparare. Di tempo ne ho avuto tanto, pure questo è vero. Forse sono lenta nell'apprendere, chi lo sa.
Ti ho amato tanto, dicevo, forse ti ho amato male, ma era amore. E oggi ti amerei in modo diverso, forse meglio, chi lo sa. E soprattutto che importa, a questo punto. Non importa a me, non importa a te, importerà all'amore. E' andata così, stasera mi rassegno, ma domani non lo so.
Non avevo mai amato prima e ho fatto quel che potevo, e magari c'è a chi viene spontaneo amare e chi ha bisogno di un po' di tempo per imparare. Di tempo ne ho avuto tanto, pure questo è vero. Forse sono lenta nell'apprendere, chi lo sa.
Ti ho amato tanto, dicevo, forse ti ho amato male, ma era amore. E oggi ti amerei in modo diverso, forse meglio, chi lo sa. E soprattutto che importa, a questo punto. Non importa a me, non importa a te, importerà all'amore. E' andata così, stasera mi rassegno, ma domani non lo so.
Non è questione di superare. Non so se alcuni amori si possano definire più o meno amori di altri. Per quel che riguarda me, sono stati amori completamente diversi, e il fatto che io abbia amato un altro dopo, non vuol dire che non abbia amato te prima. Avrei voluto che per te fosse lo stesso, mi avrebbe fatto piacere pensare che fosse stato amore anche per te, ma se non è così so che la colpa non è tua, né mia. Ma sarebbe stato bello.
Rileggendo quello che ho scritto negli ultimi giorni, sembra sia molto triste in questo periodo, ma non è così. E' un momento positivo sotto molti punti di vista per me, ma ho dentro tante cose da tirar fuori, anche molto vecchie e così ogni tanto mi metto a scavare.
E poi spesso a me va così: quando son triste scrivo cose allegre, quando son felice scrivo di tristezza.
E poi spesso a me va così: quando son triste scrivo cose allegre, quando son felice scrivo di tristezza.
Ho amato altri, ma ho amato te prima di ogni altro. Qualcosa deve pur contare.
Odiava tutti, non odiava me, ma forse pensare fosse amore è stata una forzatura.
Lo so che è tutto detto in buona fede, che non sei mai stato bene come adesso, che non sei mai stato felice come adesso. Lo so che sei cambiato e che con lei è tutto diverso, tutto più bello. E io lo capisco il dubbio "forse allora non sono mai stato innamorato", razionalmente lo capisco. Ma non posso essere razionale sempre, non posso esserlo anche in questo caso. Mi piaceva l'idea di essere stata il tuo primo amore.
domenica 2 dicembre 2012
Delirio - parte dieci.
Delirio parte dieci - lo so che vi erano mancati i miei deliri (ma anche no).
Non si può far contenti tutti, questo si sa. Io me lo ripeto ogni giorno, salvo ricadere spesso nello stesso errore di cerca di accontentare più persone possibili, me inclusa. Se possibile, me per prima.
Ora non so se riuscirò a esprimere quello che mi passa per la testa, in realtà ci ho provato già tre volte con scarsi risultati, quindi proverò a scrivere delle frasi semplici, in modo da non confondermi, non confondervi e non confonderci.
1) Noi sappiamo che non possiamo far contenti tutti.
2) Ci rimaniamo male se qualcuno si aspetta troppo da noi e non riusciamo a essere all'altezza.
3) Ci domandiamo perché la gente non capisca che non si può far contenti tutti: se lo capissero di sicuro non ci chiederebbero di fare/dire certe cose.
4) Eppure, noi per primi a volte ci aspettiamo che gli altri facciano/dicano certe cose in un certo modo e ci rimaniamo male se così non accade.
5) La domanda che sorge spontanea è: predichiamo bene e razzoliamo male?
Ora, perché ho usato il plurale? Potevo parlare per me, ma ormai mi è venuto spontaneo scrivere così. Concedetemi il beneficio del dubbio di non essere l'unica a predicare bene e razzolare male, pur senza voler generalizzare ovviamente.
Non c'è una conclusione a questo delirio, perché ancora non ho una risposta. Avrei potuto pensarci ancora un po', ma il delirio sarebbe stato ancora più delirante e non è detto che sarei arrivata a una conclusione.
Piccola nota inutile: al punto 5) avevo scritto "predicare pene e razzolare male", menomale che me ne sono accorta, così ho potuto correggere. Certo è inutile visto che in ogni caso vi ho detto che avevo sbagliato.
Non si può far contenti tutti, questo si sa. Io me lo ripeto ogni giorno, salvo ricadere spesso nello stesso errore di cerca di accontentare più persone possibili, me inclusa. Se possibile, me per prima.
Ora non so se riuscirò a esprimere quello che mi passa per la testa, in realtà ci ho provato già tre volte con scarsi risultati, quindi proverò a scrivere delle frasi semplici, in modo da non confondermi, non confondervi e non confonderci.
1) Noi sappiamo che non possiamo far contenti tutti.
2) Ci rimaniamo male se qualcuno si aspetta troppo da noi e non riusciamo a essere all'altezza.
3) Ci domandiamo perché la gente non capisca che non si può far contenti tutti: se lo capissero di sicuro non ci chiederebbero di fare/dire certe cose.
4) Eppure, noi per primi a volte ci aspettiamo che gli altri facciano/dicano certe cose in un certo modo e ci rimaniamo male se così non accade.
5) La domanda che sorge spontanea è: predichiamo bene e razzoliamo male?
Ora, perché ho usato il plurale? Potevo parlare per me, ma ormai mi è venuto spontaneo scrivere così. Concedetemi il beneficio del dubbio di non essere l'unica a predicare bene e razzolare male, pur senza voler generalizzare ovviamente.
Non c'è una conclusione a questo delirio, perché ancora non ho una risposta. Avrei potuto pensarci ancora un po', ma il delirio sarebbe stato ancora più delirante e non è detto che sarei arrivata a una conclusione.
Piccola nota inutile: al punto 5) avevo scritto "predicare pene e razzolare male", menomale che me ne sono accorta, così ho potuto correggere. Certo è inutile visto che in ogni caso vi ho detto che avevo sbagliato.
sabato 1 dicembre 2012
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