mercoledì 2 gennaio 2013

Sarebbe facile uscire con una scusa, trovare un motivo qualsiasi è uscire di casa per un'ora.
Tutti i parenti a casa, dopo il pranzo di Natale, tra un giro di tombola e l'ennesima fetta di panettone, trovare una scusa e andare via per un po'.
Come l'anno scorso, ricordi?
Sarebbe facile infilarsi una giacca, sciarpa, guanti e cappello, aspettare un tuo squillo e sfidare la neve che scende sottile.
Ritrovarsi nella tua auto e baciarti, baciarti tanto, baciarti forte. Partire per andare vicino, ma lontano da tutti, con la fretta di ritrovarsi presto abbracciati.
Le mani fredde, i dieci strati di vestiti, la pelle calda sotto, le tue labbra morbide, la tua barba ruvida, il mio profumo, i nostri desideri.
Ma tu hai lei. Io sono sola, ma tu hai lei e come posso io? Posso, lo so che posso, ma voglio?
Ho voluto, lo so che ho voluto, ma voglio ancora?
Cerco di farmi coraggio, d concentrarmi sui regali, sul pandoro, oh, la zia che mi chiede del fidanzatino. Certo, il fidanzatino. Io che mi sforzo di non arrossire, perché l'ho letto il messaggio che mi hai mandato e sono sicura che si legga qualcosa nel mio sguardo. Non può essere che io sia rimasta davvero impassibile.
Vado a lavare i piatti, almeno nessuno vedrà i miei occhi, e intanto i miei occhi vedono te.
E' come se fossi qui, posso quasi sentire il tuo odore. Potrei dirti "Vediamoci solo per fare gli auguri", ma a chi voglio prendere in giro? Ci abbracceremmo, ci daremmo un bacio sulla guancia e ci ricorderemmo il sapore delle nostre labbra. Devo dirti di no, potrei fare la gnorri, non rispondere e aspettare che ti organizzi in un altro modo, perché un altro modo lo trovi sempre.
E chi lo sa, magari mi manderai un messaggio per dirmi che è stato triste il Natale senza me, ma meglio così.
A Natale si è tutti più buoni, e quest'anno voglio esser buona con me.


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