martedì 3 marzo 2015

Quel tempo nel letto dopo l'amore, la mattina al risveglio.
- Resta ancora un minuto.
- Devo andare - ma già ti sto baciando.
- Solo un minuto, poi ti aiuto a vestirti, così fai prima.
Sorridi, lo sai benissimo che non è vero. Finirà come l'ultima volta.
Ti vesto io - mi hai detto. Un indumento dopo l'altro mi hai rivestito e poi, arrivato all'ultimo, hai cominciato a spogliarmi daccapo, come se nulla fosse. Non ho opposto resistenza, lo ammetto.
E la volta prima, ricordi? Ti ho lasciato fare i primi due minuti, poi per ogni indumento messo, me ne toglievo due.
- Ma non eri in ritardo?
- Shhhhh...
Non funziona, così non funziona, ci stiamo ricascando e io sono in ritardo davvero oggi. Prendo i vestiti e scappo, li poggio sulla poltrona in fondo alla stanza e inizio a vestirmi di fretta ma vedo come mi guardi, le spalle appoggiate alla parete dietro al letto e allora non resisto all'idea di stuzzicarti un po', rallento, indugio con le mie mani sul mio corpo e poi mi avvicino.
- Mi aiuti con la cerniera?
Una provocazione bella e buona, lo so benissimo. Una mano poggiata sul mio fianco, con l'altra mi aiuti e sento il tuo dito che scivola sulla mia pelle come se fosse per caso ma tu al caso non lasci nulla. Ho provocato e alla provocazione rispondi.

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