Manca sempre qualcosa e in fondo è un bene, l'importante è apprezzare quel che si ha.
domenica 30 novembre 2014
Manca sempre qualcosa e in fondo è un bene, l'importante è apprezzare quel che si ha.
sabato 29 novembre 2014
Potrei ma non ne ho alcun diritto. E' poi un diritto sentire la mancanza di qualcuno?
Mi manca e sarebbe così facile prendere il telefono e inventarsi una scusa o fingere di inviare un messaggio alla persona sbagliata ma con lui non l'ho mai fatto, non inizierò ora.
Sono stata sempre onesta, forse omesso qualcosa, più spesso ho detto troppo sfidando ogni consiglio sensato ma non sono brava con le tattiche in amore - forse non sono brava con l'amore.
Solo, siamo stati tante volte così vicini che nella mia testa è assurdo, proprio assurdo che lui ora non senta la stessa mancanza che provo io e allora è facile pensare che sia accaduto tutto nella mia testa e quindi non sia accaduto niente davvero. Un'unica lunga percezione sbagliata.
Quello della mia famiglia, dei miei amici, del mio fidanzato.
Non voglio dire che l'affetto curi i mali, sono stata da un medico, ho preso dei farmaci, sono stata in cura per due anni. Ma l'affetto è stato fondamentale.
Vorrei che mi vedessi bella nel mio sguardo sempre pieno di entusiasmo. Vorrei che mi vedessi bella sulle mie labbra che non ti hanno mai negato un sorriso. Vorrei che mi vedessi bella nelle mie mani, pronte a sostenerti se ce n'è bisogno e ad accarezzarti sempre. Così vorrei che mi vedessi bella, se fossi certa di essere così.
venerdì 28 novembre 2014
giovedì 27 novembre 2014
mercoledì 26 novembre 2014
Devo imparare a tacere ogni tanto.
martedì 25 novembre 2014
lunedì 24 novembre 2014
domenica 23 novembre 2014
sabato 22 novembre 2014
Non c'è mai stato niente ma se ci fosse stato come sarebbe stato, per esempio, il primo bacio.
O anche il secondo, che a volte è meglio perché diciamolo nel primo si possono versare anche tutto l'imbarazzo, la timidezza, l'insicurezza che danno al bacio un suo fascino, resta impresso senza dubbio, ma spesso il secondo è meglio.
Il terzo poi, non ne parliamo. Chissà come sarebbe stato il terzo bacio che si trova un proprio ritmo, e poi il quarto, sarebbe stato bello il quarto secondo me. Perché poi si capisce all'altro cosa piace, si acquisisce anche una maggiore consapevolezza di cosa piace a sé e se si riesce a non perdere la curiosità del primo bacio e ad aggiungerla all'esperienza di quelli successivi si cade in un circolo di baci sempre nuovi e mai diversi. Che ci si conosce ma non è mai abbastanza e si mescola un bacio vecchio con un bacio nuovo e si ricomincia poi d'accapo.
Non c'è mai stato niente e se ci fosse stato sarebbe potuto anche essere brutto ma giacché non c'è stato mi resta almeno il piacere di immaginare che sarebbe stato bello, perché secondo me lo sarebbe stato e saremmo ancora in tempo per provarci - anche solo un bacio, o meglio due per sicurezza - o forse no, nessuno può saperlo perché non è stato ma che bello se potesse essere.
mancano piccoli dettagli
il modo in cui le sue labbra sfioravano la mia nuca mentre mi abbracciava
le mie mani aggrappate alla sua schiena
i baci - sempre
i morsi - talvolta
e lo stringersi, stringersi forte
che poi che importa per quel tempo del resto del mondo
e dei problemi
e dei pensieri.
venerdì 21 novembre 2014
Forse ha ragione la mia amica, i difetti bisogna ometterli e tacerli. Lei dice che a esser totalmente onesti è difficile trovare qualcuno che ci voglia davvero.
Io non credo si debba condividere tutto. Credo che sia bello sapere di poterlo fare ma ancor più bello sapere di poter mantenere qualcosa per sé, anche quando si è in coppia.
Con i difetti io però non ci riesco, ho questa abitudine, anche se non racconto tutto di me, di metterl avanti in bella mostra un po' scusandomi un po' cercando di mostrare anche i miei sforzi per migliorarmi. Per dire: ecco, il peggio di cui sono stata capace fin'ora è questo, ma sto cercando di migliorare e ho anche dei pregi, sai?
Ma a volte non basta e allora penso che forse ha ragione la mia amica.
Deve funzionare un po' come per l'erosione delle rocce, delle montagne - vaghi ricordi delle scuole elementari e delle medie. I fiumi, la pioggia, il vento e altri agenti lavorano lenti e trasformano le montagne. Il tempo e le persone devono lavorare così.
A volte mi piacerebbe sapere come l'avermi incontrata ha cambiato la vita di qualcuno, fosse anche un cambiamento marginale.
Credo che la maggior parte delle persone influenzi la vita degli altri in maniera impercettibile ma sono tutte queste impercettibili cambiamenti che portano a formare il carattere di una persona, col tempo. Poi ci sono persone che lasciano il segno più di altre e possono anche stravolgere una vita ma per fortuna (o forse no) non capita spesso.
giovedì 20 novembre 2014
E' una di quelle occasioni in cui all'inizio ci si siede in circolo e ci si presenta, che fa un po' alcolisti anonimi a pensarci bene, o almeno l'idea che uno si fa di una riunione di alcolisti anonimi guardando un film, perché poi non ci sono mai stata a una riunione degli alcolisti anonimi, chissà se è davvero così.
Sono a metà del giro - penso con sollievo - così posso vedere gli altri che dicono, quanto tempo parlano, se sono seri, se parlano di cose concrete o se divagano. Sono molto brava a divagare ma qui non conosco nessuno, non so se sono brava anche quando non conosco nessuno.
Bisogna anche dire perché si è lì e qual è un proprio sogno, non so cosa sarà più difficile. Anzi lo so: il sogno sarà la parte più difficile ma la risposta sul perché sono lì non potrà essere totalmente onesta.
Comunque parlano pochi minuti, si soffermano un po' sul lavoro e su qualche hobby, spiegano perché sono lì - hanno tutti motivi nobili al contrario di me e sembrano tutti onesti - svelano un loro sogno. Incredibile come si possa svelare un desiderio a degli sconosciuti, o forse con gli sconosciuti è più semplice. O ancora magari non è il loro primo desiderio ma uno meno importante - d'altra parte non era stato specificato, bastava che fosse un nostro desiderio quindi ne stanno dicendo uno di poco conto e serbano i più importanti nel loro cuore. O nella loro mente - chissà dove stanno i desideri.
Alla fine danno una fetta di torta, che è un incentivo semplice ma funziona - più un premio forse o meglio ancora un simbolo concreto di condivisione. Ma magari tutti questi pensieri li faccio io, è solo una fetta di torta.
Ancora non so che dire - probabilmente due parole su quello che faccio nella vita, da dove vengo. Perché sono lì? Per un motivo sbagliato e meno nobile del loro, ma non mi va di dirglielo quindi dirò un motivo per cui sono lì ma non il principale. Non è proprio una bugia, comunque. Un'omissione, va. Beh no, una mezza bugia. Tanto non lo sapranno mai.
Mi sento un po' in difficoltà. Non è che non mi sia capitato altre volte di parlare davanti ad altra gente, anche sconosciuti ma sono timida e loro sono tanti e vorrei fare una bella impressione. Questa cosa della bella impressione è una fregatura, me ne rendo conto, uno non dovrebbe importarsene poi tanto di fare una bella impressione ma con queste persone passerò molto tempo, se gli piacessi non sarebbe male. Ecco, non è tanto una questione di fare una buona impressione, mi basterebbe risultare un po' simpatica. E so benissimo che tra tante persone a qualcuno non piacerò, ma diciamo che già risultare simpatica a un po' di loro mi basterebbe. So essere molto simpatica a volte, mi dicono. A volte molto antipatica. Il problema è che non ha senso che io mi sforzi di essere simpatica perché in tal caso risulterei antipatica quasi sicuramente.
In ogni caso arriva il mio turno, dico poche parole su di me, sul mio lavoro, sui miei hobby. Perché sono lì? Eh, è un'esperienza bellissima, me ne hanno parlato bene diverse persone, bla bla bla. Tutto verissimo, peraltro, non dico di no. Alla fine riesco a fare anche una battuta, gli altri ridono, mi è andata bene. Ve la proverei a scrivere la battuta, ma ci ho provato e non rende quindi credetimi sulla parola: hanno riso, non sarà stata così terribile.
Tutto sommato volevo provare a mettermi un po' alla prova anche sul fronte timidezza e questo mi sembra un buon inizio. Bisogna vedere dove porterà.
C'è qualcosa di rassicurante nel sapere di poter prendere carta e penna - o la tastiera del pc - e raccontare la propria vita a qualcuno, la propria giornata.
Le distanze si accorciano e il tempo si dilata concedendo la scelta accurata delle parole. Se si scelgono con cura le parole talvolta non è solo per amor di precisione ma anche perché se si tiene a una persona non si ha paura di perdere un po' di tempo in più per trovare la parola giusta.
mercoledì 19 novembre 2014
Era finalmente un sentimento sano dopo tanto tempo ma l'ho perso - ce l'avevo a portata di mano e l'ho perso. Non so neanche se 'perdere' sia il verbo più adatto, fa pensare a una certa disattenzione da parte mia e invece sono stata attentissima perché ero contenta, così contenta che fosse nato in me un desiderio così sano - spontaneamente. E invece niente.
martedì 18 novembre 2014
lunedì 17 novembre 2014
- un esperto di economia
- un esperto informatico
- un esperto organizzatore di eventi
- un esperto amatore (no vabbe', questo no, scherzavo)
Ma un terzo di millemila e trecentotrentatretrecentotrentatre periodico?
domenica 16 novembre 2014
E allora si impuntava in discussioni senza capo né coda, con la pretesa di farmi vedere che sì, lui era capace. Il problema è che prendeva questa decisione quando non c'era nulla di cui discutere, doveva quindi sforzarsi di trovare un pretesto, generalmente una minuzia che trasformava in dramma per il quale scomodava a sproposito citazioni colte.
E forse sono impietosa nel mio giudizio, ma se c'è una cosa che odio più di discutere è discutere per problemi che non sono veri problemi e soprattutto senza che ci sia davvero motivo di farlo, solo per dimostrare di essere in grado di aver ragione, volendo.
Che poi vincevo io lo stesso, ma c'è poco da vantarsi.
sabato 15 novembre 2014
come è possibile che non sia una cosa reciproca
o almeno non sempre.
In alcuni casi dovrebbe - secondo me.
Per esempio, se tu manchi a me io dovrei mancare a te
dovrebbe funzionare così
per un motivo semplice
semplicissimo e cioè:
se per un po' siamo stati bene insieme
stavo bene io, stavi bene tu
insomma, stavamo bene entrambi
e poi a un certo punto non siamo stati insieme più
e nessuno ha fatto un torto all'altro
- semplicemente è successo -
com'è possibile che tu mi manchi
e io non manco a te?
Non è così che dovrebbe funzionare, ti trovi?
Dovrei mancarti anch'io
almeno un po'
e se ti manco, fingi bene.
venerdì 14 novembre 2014
Mettiamo insieme dettagli, costruiamoci un'immagine quanto più veritiera possibile, siamo curiosi.
Un po' di curiosità non ha mai fatto male a nessuno, o forse sì ma possiamo esser prudenti.
Non che poi debba nascere qualcosa. A volte è bello anche così.
Attacchiamo ai lati e scaviamo verso il centro, poi arrivarci è un'altra storia.
(Ho tolto e messo i congiuntivi almeno tre volte, stasera non so come coniugare i verbi)
giovedì 13 novembre 2014
Non fraintendetemi, penso che i contenuti siano importanti e se dovessi scegliere tra forma e contenuti probabilmente sceglierei questi ultimi, ma credo che la forma sia importantissima.
Quante volte contenuti importanti si perdono perché chi vuole esprimerli non è in grado di farlo?
Si può possedere tutto il sapere del mondo, ma che conta se non so trasmetterlo in maniera opportuna?
E poi magari l'estetica non è tutto, ma per me ha un suo valore.
Sentivo ieri alla radio che va di moda per fidanzamenti e matrimonio, scambiarsi oltre a promesse e anelli anche le password di social network. Dovrebbe essere un simbolo di fiducia.
Ecco, come sempre ognuno ha la sua opinione e visto che ho un blog vi dirò la mia: mi sembra una grandissima sciocchezza.
A parte che per me fiducia vuol dire tra le altre cose che non ho bisogno di controllare le conversazioni in chat del mio fidanzato/compagno/marito perché sono certa che anche se dovesse sentire altre donne sarebbe per motivi che non riguardano il farmi spuntare un paio di corna in testa.
A parte che le conversazioni compromettenti si possono cancellare.
A parte che se uno/a vi vuole riempire di corna lo fa lo stesso.
A parte tutto questo, secondo me in una coppia è bellissimo condividere interessi, amicizie, tempo e tanto altro ma è importantissimo mantenere i propri spazi, i propri interessi e del tempo per sé.
È bello fare parte di una coppia ma non bisognerebbe dimenticare che prima di tutto siamo individui.
mercoledì 12 novembre 2014
Non basta dire "Ciao, ho voglia di vederti."?
Che puoi vuol dire tante cose.
Ho voglia di vederti.
Ho voglia di baciarti.
Ho voglia di prendere un caffè e basta.
Ho voglia di un abbraccio.
Ho voglia di fare due risate insieme.
Ho voglia di parlare.
Ho voglia di fare l'amore.
Ho voglia di te.
Può significare una di queste cose, o più, anche tutte. L'importante è essere chiari.
Vero, verissimo, anche se poi bisogna dirla tutta, è stata una pura attrazione fisica a muoverlo perché sì, ci lega un affetto comune a pochi ma non è stato l'affetto a spingerci a incontrarci oggi. Così capita che si allontani dieci minuti con la scusa di un caffè e invece.
Magari in un altro momento questo non mi sarebbe bastato, non sarebbe stato quello che volevo.
martedì 11 novembre 2014
Poi ho pensato che era una cosa stupida e certamente sbagliata.
Poi ho pensato che se ne avevo davvero voglia valeva la pena di farla lo stesso, accettandone eventuali conseguenze.
Poi ho pensato che non ne avevo nemmeno poi tanta voglia, quindi potevo veramente evitare di farla.
Poi l'ho fatta lo stesso.
E dunque mi chiedo, che senso ha? Può valere la pena ogni tanto di fare qualcosa di sbagliato se se ne ha davvero voglia e se si è pronti ad accettarne le conseguenze, ma se non si ha nemmeno voglia di farla? Cosa mi spinge a comportarmi così? A voi capita mai? Che ne pensate?
Ho tante domande stasera e nessuna risposta (o qualche risposta che però non mi piace).
lunedì 10 novembre 2014
Non so dove ho sbagliato, perché ti sia fatto questa idea - forse mi sbaglio io e non è questa l'idea che tu hai di me, ma così sembra.
Ho avuto un solo uomo, il primo amore. Poi è vero, anche quando l'amore è finito di tanto in tanto ci siamo rivisti e l'attrazione e la nostalgia hanno avuto la meglio, ma non sarei andata con una persona qualunque.
Ho desiderato altri due uomini dopo, ma non ho potuto averli - per un motivo o per un altro.
Ci sono uomini che mi avrebbero voluta, ma non cedo a compromessi con i miei desideri.
E a dirla tutta, se anche fosse, non so perché sto qui a giustificarmi con te ancora una volta, proprio non lo so.
Se anche apprezzo la praticità degli ebook, tra le mie mani stringo quasi esclusivamente libri in carta e inchiostro.
Se non disprezzo la comodità dei jeans, indosso spesso gonne e vestiti.
Se è vero che le scarpe con zeppe e plateau sono più comode, trovo che i tacchi possano rendere una donna ancora più sexy.
Se anche faccio un uso (talvolta eccessivo)di Facebook e Whatsapp, preferisco le lunghe chiacchierate di persona, o almeno per telefono.
Se gli scambi di email hanno per me un certo fascino, è solo perché richiamano alla mia mente gli scambi epistolari.
Sono forse all'antica ma so essere moderna quando serve. E' solo che a volte non serve.
Così capita che per inseguire un sogno se ne perdano altri due che ci sarebbero piaciuti ugualmente - o forse di più - ma non abbiamo mai considerato con attenzione.
Magari a dargli una possibilità in più ci potrebbero cambiare la vita, magari a guardarli meglio sono sogni anche più belli ma siamo persi dietro a quel sogno che a volte non fa neanche più per noi, ma le vecchie abitudini sono dure a morire.
domenica 9 novembre 2014
che ti manco anche un pochino
non dico - vedi - quelle mancanze folli
che non puoi pensare ad altro
che qualsiasi canzone senti pensi a me
che qualsiasi libro leggi pensi a me
che qualsiasi film vedi pensi a me.
Non dico una mancanza così
che poi mica ci sarebbe qualcosa di male
perché io
qualsiasi canzone sento penso a te
qualsiasi libro leggo penso a te
qualsiasi film vedo penso a te
però va bene anche se per te non è così.
Mi basterebbe una cosa più semplice
tipo che ti è successa una cosa bella - ma bella davvero -
e hai pensato
vorrei proprio raccontarlo a lei.
Poi magari non lo fai
hai tanti ottimi motivi sbagliati per non farlo
ma mi piace pensare che un po' ci pensi.
con le dita che si insinuano e attirano il mio viso verso il tuo.
Non so quante volte è successo - troppe eppure mai abbastanza -
ma se anche non fosse mai accaduto
sono così tante le volte in cui l'ho immaginato che la fantasia è diventata ormai quasi un ricordo.
sabato 8 novembre 2014
venerdì 7 novembre 2014
–Ti aspettavo.
Lei aprirà la scatola e lentamente, quando vorrà, leggerà le lettere una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu si prenderà gli anni –i giorni, gli istanti– che quell'uomo, prima ancora di conoscerla, già le aveva regalato. O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell'uomo
–Tu sei matto. E per sempre lo amerà."
Alessandro Baricco, Oceano mare.
giovedì 6 novembre 2014
http://oltreuomo.com/le-10-caratteristiche-che-rendono-una-ragazza-speciale/
1) Mi è stato detto che so essere sexy anche in pigiama. Pigiama di pile, non so se mi spiego.
2) Se voglio qualcosa lo domando. Apprezzo anche il contrario, se chi domanda sa porre le domande nel modo giusto.
3) Lascio pagare l'uomo, ma non sempre. Dipende dall'uomo e dall'occasione.
4) Niente pantomime alcoliche alle feste. Conosco modi migliori per divertirmi e per attirare l'attenzione, ammesso che ne abbia voglia (di attirare l'attenzione).
5) Uso molto i social network, ma penso che alcuni momenti e sensazioni debbano rimanere privati (ed è per questo, per esempio, che su questo blog finisce molto di me ma non tutto).
6) Sto sempre finendo un libro e in genere ne ho già pronti almeno altri tre da leggere.
7) Non so se riesco a mantenere viva l'attenzione dicendo cose interessanti. Mi è stato detto che sono brava a raccontare aneddoti e a intrattenere perché so far ridere, ma anche che non sono divertente. Insomma, pareri contrastanti, ma immagino sia una cosa molto soggettiva.
8) Mangio quello che mi pare. Secondo me chi mangia con gusto, ama con gusto, vive con gusto.
9) Mi piace fare nuove esperienze e sono curiosa. Quello che ho mi piace ma se posso avere di più, ci provo.
10) Ecco, qui non so se ci troviamo. Io non mi sento uguale all'uomo, mi sento diversa e menomale che è così. E diversa non significa inferiore o superiore, semplicemente diversa.
Comunque a volte la gente visualizza il messaggio e risponde in un secondo momento solo perché è impegnata, eh.
A parte questo, a un certo punto anche prima delle spunte azzurre era ovvio che se uno non rispondeva per ore c'era una buona probabilità che avesse letto il messaggio e non avesse potuto o voluto risponde. E se non si faceva problemi a non rispondere prima, non risponderà neanche ora.
mercoledì 5 novembre 2014
Proverò a scrivere le cose così come vengono, come se stessi parlando con voi. Non è detto che funzioni, ma finora leggere e rileggere più volte quello che ho scritto non ha funzionato.
C'è stato un uomo che ho amato tanto, davvero tanto. Il primo amore, il primo vero bacio, la prima volta. Il primo. L'ho amato per così tanti anni e per così tanti anni non ho desiderato che lui, che non ho mai pensato che le cose potessero cambiare. Questo non vuol dire che pensassi che sarebbe necessariamente durata per sempre, ma credevo che sotto sotto forse avrei amato sempre un po' lui e che, se anche non l'avessi amato, l'attrazione fisica che provavo con lui non mi avrebbe mai abbandonato. Ciò non mi ha impedito di avere altri uomini - uno solo, in realtà - e ciò non mi ha impedito di essere fedele ma da qualche parte nel mio cervello o nel mio cuore sapevo che se fossi stata single, sarei tornata da lui. Fosse stato anche solo per una notte di passione, sarei tornata da lui.
L'ho desiderato così tanto da essere disposta a non averlo davvero, a condividerlo, a non essere il primo dei suoi pensieri, a rinunciare all'idea di amore che avevo nella mia testa ma non importava: io volevo lui. Sapevo come stuzzicarlo, sapeva come provocarmi. L'attrazione fisica tra noi non ve la so descrivere: passione, curiosità, desiderio. C'era tutto questo e molto altro.
Forse non era sano, di sicuro da un certo punto in poi non era più amore, ma era bello, era comunque una certezza, un punto fisso. E se parlo al passato, è solo per l'attrazione fisica - da parte mia - perché so che come amico c'è ora come allora.
L'attrazione fisica, dicevo. Adesso avrei l'opportunità di vederlo: in fondo io sono single, lui pure. Siamo grandi e consapevoli delle nostre azioni, non ci sarebbe nulla di più semplice né di più bello eppure, non mi va.
Potrebbe essere che è passato troppo tempo dall'ultima volta che c'è stato qualcosa tra noi? Non credo. Ci sono state pause lunghe e pause brevi ma siamo sempre stati bravi a ricominciare da dove eravamo rimasti.
Potrei dirvi che è perché mi piace un altro - potrebbe pure essere - però onestamente mi sembra così sciocco. Con quest'altra persona non c'è niente e non ho motivo di credere che la situazione possa cambiare. Se anche per assurdo le cose dovessero cambiare, è evidente che io al momento non gli devo niente, quindi il problema non può essere questo. Potrei divertirmi un po' nell'attesa e magari lui non lo saprebbe mai - ma per come sono fatta poi lo saprebbe perché mi sembrerebbe disonesto tacerlo anche se magari disonesto non è.
E allora qual è il motivo, ma soprattutto qual è il problema? Perché vedete, tutto sommato dovrei essere felice, mi sono liberata di una "cattiva abitudine" ma ho mantenuto l'amico, cosa potrei volere di più? E invece mi ritrovo sperare che quella voglia torni.
Intendiamoci, non escludo che se lo vedessi dal vivo le cose non sarebbero quelle di un tempo. Magari se ci stuzzicassimo un po' subito tornerebbe tutto come prima, il problema è che non mi viene la voglia di provocarlo, di stuzzicarlo, di fare in modo che qualcosa accada - prima ero così brava.
Così sì, forse dal vivo succederebbe qualcosa, ma non so come spiegarvi, non c'è più quella voglia di sperare che accada.
Non c'è un finale, questa riflessione si ferma qui.
(e non è proprio così, non è proprio quello che provo, quello che vorrei dire ma meglio di così non ci riesco)
Prova a spegnerli, i pensieri, quando t’incendiano i sensi.
#100bpdf (18)
martedì 4 novembre 2014
Sono passati molti mesi dall'ultima volta che ho fatto l'amore, che poi amore non era e lo sapevamo entrambi.
Era qualcosa di molto bello, molto intenso, molto vero ma non era amore.
Poi ho detto basta al non amore perché c'era qualcosa che mi attirava molto e che poteva evolvere in amore o anche no - e infatti no - ma a prescindere da tutto meglio nessuno amore che non amore.
lunedì 3 novembre 2014
domenica 2 novembre 2014
Non lo so.
Stamattina mi sono svegliata di ottimo umore, poi a un certo punto in un momento di silenzio ho avuto un attimo di scoraggiamento.
E io nel silenzio mi trovo bene in genere. Non sono una di quelle persone che si circonda di rumori per non rimanere da sola con i propri pensieri. Parlo tanto ma mi piace ritagliarmi dei momenti di solitudine e silenzio tutti per me.
E invece stamattina in un momento di silenzio si è insinuato nella mia mente un pensiero di scoraggiamento, un pensiero insensato e infondato, ma non sono riuscita a scacciarlo per tutta la giornata.
Sono sola.
Ed è una balla colossale, ho una famiglia fantastica, tanti buoni amici veri e tantissimi conoscenti, che contano meno di famiglia e amici ma comunque ci sono. Non mi manca la gente che mi vuole bene, questo lo so
Eppure ho pensato "sono sola", non sola in generale, sola perché non ho nessuno da amare o che mi ami. E poiché i pensieri tristi attraggono pensieri tristi, il tutto si è trasformato in "E se dovessi rimanere sola? Se non dovessi incontrare la persona giusta?"
Penso di non potermi lamentare più di tanto dal punto di vista sentimentale: ho avuto due storie, entrambe importanti per un motivo o per un altro. Non sono tante, ma sono quelle che ho voluto. Una è finita per volontà mia, l'altra no ma si stava trascinando in una maniera tale che era solo questione di tempo: se non mi avesse lasciato lui l'avrei fatto io - peccato, perché con lui immaginavo la mia via insieme. Comunque dicevo, ho avuto due storie e va bene così, non mi interessa far numero.
Ho qualche spasimante ogni tanto, ma nessuno che mi interessi. Mi piace qualcuno ogni tanto - molto raramente - ma nessuno a cui interessi.
La solitudine non mi spaventa, ho imparato a stare da sola. Ho imparato quando, per paura delle solitudine, mi sono buttata in una storia senza capo né coda e non ne è uscito bene nessuno dei due.
E in genere non vado di fretta, non ho mai avuto l'ansia da fidanzato, neanche vedere le prime amiche sposarsi e metter su famiglia mi ha mai messo messo in difficoltà, quindi conto di prenderlo per quello che è: un momento di scoraggiamento, una giornata no. Immagino capiti a tutti.
Domani sicuramente mi sveglierò di ottimo umore come mi capita quasi sempre ma oggi sono stata nervosa tutta la giornata e questo mi ha fatto arrabbiare perché io non sono così.
Sarà che di tempo per annoiarmi ne ho difficilmente, così quando capita lo sfrutto appieno: sono le ore di noia le migliori per sviluppare la fantasia, quelle in cui ho immaginato le storie più belle fin da piccola.
Secondo me i bimbi di oggi hanno meno fantasia perché i genitori non fanno altro che riempirgli la settimana di impegni, tra calcetto, danza, piscina, teatro, arti marziali, corsi di inglese, informatica e chi più ne ha più ne metta.
Tutto questo è importante, non è che si possa star sempre con le mani in mano ma ci vuole del tempo per riposare e ci vuole del tempo per annoiarsi: è durante la noia che a volte vengono le idee migliori.
sabato 1 novembre 2014
Sono sexy le donne che si preparano per un uomo - se solo gli uomini vedessero la cura con cui scelgono i dettagli per colpirli, forse le osserverebbero un po' di più.