martedì 4 settembre 2012

Il guaio della paura di crescere, è che non c'è un momento in cui passa.
Voglio dire, a dieci anni si può aver paura di diventare grandi e perdere qualche privilegio di bimbo. A quindici anni, si può avere paura di averne venti. A venti, ci si rende conto che non si è proprio più ragazzini e che è il caso di prendersi qualche responsabilità, se non lo si è già fatto.
A venticinque si inizia ad aver paura degli "-enta" e a trenta degli "-anta".
Il che non significa che non si abbia voglia di crescere e andare avanti, solo che fa un po' paura.

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