domenica 30 novembre 2014

Come sto.
Sto bene.
Un periodo positivo per molti aspetti questo, non c'è che dire.
Manca qualcosa? Manca sempre qualcosa, però ho molto.
Manca l'amore, per cominciare, ma io lo so che arriverà.
Certo, ci sono dei giorni in cui sono un po' stanca di aspettare.
Ci sono dei giorni in cui cedere al non amore mi sembra così facile che potrei anche fingere che sia  amore almeno un po'. Però mi passerà.
Manca qualche soddisfazione professionale in più, ma ne sto avendo diverse ultimamente. Solo penso di poter fare meglio e voglio farlo.
Manca il tempo per colmare alcune lacune, ma di tempo ne ho già tanto forse devo solo sfruttarlo meglio o imparare a darmi delle priorità.
Manca sempre qualcosa e in fondo è un bene, l'importante è apprezzare quel che si ha.


Piccole soddisfazioni, una dopo l'altra e tanti progetti. Mi servirebbe un po' di tempo in più o la capacità di organizzare meglio quello a mia disposizione.
Ci sono donne che potendo vorrebbero far provare agli uomini il dolore del ciclo.
Io gli farei provare l'ansia del ciclo che non arriva, soprattutto a quelli che "No, io poi col preservativo non sento niente, tanto vale non farlo proprio."  Che poi è quello che vi meritereste: non farlo proprio.


Quindi se ho capito bene non possiamo stare insieme perché non ci amiamo ma ci vogliamo bene e questo mi sembra un ottimo motivo. Potremmo essere amici ma no, non possiamo essere amici perché in passato ci siamo amati e abbiamo fatto del fantastico sesso quindi nessun uomo o donna futuri accetterebbe la nostra amicizia. Bell'affare.
Ho realizzato che non sono capace di mettere e togliere i calzini se non indosso gli occhiali.
Eppure vi assicuro che pur non vedendoci benissimo la situazione non è così grave da non riuscire a individuare i miei piedi.
Mi sto accontentando e so che mi sto accontentando quindi potrei smetterla di accontentarmi e invece mi accontento.
Ma me la farò passare questa cosa, in un modo o nell'altro.
Il passato diventa passato solo se non cerca di rimanere presente.

Chiedi e saprai. È difficile che non risponda a domande dirette.

sabato 29 novembre 2014

Mi manca, ci sono dei giorni in cui mi manca e non glielo posso dire.
Potrei ma non ne ho alcun diritto. E' poi un diritto sentire la mancanza di qualcuno?
Mi manca e sarebbe così facile prendere il telefono e inventarsi una scusa o fingere di inviare un messaggio alla persona sbagliata ma con lui non l'ho mai fatto, non inizierò ora.
Sono stata sempre onesta, forse omesso qualcosa, più spesso ho detto troppo sfidando ogni consiglio sensato ma non sono brava con le tattiche in amore - forse non sono brava con l'amore.
Solo, siamo stati tante volte così vicini che nella mia testa è assurdo, proprio assurdo che lui ora non senta la stessa mancanza che provo io e allora è facile pensare che sia accaduto tutto nella mia testa e quindi non sia accaduto niente davvero. Un'unica lunga percezione sbagliata.

In quel periodo in cui sono stata male - nulla di grave ma poteva diventarlo - mi ha aiutato l'affetto.
Quello della mia famiglia, dei miei amici, del mio fidanzato.
Non voglio dire che l'affetto curi i mali, sono stata da un medico, ho preso dei farmaci, sono stata in cura per due anni. Ma l'affetto è stato fondamentale.
Non mi chiedere perché mi piace, tanto non saprei cosa risponderti.
Chi ha mai capito davvero perché ci si innamori di qualcuno e non di qualcun altro?
Succedono cose nuove e quelle vecchie passano in secondo piano se non si fanno presenti.
C'è un solo uomo con cui ho fatto l'amore anche se ho avuto più di un ragazzo e i motivi di questa scelta sono vari e complessi e non si possono ridurre in poche parole. Il punto è che comunque io non vado a letto con tutti gli uomini con cui potrei - non che siano così tanti, diciamolo - e volevo dirtelo perché magari questo è quello che avresti potuto pensare. Volevo dirti anche che vorrei fare l'amore con te, ma forse è meglio che non te lo dico.
Allora se potessi entrerei in un tuo sogno e ti lascerei un bacio. Ti sveglieresti col sorriso sulle labbra e con un po' di malinconia, perché ormai sono lontana e realizzeresti che è troppo tardi. 
Il problema però è proprio questo: non è ancora troppo tardi e tu non lo sai.
Come vorrei che mi vedessi bella.
Vorrei che mi vedessi bella nel mio sguardo sempre pieno di entusiasmo. Vorrei che mi vedessi bella sulle mie labbra che non ti hanno mai negato un sorriso. Vorrei che mi vedessi bella nelle mie mani, pronte a sostenerti se ce n'è bisogno e ad accarezzarti sempre. Così vorrei che mi vedessi bella, se fossi certa di essere così.

venerdì 28 novembre 2014

Timido abbastanza, sfacciato quanto basta, aveva la capacità di tirar fuori il meglio e il peggio di me allo stesso tempo.
La curiosità è spesso il primo passo verso l'attrazione.
Ogni tanto si affaccia nella mente il dubbio di aver fatto la scelta sbagliata, di aver mancato un'occasione importante ma è difficile che si possa tornare indietro e cambiare tutto. Quando però si può, quando si ha una seconda possibilità, è sbagliato provarci. In fondo, non è tornare indietro ma un modo alternativo di andare avanti.

Ritardi, di qualsiasi tipo siano, in genere rendono nervosi.

giovedì 27 novembre 2014

Mmmm ma è carino.
Parliamoci un po'... mmm...  è pure simpatico e a prima vista intelligente... mmm...

''E quindi andrebbe proprio bene come orario perché così poi riesco a passare dalla mia fidanzata.''

'O ssapev.

Per evitare di predicare bene e razzolare male, evito di predicare bene ma forse farei meglio ad evitare anche di razzolare male.

Sicuramente ho dei problemi col sesso così come con tante altre cose ma ci sto lavorando. Non è mica facile lavorare su se stessi.

mercoledì 26 novembre 2014

Devo togliermi questa pessima abitudine di pensare che sia giusto dire quello che penso se non offendo nessuno. A volte semplicemente quello che penso non importa all'interlocutore e in fondo non c'è niente di male. Quante volte non interessa a me quello che altri hanno da dirmi. A volte continuo ad ascoltare educatamente, ma spesso dopo poco minuti ho dimenticato tutto. E allora non è meglio chi quando parlo mi dice chiaramente che non gliene frega niente?
Devo imparare a tacere ogni tanto.
Nessuno ha mai perso il sonno per me - credo - e d'altra parte a nessuno lo augurerei ma non mi spiacerebbe sapere che qualcuno, svegliatosi di notte non importa per quale motivo, pensi a me per riaddormentarsi sereno.

martedì 25 novembre 2014

"Lei l'avrebbe fatto" è una di quelle frasi che andrebbe inserita senza alcun dubbio ai primi posti nella classifica "Cose da dire a una donna per ferirla".

lunedì 24 novembre 2014

Oggi un uomo mi ha mandato questo messaggio: "Comunque solo tu mi fai impazzire così."

Prima pensiero: positivissimo, sicuramente è un messaggio positivissimo, lo faccio impazzire in senso buono perché non può resistermi, è pazzo di me. Ora gli mando una faccina sorridente.

Due secondi dopo: no, aspetta, prima abbiamo un po' discusso su una cosa su cui non eravamo d'accordo. Sicuramente lo faccio impazzire in senso cattivo. Ora gli mando una faccina triste.

Quindi lui si è ritrovato come risposta una faccina sorridente seguita dopo pochi secondi da una triste. Giustamente, penserà che la pazza sia io.

Io non sono così, ti dico.
Tu sei così, ma lo nascondi per accontentare gli altri, mi dice.
E se cercassi di accontentare te ma non fossi così, invece.

domenica 23 novembre 2014

C'è chi convive con i propri problemi.
Io non ho mai creduto nella convivenza, quindi ho deciso di sposarmeli.
Era a un passo, finalmente, dall'amore - perché poteva essere amore, non c'è alcun dubbio.
Era diverso dall'amore che aveva sempre immaginato, era un po' più leggero e spensierato.
Sicuramente ci sarebbe stato da lavorare un po' ma mancava poco alla felicità e invece niente.
A un passo da un desiderio, ha cominciato a desiderare qualcos'altro.
Il mio contributo alla preparazione del pranzo domenicale attualmente consiste prevalentemente nel taglio di formaggi e salumi e conseguente assaggio per accertarsi che siano buoni. Non sia mai detto che io non mi preoccupo degli ospiti.

Ci stiamo riabituando a noi, ai nostri baci e ai nostri difetti. Chissà se il tempo ha lavorato un po' per noi.

sabato 22 novembre 2014

Come sarebbe stato.

Non c'è mai stato niente ma se ci fosse stato come sarebbe stato, per esempio, il primo bacio.
O anche il secondo, che a volte è meglio perché diciamolo nel primo si possono versare anche tutto l'imbarazzo, la timidezza, l'insicurezza che danno al bacio un suo fascino, resta impresso senza dubbio, ma spesso il secondo è meglio.
Il terzo poi, non ne parliamo. Chissà come sarebbe stato il terzo bacio che si trova un proprio ritmo, e poi il quarto, sarebbe stato bello il quarto secondo me. Perché poi si capisce all'altro cosa piace, si acquisisce anche una maggiore consapevolezza di cosa piace a sé e se si riesce a non perdere la curiosità del primo bacio e ad aggiungerla all'esperienza di quelli successivi si cade in un circolo di baci sempre nuovi e mai diversi. Che ci si conosce ma non è mai abbastanza e si mescola un bacio vecchio con un bacio nuovo e si ricomincia poi d'accapo.
Non c'è mai stato niente e se ci fosse stato sarebbe potuto anche essere brutto ma giacché non c'è stato mi resta almeno il piacere di immaginare che sarebbe stato bello, perché secondo me lo sarebbe stato e saremmo ancora in tempo per provarci - anche solo un bacio, o meglio due per sicurezza - o forse no, nessuno può saperlo perché non è stato ma che bello se potesse essere.
Ci sono dei giorni in cui fare l'amore con lui mi manca
mancano piccoli dettagli
il modo in cui le sue labbra sfioravano la mia nuca mentre mi abbracciava
le mie mani aggrappate alla sua schiena
i baci - sempre
i morsi - talvolta
e lo stringersi, stringersi forte
che poi che importa per quel tempo del resto del mondo
e dei problemi
e dei pensieri.



Come sempre, io pronta e tu sparisci.
Tanto poi lo sai che mi trovi sempre qui e ci sarebbe da pensare che io sia stupida ma cercando di essere oggettiva non penso di esserlo poi così tanto - non più di altri - è che mi piaci e ogni tanto mi dai l'illusione di piacerti. Ogni tanto basta questo.
Uno dei problemi dei fidanzati violenti è che in genere poi diventano mariti violenti e padri violenti.
Io ci credo al fatto che le persone possano cambiare ma ci sono casi in cui bisogna andarci più cauti che in altri.

Sono già sveglia e non riesco a dormire, ho troppi pensieri che mi affollano il cervello e i miei pochi neuroni non riescono a stargli dietro. Se vi avanza qualche neurone di seconda mano ancora funzionante fatemi sapere.

venerdì 21 novembre 2014

In giornate come queste sembrerebbe quasi semplice, non potendo avere tutto, accontentarsi di qualcosa.

Se potessi averlo qui stasera, vorrei solo un abbraccio.
Se potessi averlo qui, stasera vorrei solo un abbraccio.

Per qualche motivo che ignoro, mi piaci moltissimo. Molto, niente di irragionevole, direi quel poco che basta a far si che di notte, da solo, mi svegli e, non riuscendo a riaddormentarmi, inizi a sognarti.
- Franz Kafka

Forse ha ragione la mia amica, i difetti bisogna ometterli e tacerli. Lei dice che a esser totalmente onesti è difficile trovare qualcuno che ci voglia davvero.
Io non credo si debba condividere tutto. Credo che sia bello sapere di poterlo fare ma ancor più bello sapere di poter mantenere qualcosa per sé, anche quando si è in coppia.
Con i difetti io però non ci riesco, ho questa abitudine, anche se non racconto tutto di me, di metterl avanti in bella mostra un po' scusandomi un po' cercando di mostrare anche i miei sforzi per migliorarmi.  Per dire: ecco, il peggio di cui sono stata capace fin'ora è questo, ma sto cercando di migliorare e ho anche dei pregi, sai?
Ma a volte non basta e allora penso che forse ha ragione la mia amica.

Sono i cambiamenti impercettibili che portano alle trasformazioni più significative.
Deve funzionare un po' come per l'erosione delle rocce, delle montagne - vaghi ricordi delle scuole elementari e delle medie. I fiumi, la pioggia, il vento e altri agenti lavorano lenti e trasformano le montagne. Il tempo e le persone devono lavorare così.
Radicata in me è la convinzione che ogni incontro influenzi la vita di una persona e se ogni persona che ho incontrato nella mia vita ha contribuito a fare di me quella che sono (nel bene e nel male), anche io probabilmente ho avuto un'influenza, anche minima, sulle persone che mi circondano.
A volte mi piacerebbe sapere come l'avermi incontrata ha cambiato la vita di qualcuno, fosse anche un cambiamento marginale.
Credo che la maggior parte delle persone influenzi la vita degli altri in maniera impercettibile ma sono tutte queste impercettibili cambiamenti che portano a formare il carattere di una persona, col tempo. Poi ci sono persone che lasciano il segno più di altre e possono anche stravolgere una vita ma per fortuna (o forse no) non capita spesso.
Com'è che quella cosa che se tocchi il fuoco, ti scotti e la volta successiva fai più attenzione con te nn funziona?

giovedì 20 novembre 2014

(E' come se aprissi una serie di parentesi senza chiuderne mai nessuna e tra l'altro non arrivo da nessuna parte. Buona fortuna a chi dovesse decidere di leggere)


E' una di quelle occasioni in cui all'inizio ci si siede in circolo e ci si presenta, che fa un po' alcolisti anonimi a pensarci bene, o almeno l'idea che uno si fa di una riunione di alcolisti anonimi guardando un film, perché poi non ci sono mai stata a una riunione degli alcolisti anonimi, chissà se è davvero così.
Sono a metà del giro - penso con sollievo - così posso vedere gli altri che dicono, quanto tempo parlano, se sono seri, se parlano di cose concrete o se divagano. Sono molto brava a divagare ma qui non conosco nessuno, non so se sono brava anche quando non conosco nessuno.
Bisogna anche dire perché si è lì e qual è un proprio sogno, non so cosa sarà più difficile. Anzi lo so: il sogno sarà la parte più difficile ma la risposta sul perché sono lì non potrà essere totalmente onesta.
Comunque parlano pochi minuti, si soffermano un po' sul lavoro e su qualche hobby, spiegano perché sono lì - hanno tutti motivi nobili al contrario di me e sembrano tutti onesti - svelano un loro sogno. Incredibile come si possa svelare un desiderio a degli sconosciuti, o forse con gli sconosciuti è più semplice. O ancora magari non è il loro primo desiderio ma uno meno importante - d'altra parte non era stato specificato, bastava che fosse un nostro desiderio quindi ne stanno dicendo uno di poco conto e serbano i più importanti nel loro cuore. O nella loro mente - chissà dove stanno i desideri.
Alla fine danno una fetta di torta, che è un incentivo semplice ma funziona - più un premio forse o meglio ancora un simbolo concreto di condivisione. Ma magari tutti questi pensieri li faccio io, è solo una fetta di torta.
Ancora non so che dire - probabilmente due parole su quello che faccio nella vita, da dove vengo. Perché sono lì? Per un motivo sbagliato e meno nobile del loro, ma non mi va di dirglielo quindi dirò un motivo per cui sono lì ma non il principale. Non è proprio una bugia, comunque. Un'omissione, va. Beh no, una mezza bugia. Tanto non lo sapranno mai.
Mi sento un po' in difficoltà. Non è che non mi sia capitato altre volte di parlare davanti ad altra gente, anche sconosciuti ma sono timida e loro sono tanti e vorrei fare una bella impressione. Questa cosa della bella impressione è una fregatura, me ne rendo conto, uno non dovrebbe importarsene poi tanto di fare una bella impressione ma con queste persone passerò molto tempo, se gli piacessi non sarebbe male. Ecco, non è tanto una questione di fare una buona impressione, mi basterebbe risultare un po' simpatica. E so benissimo che tra tante persone a qualcuno non piacerò, ma diciamo che già risultare simpatica a un po' di loro mi basterebbe. So essere molto simpatica a volte, mi dicono. A volte molto antipatica. Il problema è che non ha senso che io mi sforzi di essere simpatica perché in tal caso risulterei antipatica quasi sicuramente.
In ogni caso arriva il mio turno, dico poche parole su di me, sul mio lavoro, sui miei hobby. Perché sono lì? Eh, è un'esperienza bellissima, me ne hanno parlato bene diverse persone, bla bla bla. Tutto verissimo, peraltro,  non dico di no. Alla fine riesco a fare anche una battuta, gli altri ridono, mi è andata bene. Ve la proverei a scrivere la battuta, ma ci ho provato e non rende quindi credetimi sulla parola: hanno riso, non sarà stata così terribile.
Tutto sommato volevo provare a mettermi un po' alla prova anche sul fronte timidezza e questo mi sembra un buon inizio. Bisogna vedere dove porterà.



Credo che nella mia stampante ci sia un gruppo di piccoli amanuensi che scrive e disegna per me. Non trovo una spiegazione più plausibile per la lentezza della stampa.

Certe cose accadono e non si sa se siano giuste o meno. A volte lo si capisce dopo, quando il tempo riordina i pensieri e le sensazioni, a volte non si capisce mai davvero, ma ha sempre poi così importanza?

C'è qualcosa di rassicurante nel sapere di poter prendere carta e penna - o la tastiera del pc - e raccontare la propria vita a qualcuno, la propria giornata.
Le distanze si accorciano e il tempo si dilata concedendo la scelta accurata delle parole. Se si scelgono con cura le parole talvolta non è solo per amor di precisione ma anche perché se si tiene a una persona non si ha paura di perdere un po' di tempo in più per trovare la parola giusta.

mercoledì 19 novembre 2014

Alcuni desideri bisognerebbe tacerli non per superstizione ma perché a nominarli sembrano già veri ma se non si avverano?

Era finalmente un sentimento sano dopo tanto tempo ma l'ho perso - ce l'avevo a portata di mano e l'ho perso. Non so neanche se 'perdere' sia il verbo più adatto, fa pensare a una certa disattenzione da parte mia e invece sono stata attentissima perché ero contenta, così contenta che fosse nato in me un desiderio così sano - spontaneamente. E invece niente. 

Abbiamo fatto l'amore
- per ore -
e poi sfiniti
ognuno a casa sua
con l'odore dell'altro.

martedì 18 novembre 2014

Potresti pensare di avermi visto seduta in quel treno a guardar fuori dal finestrino ma non è vero. Io con la mia mente ero altrove. Io ero con lui.

lunedì 17 novembre 2014

Io ero sua e lui era mio e non c'era nulla di possessivo in tutto ciò.
Era un modo sano di appartenersi - se capite cosa intendo.
Non è facile, ma non lo è neanche per me spiegarlo.
Mi ero solo preoccupata del suo eventuale amore per me, ma io avrei saputo amarlo come meritava?
Le occasioni perdute devono essere da qualche parte insieme alle parole rimaste sulla punta della lingua.
Ho millemila idee per la testa, che se riuscissi a realizzarne un terzo sarebbe già abbastanza. Mi mancano però alcune competenze e mi servirebbero:
- un esperto di economia
- un esperto informatico
- un esperto organizzatore di eventi
- un esperto amatore (no vabbe', questo no, scherzavo)

Ma un terzo di millemila e trecentotrentatretrecentotrentatre periodico?

Ho conosciuto meglio me stessa, attraverso te, ho capito che tipo di donna voglio essere. Sarebbe stato più semplice avendoti al mio fianco - forse - ma non tutte gli incontri sono destinati a diventare presenze costanti nella vostra vita. Eppure, lasciano il segno.

Ho sempre
un libro nella borsa
un sogno nel cassetto
una speranza nel cuore
un sorriso sul viso.
Così sono
e se ti va
e se ti piace
ho anche un po' d'amore
e te lo do.

Era amore in potenza, non abbiamo avuto pazienza.

domenica 16 novembre 2014

Ci sono alcuni amori che non sono amori davvero ma una sorta di "fissazioni" che non è la parola più adatta ma sono sicura che renda l'idea. Lui non ci vuole, lei non ci vuole e noi li vogliamo. E a volte è amore davvero, a volte è solo voglia di avere uno scopo che ci riempia le giornate,
Chissà se in amore davvero vince chi fugge, io ho questa pessima abitudine di restare.
L'amore non deve essere per forza complicato. A volte si nasconde in un sorriso e non lo sai.
Chi vuoi stasera, la brava ragazza o quella cattiva?
Posso essere chiunque tu voglia, perché entrambe fanno parte di me.
Stasera puoi scegliere tu.
Non riusciva mai a tenermi testa e, a dire il vero, non ci provava nemmeno tranne in qualche occasione in cui gli facevo notare che non riusciva a tenermi testa.
E allora si impuntava in discussioni senza capo né coda, con la pretesa di farmi vedere che sì, lui era capace. Il problema è che prendeva questa decisione quando non c'era nulla di cui discutere, doveva quindi sforzarsi di trovare un pretesto, generalmente una minuzia che trasformava in dramma per il quale scomodava a sproposito citazioni colte.
E forse sono impietosa nel mio giudizio, ma se c'è una cosa che odio più di discutere è discutere per problemi che non sono veri problemi e soprattutto senza che ci sia davvero motivo di farlo, solo per dimostrare di essere in grado di aver ragione, volendo.
Che poi vincevo io lo stesso, ma c'è poco da vantarsi.

A volte mi accorgo che pensi che l'amore non faccia più per te e vorrei dirti che ti sbagli ma so che, come tutti, non apprezzi i pareri non richiesti. E allora te lo dico una volta e se non mi credi non insisto più.
Non inizierò a non aspettarmi nulla per non rimanere delusa, continuerò sempre ad aspettarmi qualcosa, a esprime desideri e a impegnarmi perché si realizzino. Apprezzerò ciò che di buono arriva e non dipende da me e accetterò il fatto che non tutti i desideri sono fatti per essere esauditi, ma farò sempre almeno un tentativo. Se qualche delusione arriverà - e qualcuna arriva sempre - ci rimarrò un po' male, come è umano che sia ma poi passerà, ed è umano anche questo.

La schiena che si inarca
le tue mani sui miei fianchi
le tue labbra sulle mie.

sabato 15 novembre 2014

Chissà come funziona di preciso questa cosa della mancanza
come è possibile che non sia una cosa reciproca
o almeno non sempre.
In alcuni casi dovrebbe - secondo me.
Per esempio, se tu manchi a me io dovrei mancare a te
dovrebbe funzionare così
per un motivo semplice
semplicissimo e cioè:
se per un po' siamo stati bene insieme
stavo bene io, stavi bene tu
insomma, stavamo bene entrambi
e poi a un certo punto non siamo stati insieme più
e nessuno ha fatto un torto all'altro
- semplicemente è successo -
com'è possibile che tu mi manchi
e io non manco a te?
Non è così che dovrebbe funzionare, ti trovi?
Dovrei mancarti anch'io
almeno un po'
e se ti manco, fingi bene.

Spesso non neghiamo seconde opportunità agli altri ma le neghiamo a noi stessi.
Prima o poi dovrò risolvere questa cosa che non sono brava a ricevere, che si tratti di abbracci, regali o affetto, non sono brava a ricevere.

venerdì 14 novembre 2014

Tanti abbracci e ancora più sorrisi
baci non so quanti
di certo più di cento, ma poi ho perso il conto.
C'era pure un po' d'amore, nel caso lo volessi
il tutto incartato in fogli di velina
col nastro di carta, ci ho fatto pure i riccioli.
Ho impacchettato tutto bene bene,
io che i regali non li ho mai saputi fare
né scegliere, né dare
talvolta neanche ricevere
C'era un biglietto - era tuo, non si poteva sbagliare
ma tu l'hai lasciato 
come poggiato su un tavolo
dimenticato o non voluto
poco importa, l'hai lasciato a me.


Studiamoci un po', facciamoci qualche domanda - magari non troppo indiscreta, per cominciare.
Mettiamo insieme dettagli, costruiamoci un'immagine quanto più veritiera possibile, siamo curiosi.
Un po' di curiosità non ha mai fatto male a nessuno, o forse sì ma possiamo esser prudenti.
Non che poi debba nascere qualcosa. A volte è bello anche così.
Attacchiamo ai lati e scaviamo verso il centro, poi arrivarci è un'altra storia.
Avresti dovuto dirmelo che sono bella - bella per te.
Avresti dovuto dirmelo che ti piacevo.
Avresti dovuto dirmi una sacco di cose, ma le hai taciute e le hai tirate fuori quando ormai a me non interessavano più.
C'è qualcosa che può attrarmi irrimediabilmente in un uomo che sappia scrivere o che - per lo meno - scriva in un modo che mi piaccia.


(Ho tolto e messo i congiuntivi almeno tre volte, stasera non so come coniugare i  verbi)
Ora sto bene, l'amore poi arriverà.
O almeno, spero.

Prima o poi dovrò spiegare al mio istruttore di aerobica che è inutile che continui a ripetere 'Shakera shakera'' facendo segno di shakerare le tette al ritmo di musica. Posso provarci finché voglio ma se le tette non ci sono, c'è poco da shakerare. :-p

Pensava di averla incontrata - la donna della sua vita - e invece no, perché per lei lui non era amore.

Si apprende con l'esperienza e poiché insegnare costituisce un'esperienza, si apprende anche insegnando.

giovedì 13 novembre 2014

Ogni tanto ho l'impressione che la forma sia sottovalutata e che si attribuisca importanza solo ai contenuti.
Non fraintendetemi, penso che i contenuti siano importanti e se dovessi scegliere tra forma e contenuti probabilmente sceglierei questi ultimi, ma credo che la forma sia importantissima.
Quante volte contenuti importanti si perdono perché chi vuole esprimerli non è in grado di farlo?
Si può possedere tutto il sapere del mondo, ma che conta se non so trasmetterlo in maniera opportuna?
E poi magari l'estetica non è tutto, ma per me ha un suo valore.
Se è vero che nessuno entra nella vita di un'altra persona per caso, dobbiamo fare doppiamente attenzione. In genere ci preoccupiamo dei segni che gli altri lasciano nella nostra vita ma la verità è che dovremmo fare molta attenzione anche al modo in cui noi entriamo nella vita degli altri.

Sentivo ieri alla radio che va di moda per fidanzamenti e matrimonio, scambiarsi oltre a promesse e anelli anche le password di social network. Dovrebbe essere un simbolo di fiducia.
Ecco, come sempre ognuno ha la sua opinione e visto che ho un blog vi dirò la mia: mi sembra una grandissima sciocchezza.
A parte che per me fiducia vuol dire tra le altre cose che non ho bisogno di controllare le conversazioni in chat del mio fidanzato/compagno/marito perché sono certa che anche se dovesse sentire altre donne sarebbe per motivi che non riguardano il farmi spuntare un paio di corna in testa.
A parte che le conversazioni compromettenti si possono cancellare.
A parte che se uno/a vi vuole riempire di corna lo fa lo stesso.
A parte tutto questo, secondo me in una coppia è bellissimo condividere interessi, amicizie, tempo e tanto altro ma è importantissimo mantenere i propri spazi, i propri interessi e del tempo per sé.
È bello fare parte di una coppia ma non bisognerebbe dimenticare che prima di tutto siamo individui.

mercoledì 12 novembre 2014

Ma è facile cedere a un uomo, dopo che un altro ti ha rifiutato - mi ha detto una cara amica - ed è sbagliato, sicuramente sbagliato ma ti capisco. Com'è bello sentirsi desiderate.

(ma non è proprio così)
Serve poi davvero una scusa per vedersi?
Non basta dire "Ciao, ho voglia di vederti."?
Che puoi vuol dire tante cose.
Ho voglia di vederti.
Ho voglia di baciarti.
Ho voglia di prendere un caffè e basta.
Ho voglia di un abbraccio.
Ho voglia di fare due risate insieme.
Ho voglia di parlare.
Ho voglia di fare l'amore.
Ho voglia di te.

Può significare una di queste cose, o più, anche tutte. L'importante è essere chiari.
Una mia collega mi ha detto quello che già avevo pensato anche io "Vedi, è così che si comporta un uomo a cui piaci, ma piaci davvero. Sta qui due giorni e la prima cosa che ha fatto è stata passare a trovarti, anche solo per mezz'ora."

Vero, verissimo, anche se poi bisogna dirla tutta, è stata una pura attrazione fisica a muoverlo perché sì, ci lega un affetto comune a pochi ma non è stato l'affetto a spingerci a incontrarci oggi. Così capita che si allontani dieci minuti con la scusa di un caffè e invece.
Magari in un altro momento questo non mi sarebbe bastato, non sarebbe stato quello che volevo.

Mi mancava questa sensazione - le mani di un uomo che desidera solo me. Anche se è solo per poco.

Non è amore né un calesse. Chi lo sa cosa sarà.

martedì 11 novembre 2014

Stamattina ho pensato che avevo voglia di fare una cosa.
Poi ho pensato che era una cosa stupida e certamente  sbagliata.
Poi ho pensato che se ne avevo davvero voglia valeva la pena di farla lo stesso, accettandone eventuali conseguenze.
Poi ho pensato che non ne avevo nemmeno poi tanta voglia, quindi potevo veramente evitare di farla.
Poi l'ho fatta lo stesso.

E dunque mi chiedo, che senso ha? Può valere la pena ogni tanto di fare qualcosa di sbagliato se se ne ha davvero voglia e se si è pronti ad accettarne le conseguenze, ma se non si ha nemmeno voglia di farla? Cosa mi spinge a comportarmi così? A voi capita mai? Che ne pensate?
Ho tante domande stasera e nessuna risposta (o qualche risposta che però non mi piace).

Chissà com'è che a volte ciò che è sconosciuto ci intriga e ci attrae mentre altre volte ci spaventa.  E quando accadono entrambe le cose contemporaneamente, chi vince tra attrazione e paura?

L'eccitazione dell'attesa ci tiene pronti. La distanza non è mai stata un limite per noi, ha solo acuito i nostri desideri.

I ricordi dovrebbero impedirci di commettere sempre gli stessi errori.  Alcuni errori, però, son così piacevoli che a ricordarli viene solo voglia di ricommetterli.

lunedì 10 novembre 2014

Io lo so che non è vero che gli uomini sono tutti uguali però stasera lasciatemelo credere - solo stasera. Poi domani vi amerò di nuovo, ma intanto oggi siete tutti uguali.
L'impressione è quella di inseguire qualcosa che fugge e - d'altra parte - non ci sarebbe bisogno di inseguire qualcosa di fermo.
E magari c'era qualcosa di altrettanto bello o forse di più a un passo da noi, ma noi stavamo correndo altrove.
Ho avuto due mezze belle notizie oggi: spero che si concretizzino presto.
Credo che nulla accada per caso e che ogni incontro sia importante per qualche motivo eppure di alcuni incontri mi sfugge il senso. Non dico che non ci sia, è solo a me che sfugge, ma che senso ha un senso che non riesco a cogliere?
A volte ho l'impressione di averti dato l'impressione sbagliata, come se pensassi che io mi conceda facilmente agli uomini. Non è così e con questa affermazione non voglio esprimere un giudizio di merito, ognuno si conceda a chi vuole ma io non sono così.
Non so dove ho sbagliato, perché ti sia fatto questa idea - forse mi sbaglio io e non è questa l'idea che tu hai di me, ma così sembra.
Ho avuto un solo uomo, il primo amore. Poi è vero, anche quando l'amore è finito di tanto in tanto ci siamo rivisti e l'attrazione e la nostalgia hanno avuto la meglio, ma non sarei andata con una persona qualunque.
Ho desiderato altri due uomini dopo, ma non ho potuto averli - per un motivo o per un altro.
Ci sono uomini che mi avrebbero voluta, ma non cedo a compromessi con i miei desideri.
E a dirla tutta, se anche fosse, non so perché sto qui a giustificarmi con te ancora una volta, proprio non lo so.
Sono forse all'antica ma.
Se anche apprezzo la praticità degli ebook, tra le mie mani stringo quasi esclusivamente libri in carta e inchiostro.
Se non disprezzo la comodità dei jeans, indosso spesso gonne e vestiti.
Se è vero che le scarpe con zeppe e plateau sono più comode, trovo che i tacchi possano rendere una donna ancora più sexy.
Se anche faccio un uso (talvolta eccessivo)di Facebook e Whatsapp, preferisco le lunghe chiacchierate di persona, o almeno per telefono.
Se gli scambi di email hanno per me un certo fascino, è solo perché richiamano alla mia mente gli scambi epistolari.
Sono forse all'antica ma so essere moderna quando serve. E' solo che a volte non serve.

Così capita che per inseguire un sogno se ne perdano altri due che ci sarebbero piaciuti ugualmente - o forse di più - ma non abbiamo mai considerato con attenzione.
Magari a dargli una possibilità in più ci potrebbero cambiare la vita, magari a guardarli meglio sono sogni anche più belli ma siamo persi dietro a quel sogno che a volte non fa neanche più per noi, ma le vecchie abitudini sono dure a morire.

domenica 9 novembre 2014

Tu potresti almeno dirmelo
che ti manco anche un pochino
non dico - vedi - quelle mancanze folli
che non puoi pensare ad altro
che qualsiasi canzone senti pensi a me
che qualsiasi libro leggi pensi a me
che qualsiasi film vedi pensi a me.
Non dico una mancanza così
che poi mica ci sarebbe qualcosa di male
perché io
qualsiasi canzone sento penso a te
qualsiasi libro leggo penso a te
qualsiasi film vedo penso a te
però va bene anche se per te non è così.
Mi basterebbe una cosa più semplice
tipo che ti è successa una cosa bella - ma bella davvero -
e hai pensato
vorrei proprio raccontarlo a lei.
Poi magari non lo fai
hai tanti ottimi motivi sbagliati per non farlo
ma mi piace pensare che un po' ci pensi.

Troppo facile mentire a se stessi e dirsi che, per una volta, va bene anche accontentarsi di qualcosa se non si può avere tutto.
Le tue mani tra i miei capelli mentre mi baci
con le dita che si insinuano e attirano il mio viso verso il tuo.
Non so quante volte è successo - troppe eppure mai abbastanza -
ma se anche non fosse mai accaduto
sono così tante le volte in cui l'ho immaginato che la fantasia è diventata ormai quasi un ricordo.
Chi vince, chi perde in questo gioco dell'amore?
L'impressione è che a volte non vinca nessuno ma io non ci credo, per ora ancora no.

Faremo l'amore e sarà tutto come prima, nel bene e nel male.
O sarà tutto diverso, perché siamo diversi noi.
Sarà di sicuro bello, sarà di sicuro intenso, sarà quel che sarà.
Mi piacerebbe essere un ricordo sereno, a cui pensi con piacere.
Una sorta di ancora per i momenti difficili.
Ti capita mai la sera nel letto di aver voglia di raccontare la tua giornata a qualcuno? Un aneddoto divertente, la richiesta di un consiglio, semplicemente distrarsi la sera per non pensare a un problema, almeno per un'ora. Ecco, vorrei essere quel qualcuno.


C'è una piacevolezza nel parlare e nel condividere, sia che si tratti di argomenti seri sia di leggerezze, che una volta sperimentata e apprezzata, diventa essenziale.
Se provo a tornare col pensiero a una giornata serena, interamente serena, me ne torna in mente una che non mi aspettavo.
Un battito di ciglia è il tempo che a volte richiede una decisione che può cambiare la vita.
Sono i dettagli a fregarmi, sempre, sono i dettagli a farmi innamorare.
Minuzie, forse, ma come sia possibile che una donna resti impassibile di fronte al tuo sorriso sghembo e a quel modo di guardare il mondo, io non lo capisco.

L'amore dato non va richiesto indietro.
Ho origliato una conversazione tra bimbe e ho preso nota di un importante consiglio sentimentale.
"Se non gli piaci, fagli un pernacchio."
L'amore talvolta ci passa davanti, ci sfiora appena, sorride distratto e se ne va.
Potevamo fermarlo, e invece niente.
Poteva essere
boccata d'aria fresca
leggerezza quanto basta
sorrisi alla fine di una giornata stancante
una parola buona in una giornata cattiva
una nota diversa
qualcosa di nuovo
un finale a sorpresa
battute sottili
giochi d'adulti
pensieri di bimbi
l'amore, forse.

sabato 8 novembre 2014

Se devi tornare perché non sai dove altro andare, puoi pure restare dove sei.

venerdì 7 novembre 2014

"Ha 38 anni, Bartleboom. Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la sua donna. Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma col tempo ha imparato a considerare la cosa con grande serenità. Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende la penna in mano e scrive. Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste: ma ha una vita da raccontare. E a chi, se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle
–Ti aspettavo.
Lei aprirà la scatola e lentamente, quando vorrà, leggerà le lettere una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu si prenderà gli anni –i giorni, gli istanti– che quell'uomo, prima ancora di conoscerla, già le aveva regalato. O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell'uomo
–Tu sei matto. E per sempre lo amerà."

Alessandro Baricco, Oceano mare.

Mi piace che un uomo mi guardi, se sa come guardare una donna.
Perché c'è sguardo e sguardo, c'è uomo e uomo.

giovedì 6 novembre 2014

Secondo questo articolo potrei quasi quasi essere una ragazza speciale. Chissà perché il mondo intero ancora non se ne è accorto :P

http://oltreuomo.com/le-10-caratteristiche-che-rendono-una-ragazza-speciale/

1) Mi è stato detto che so essere sexy anche in pigiama. Pigiama di pile, non so se mi spiego.
2) Se voglio qualcosa lo domando. Apprezzo anche il contrario, se chi domanda sa porre le domande nel modo giusto.
3) Lascio pagare l'uomo, ma non sempre. Dipende dall'uomo e dall'occasione.
4) Niente pantomime alcoliche alle feste. Conosco modi migliori per divertirmi e per attirare l'attenzione, ammesso che ne abbia voglia (di attirare l'attenzione).
5) Uso molto i social network, ma penso che alcuni momenti e sensazioni debbano rimanere privati (ed è per questo, per esempio, che su questo blog finisce molto di me ma non tutto).
6) Sto sempre finendo un libro e in genere ne ho già pronti almeno altri tre da leggere.
7) Non so se riesco a mantenere viva l'attenzione dicendo cose interessanti. Mi è stato detto che sono brava a raccontare aneddoti e a intrattenere perché so far ridere, ma anche che non sono divertente. Insomma, pareri contrastanti, ma immagino sia una cosa molto soggettiva.
8) Mangio quello che mi pare. Secondo me chi mangia con gusto, ama con gusto, vive con gusto.
9) Mi piace fare nuove esperienze e sono curiosa. Quello che ho mi piace ma se posso avere di più, ci provo.
10) Ecco, qui non so se ci troviamo. Io non mi sento uguale all'uomo, mi sento diversa e menomale che è così. E diversa non significa inferiore o superiore, semplicemente diversa.


Comunque a volte la gente visualizza il messaggio e risponde in un secondo momento solo perché è impegnata, eh.
A parte questo, a un certo punto anche prima delle spunte azzurre era ovvio che se uno non rispondeva per ore c'era una buona probabilità che avesse letto il messaggio e non avesse potuto o voluto risponde. E se non si faceva problemi a non rispondere prima, non risponderà neanche ora.

''Te ne sono successe di tutti i colori in queste ultime tre settimane, eh riccio?''
''Abbastanza, ma con tutte le fortune che ho non mi posso lamentare. E poi l'arcobaleno mi piace. ''

In fondo è un bene che ogni tanto gli amori finiscano, pensate altrimenti come sarebbe difficile convivere con gli amori non corrisposti.

Non è stato facile vederle le tue labbra sulle sue la prima volta.
Neanche la seconda.
La terza non è andata molto meglio.
Non è stato facile per molte volte ma poi passa.
Più o meno.
Si può tornare indietro ogni tanto, ma solo se è un modo per andare avanti.

mercoledì 5 novembre 2014

Non hai mai avuto l'impressione che il tempo stesse tramando a nostro favore?
Io a volte ce l'ho ancora.

Il tempo
cancella ferite
affievolisce ricordi
alimenta speranze.
Basta lasciargli il tempo di lavorare.

Vorrei riuscire a descrivervi quello che provo, ma non credo di esserne capace, non credo di essere in grado di riuscire a trasmettervi certe sfumature che attraversando i miei pensieri in questo momento.
Proverò a scrivere le cose così come vengono, come se stessi parlando con voi. Non è detto che funzioni, ma finora leggere e rileggere più volte quello che ho scritto non ha funzionato.
C'è stato un uomo che ho amato tanto, davvero tanto. Il primo amore, il primo vero bacio, la prima volta. Il primo. L'ho amato per così tanti anni e per così tanti anni non ho desiderato che lui, che non ho mai pensato che le cose potessero cambiare. Questo non vuol dire che pensassi che sarebbe necessariamente durata per sempre, ma credevo che sotto sotto forse avrei amato sempre un po' lui e che, se anche non l'avessi amato, l'attrazione fisica che provavo con lui non mi avrebbe mai abbandonato. Ciò non mi ha impedito di avere altri uomini - uno solo, in realtà - e ciò non mi ha impedito di essere fedele ma da qualche parte nel mio cervello o nel mio cuore sapevo che se fossi stata single, sarei tornata da lui. Fosse stato anche solo per una notte di passione, sarei tornata da lui.
L'ho desiderato così tanto da essere disposta a non averlo davvero, a condividerlo, a non essere il primo dei suoi pensieri, a rinunciare all'idea di amore che avevo nella mia testa ma non importava: io volevo lui. Sapevo come stuzzicarlo, sapeva come provocarmi. L'attrazione fisica tra noi non ve la so descrivere: passione, curiosità, desiderio. C'era tutto questo e molto altro.
Forse non era sano, di sicuro da un certo punto in poi non era più amore, ma era bello, era comunque una certezza, un punto fisso. E se parlo al passato, è solo per l'attrazione fisica - da parte mia - perché so che come amico c'è ora come allora.
L'attrazione fisica, dicevo. Adesso avrei l'opportunità di vederlo: in fondo io sono single, lui pure. Siamo grandi e consapevoli delle nostre azioni, non ci sarebbe nulla di più semplice né di più bello eppure, non mi va.
Potrebbe essere che è passato troppo tempo dall'ultima volta che c'è stato qualcosa tra noi? Non credo. Ci sono state pause lunghe e pause brevi ma siamo sempre stati bravi a ricominciare da dove eravamo rimasti.
Potrei dirvi che è perché mi piace un altro - potrebbe pure essere - però onestamente mi sembra così sciocco. Con quest'altra persona non c'è niente e non ho motivo di credere che la situazione possa cambiare. Se anche per assurdo le cose dovessero cambiare, è evidente che io al momento non gli devo niente, quindi il problema non può essere questo. Potrei divertirmi un po' nell'attesa e magari lui non lo saprebbe mai - ma per come sono fatta poi lo saprebbe perché mi sembrerebbe disonesto tacerlo anche se magari disonesto non è.
E allora qual è il motivo, ma soprattutto qual è il problema? Perché vedete, tutto sommato dovrei essere felice, mi sono liberata di una "cattiva abitudine" ma ho mantenuto l'amico, cosa potrei volere di più? E invece mi ritrovo sperare che quella voglia torni.
Intendiamoci, non escludo che se lo vedessi dal vivo le cose non sarebbero quelle di un tempo. Magari se ci stuzzicassimo un po' subito tornerebbe tutto come prima, il problema è che non mi viene la voglia di provocarlo, di stuzzicarlo, di fare in modo che qualcosa accada - prima ero così brava.
Così sì, forse dal vivo succederebbe qualcosa, ma non so come spiegarvi, non c'è più quella voglia di sperare che accada.
Non c'è un finale, questa riflessione si ferma qui.

(e non è proprio così, non è proprio quello che provo, quello che vorrei dire ma meglio di così non ci riesco)

La vera dannazione? La mente.
Prova a spegnerli, i pensieri, quando t’incendiano i sensi.
- E. Mayer
C'è molta confusione intorno a me e dentro di me ultimamente, quindi è giunto il momento di fare un po' d'ordine. Inizierò dall'esterno, che dovrebbe essere più semplice. Ogni giorno cercherò di mettere in ordine qualcosa. Basta un cassetto, una mensola, uno scaffale: tiro tutto fuori, pulisco, se c'è qualcosa da buttare lo butto e rimetto tutto a posto. Non sono necessarie grandi pulizie, bastano piccole pulizie ma quotidiane. Avere un po' di ordine intorno a me non potrà che farmi bene.

#100bpdf (18)

Una persona oggi mi ha detto che le ho divertito la giornata. Mi sembra un complimento bellissimo :)

martedì 4 novembre 2014

Apri parentesi che tocca a me chiudere. Non è giusto.

Sono passati molti mesi dall'ultima volta che ho fatto l'amore, che poi amore non era e lo sapevamo entrambi.
Era qualcosa di molto bello, molto intenso, molto vero ma non era amore.
Poi ho detto basta al non amore perché c'era qualcosa che mi attirava molto e che poteva evolvere in amore o anche no - e infatti no - ma a prescindere da tutto meglio nessuno amore che non amore.

Ricordo l'ultima volta che ho fatto l'amore, il giorno preciso, ogni dettaglio.
Ricordo che ho pensato: 'Potrebbe essere l'ultima con lui.'
E così è stato - per ora?

lunedì 3 novembre 2014

Il ruolo dell'amante non fa per me.
Se pure riuscissi a liberarmi dei sensi di colpa, non potrei accettare di avere un uomo a metà.

Una volta ero brava a lasciarmi scivolare tutto addosso e vivere da spettatrice. Sono contenta di essere più attiva ma vorrei recuperare la capacità di lasciar correre.

domenica 2 novembre 2014

Perché sono arrabbiata oggi.
Non lo so.
Stamattina mi sono svegliata di ottimo umore, poi a un certo punto in un momento di silenzio ho avuto un attimo di scoraggiamento.
E io nel silenzio mi trovo bene in genere. Non sono una di quelle persone che si circonda di rumori per non rimanere da sola con i propri pensieri. Parlo tanto ma mi piace ritagliarmi dei momenti di solitudine e silenzio tutti per me.
E invece stamattina in un momento di silenzio si è insinuato nella mia mente un pensiero di scoraggiamento, un pensiero insensato e infondato, ma non sono riuscita a scacciarlo per tutta la giornata.
Sono sola.
Ed è una balla colossale, ho una famiglia fantastica, tanti buoni amici veri e tantissimi conoscenti, che contano meno di famiglia e amici ma comunque ci sono. Non mi manca la gente che mi vuole bene, questo lo so
Eppure ho pensato "sono sola", non sola in generale, sola perché non ho nessuno da amare o che mi ami. E poiché i pensieri tristi attraggono pensieri tristi, il tutto si è trasformato in "E se dovessi rimanere sola? Se non dovessi incontrare la persona giusta?"
Penso di non potermi lamentare più di tanto dal punto di vista sentimentale: ho avuto due storie, entrambe importanti per un motivo o per un altro. Non sono tante, ma sono quelle che ho voluto. Una è finita per volontà mia, l'altra no ma si stava trascinando in una maniera tale che era solo questione di tempo: se non mi avesse lasciato lui l'avrei fatto io - peccato, perché con lui immaginavo la mia via insieme. Comunque dicevo, ho avuto due storie e va bene così, non mi interessa far numero.
Ho qualche spasimante ogni tanto, ma nessuno che mi interessi. Mi piace qualcuno ogni tanto - molto raramente - ma nessuno a cui interessi.
La solitudine non mi spaventa, ho imparato a stare da sola. Ho imparato quando, per paura delle solitudine, mi sono buttata in una storia senza capo né coda e non ne è uscito bene nessuno dei due.
E in genere non vado di fretta, non ho mai avuto l'ansia da fidanzato, neanche vedere le prime amiche sposarsi e metter su famiglia mi ha mai messo messo in difficoltà, quindi conto di prenderlo per quello che è: un momento di scoraggiamento, una giornata no. Immagino capiti a tutti.
Domani sicuramente mi sveglierò di ottimo umore come mi capita quasi sempre ma oggi sono stata nervosa tutta la giornata e questo mi ha fatto arrabbiare perché io non sono così.


Io non li capisco quelli che si lamentano della domenica perché si annoiano.
Sarà che di tempo per annoiarmi ne ho difficilmente, così quando capita lo sfrutto appieno: sono le ore di noia le migliori per sviluppare la fantasia, quelle in cui ho immaginato le storie più belle fin da piccola.
Secondo me i bimbi di oggi hanno meno fantasia perché i genitori non fanno altro che riempirgli la settimana di impegni, tra calcetto, danza, piscina, teatro, arti marziali, corsi di inglese, informatica e chi più ne ha più ne metta.
Tutto questo è importante, non è che si possa star sempre con le mani in mano ma ci vuole del tempo per riposare e ci vuole del tempo per annoiarsi: è durante la noia che a volte vengono le idee migliori.

sabato 1 novembre 2014

Pensavo di aver trovato la strada giusta ma mi ero sbagliata e devo ricominciare tutto d'accapo.
Mi sento stanca, ma questo non mi ha mai fermato.
Donne che si lamentano del fatto che non ci sono più uomini in grado di corteggiare e uomini che si lamentano del fatto che le donne non si lasciano più corteggiare.
Se solo questi uomini e queste donne si incontrassero.
Mi sento sexy stasera.
Indosso un bel vestito, tacchi alti a valorizzare le mie gambe - sono belle le mie gambe, me l'ha sempre detto. Ho un buon profumo, stendo bene il rossetto sulle mie labbra anche se so che durerà pochissimo.
Non è per il vestito però, né per i tacchi o per il profumo. Ci sono giorni in cui ti svegli e ti senti bellissima anche in pigiama, altri che non basterebbero chili di trucco per farti sentire decente.
Mi preparo per lui ed era tanto che non lo facevo.
Sono sexy le donne che si preparano per un uomo - se solo gli uomini vedessero la cura con cui scelgono i dettagli per colpirli, forse le osserverebbero un po' di più.
Sono quella che insegue le bolle di sapone, ma tu non mi credi.

Il problema di quando non si sa dove andare è che si rischia di andare nel posto sbagliato.

Cedo.
Alle sue mani, alle sue labbra, alle sue parole.
E cado.