mercoledì 18 settembre 2013

Chi lo sa come potrebbe andare.
Probabilmente saremmo seduti in riva al mare a sorseggiare un cocktail dal nome irripetibile.
Deve essere di un bel colore - ho pensato - mi sembra un buon motivo per ordinare un cocktail. 
Tu dici di no, io dico di sì. Quindi non l'ho solo pensato, l'ho anche detto, o come avresti potuto saperlo. Già che non sarebbe la prima volta che leggi nei miei pensieri.

E' tanto che non ci vediamo, eh?
Sì, è vero.
(Da quella volta in cui ci siamo visti, abbiamo fatto l'amore, ci siamo salutati e poi. Ci sentiamo. Sì, sì, ci sentiamo. E poi non è successo, che non ci sono neanche rimasta male perché lo sapevo da prima. E invece un poco sì, ma poi mi passa. Resta il fatto che è stato bello fare l'amore con te, così bello che lo rifarei ma questa volta no, non capiterà io già lo so. Sì, è vero, mi sono depilata, ma è perché è estate, volevo mettere una gonna, non c'entra niente il resto. Non c'entrano le sue mani sulle mie gambe, davvero.)

Il lavoro va meglio del previsto, forse il mese prossimo vado in Francia per un mese.
E che vai a fare?
Sai ci sono dei clienti che...
(Stiamo parlando del nulla, chissà se se ne rende conto. E certo che se ne rende conto, mica è scemo. Prima o poi arriveremo al dunque, che poi quale sia il dunque non lo so, quindi spero che ci arrivi lui. Che io cosa gli potrei dire. Sai, ti amo ancora ma faccio finta di nulla. Non è che fai finta di nulla anche tu? Potrebbe essere un'idea.)

Poggiamo i bicchieri in un angolo, continuiamo a parlare.
(Dobbiamo ricordarci di buttarli quei bicchieri. Non è che poi ci mettiamo a parlare e non ci pensiamo più. Non che che poi ci mettiamo a baciarci e non ci pensiamo più. Non è che poi ci mettiamo a fare l'amore e.)

Dove vai? - dici.
Vado a buttare i bicchieri.
Scema dai, li buttiamo quando ce ne andiamo, che ti alzi a fare?
No, che poi magari ci dimentichiamo.
Io non dimentico nulla.
(Tu non dimentichi nulla, come il numero di volte che fai l'amore con qualcuna, che non so se sia normale o no. Tu dici di sì, ricordi sempre le cose importanti. Io dico che tu ti ricordi anche di quelle con le quali non è stato importante, quelle da una volta e via. Sono importanti anche quelle, mi  dici. Certo io ti ho reso le cose facili, due sole volte. Quasi tre. Magari tre oggi. Tre il numero perfetto. Non c'è due senza tre. Magari niente, ora ci salutiamo e basta. Basta.)

Ti sei seduta troppo lontana, torna qui.
Ma va, son seduta dove ero prima.
Guarda, qui c'è ancora il segno del tuo sederone sulla sabbia.
Ma smettila, il mio è un signore sedere.
Questo è vero, torna qua - e mi stringi con un braccio.
(Io lo sapevo che se mi avvicinavo mi abbracciavi, ma cosa ci potevo fare. Niente e niente avrei fatto per impedirtelo, comunque. Appoggio il capo sulla tua spalla, adesso tocca a te, che mi racconti?)

E' stato strano stare fuori tutto questo tempo, sai? Sì, è stata una bella esperienza, formativa, ho imparato molte cose, ho conosciuto persone. Tante donne. Sai, il fascino dell'italiano, aggiunto al mio fascino innato. Tutto molto bello e interessante, però.
(Tu sei tutto scemo e te lo dico, ma è vero che hai fascino, è vero che piaci, è vero tutto.)

Tutto molto bello e interessante, dicevo, però mi son mancati un po' gli amici, i familiari. Insomma, c'era tanta gente ma nessuno che conoscessi davvero, che mi conoscessi davvero. Tu non c'eri, per esempio.
(Ti sono mancata? Dillo che ti sono mancata, non muori mica per così poco. Così come non muoio se non me lo dici, d'altronde, ma sai come sarebbe bello se per una volta, una volta almeno, io ti fossi mancata tanto? O anche poco. Se me lo dice allora davvero rispondo con "Sai, ti amo ancora ma faccio finta di nulla. Non è che fai finta di nulla anche tu?")

Mi sei mancata.
Sai che.
Cosa?
Sai che.
So cosa?
Mi sei mancato anche tu.
E ci voleva tutto questo tempo per dirlo?
(Disse quello che in dieci anni non l'aveva mai detto e chissà cosa l'aveva spinto a dirlo. Meglio non farsi troppe domande, godersi il momento, baciarlo. Lui, non il momento. No, baciarlo no).

E' che non è proprio quello che avevo pensato di dirti, era una cosa più scema che non so se.
Dimmela.
No dai, è una scemenza.
Se non me la dici ti bacio.
(Capirai, che dispetto!)

E allora non te la dico.
E allora ti bacio solo se me la dici.
Sai, ti amo ancora ma faccio finta di nulla. Non è che fai finta di nulla anche tu?
Fingi benissimo, ma io di più.

Bacio.





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