lunedì 30 gennaio 2012

C'è un motivo se non ho un diario segreto, anche se mi piacerebbe tanto.
Quando ero piccola, un mio cuginetto scassinò il lucchetto del mio diario con un accessorio di una bambolina. Lesse tutto quello che c'era scritto (i miei due primi fidanzatinti, all'asilo e alle elementari) e si vantò con me della sua prodezza. Avevo otto o nove anni e non pensavo che qualcuno potesse avere l'idea di leggere qualcosa di così palesemente privato come un diario con un lucchetto. Anche se forse allora non conoscevo la parola "palesemente".
E così non ho più avuto un diario, per paura che qualcuno lo leggesse e mi criticasse o anche solo mi prendesse in giro. Così come poi negli anni successivi non ho fatto tante altre cose, sempre per paura.
Sono la ragazza dalle mille paure. Forse la più grande è quella di deludere gli altri, ma tant'è, non ci posso far molto. Ho paura di deludere quelli che si aspettano grandi cose da me, perché si aspettano grandi cose da me, ovvio. E ho paura deludere anche le persone che non sia aspettano molto da me, ma in questo caso "deludere" non va bene. Sarebbe meglio dire che ho paura che abbiano ragione. Poi ho paura di aver paura, il che mi farebbe quasi ridere se non fosse abbastanza triste.
In ogni  caso, da qualche parte dovevo pur metterli i miei pensieri, i miei segreti. Un blog è più segreto di un diario segreto? Sì e no. Finchè nessuno sa di chi sono questi pensieri... solo due persone sono a conoscenza di questo blog e di chi lo scrive, ma non ho paura dei loro giudizi. Non che non mi importi quello che pensano, ma ho l'impressione che non mi "giudichino"... non nel senso che non abbiano un giudizio ma nel senso che... non lo so spiegare. Ma ci vorrebbero più persone così. Poi non penso nemmeno vengano a leggere il mio blog, onestamente. Credo che abbiano di meglio da far, o almeno lo spero per loro :-)
Quel cugino resta comunque uno dei miei preferiti. Forse io non ho mai scassinato un diario segreto solo perché ho poche capacità tecniche, o perché avrei avuto paura della reazione del proprietario (ci risiamo).
A parte i due miei amici, non so se qualcuno possa capitare per caso in questa pagina. Dovrebbe forse cercare "arrocco" e "riccio" contemporaneamente su Google. Direi che è possibile, ma estremamente improbabile.
Io un po' ci spero, a volte. Forse se inizio a scrivere quello che penso qui, poi inizierò anche a dirlo agli altri, senza paura. E se non dovesse funzionare, almeno ho avuto uno sfogo.
Ho tanta voglia di appallottolarmi stasera. 


Non sono molto di buon umore in questo periodo. Sarà lo stress degli esami o chi lo sa... non ho particolari motivi per non essere giù e questo non fa che peggiorare il mio umore. Che poi di esame ne devo fare uno solo prossimamente.
E mi sto sforzando di essere di buon umore, sia perché non mi piace quando la gente capisce che sono triste, sia perché sono convinta da sempre che sforzarsi di sorridere ed essere allegra serva a essere felice davvero. Non so se funzioni davvero, le altre volte pareva di sì. Forse mi devo impegnare un po' di più.

L'arrocco del riccio, 30 gennaio 2012

domenica 29 gennaio 2012

E ti mando pure i risultati della tua squadra del cuore, quando so che non puoi seguire le partite.

sabato 28 gennaio 2012

Faccio tanti bei progetti. Se poi mettessi anche qualcosa in pratica non sarebbe male.

venerdì 27 gennaio 2012

A stento lo sapevo usare il cellulare prima di quel tuo compleanno.

Tanti auguri a te...

Qualche anno fa (sei? Sette? Forse anche di più) ti ho mandato un messaggio di auguri per il tuo compleanno. Avevo il tuo numero da diversi anni, ma probabilmente era la prima volta che lo utilizzavo. In fondo chiacchieravamo volentieri andando a scuola o tornando a casa, ma le volte che ci siamo visti al di là di questi viaggi di andata e ritorno si contavano sulle dita delle mani, forse di una sola. Non so neanche perché te l'abbia mandato, forse per far vedere quanto ero brava a ricordarmi del tuo compleanno anche se non eravamo amici stretti, forse perché in ogni caso mi piacevi come persona, pur non conoscendoti bene.
Non mi hai risposto subito, ma dopo un paio di giorni. Ormai non ci pensavo neanche più e invece abbiamo iniziato a inviarci messaggi e a "chiacchierare" del più e del meno. Io a stento sapevo usare il cellulare prima di quel tuo compleanno. Per mesi è andata avanti così; secondo me tu pensavi di piacermi e, dato che il tuo ego è enorme, questo ti piaceva tantissimo. In realtà non mi piacevi ancora. O forse, più probabilmente, tu avevi già capito tutto e io non avevo capito niente (sarebbe stata la prima volta ma non l'ultima, questo è certo). Siamo diventati amici, fidanzati, di nuovo amici, poi boh, poi amici di nuovo. A volte ci sentiamo più spesso ora che quando stavamo insieme.

Ho ritrovato un'agendina con una piccola parte nei nostri messaggi. Gli altri li ho persi cambiando cellulare, ma tra quelli che avevo avuto cura di ricopiare c'era anche quel primo mesaggio. Te l'ho mandato anche quest'anno, chissà.



Per non dimenticare!


"Voi che vivete sicuri/Nelle vostre tiepide case/Voi che trovate tornando a sera/Il cibo caldo e visi amici:/Considerate se questo è un uomo/Che lavora nel fango/Che non conosce pace/Che lotta per mezzo pane/Che muore per un sì o per un no./Considerate se questa è una donna/Senza capelli e senza nome/Senza più forza di ricordare/Vuoti gli occhi e freddo il grembo/Come una rana d'inverno./Meditate che questo è stato:/Vi comando queste parole/Scolpitele nel vostro cuore/Stando in casa andando per via,/Coricandovi alzandovi;/Ripetetele ai vostri figli./O vi si sfaccia la casa,/La malattia vi impedisca,/I vostri nati torcano il viso da voi."

Primo Levi, "Se questo è un uomo".

martedì 24 gennaio 2012

domenica 22 gennaio 2012

Perdindirindina!

Perdindirindina! Mi sono accorta che scrivo spesso cose poco allegre qui sopra, rispetto ai miei standard. In genere non faccio altro che riempire amici e conoscenti di stupidaggini!
Forse è un bene che quando mi viene in mente qualcosa di meno allegro del solito lo scriva da qualche parte, almeno sfogo un po', però devo vedere di scrivere qualche cosa di stupido anche qui!
In ogni caso devo proprio correre ad appallottolarmi. Ho passato diverse ore a far giocare dei bimbi e, sebbene in genere questa cosa mi stanchi molto ma mi metta decisamente di buon umore, oggi i bimbi erano terribili! Mi hanno pure fatto male. Mi appallottolo, ciao!

In parti uguali

Il problema è che ogni volta che mi dici "Ti voglio", mi aspetto sempre che continui con "bene".
Solo che "bene" non arriva e allora ti rispondo "Anch'io" - il che poi è vero - e ti bacio.
E non è che mi spiaccia il fatto che tu mi voglia (figuriamoci).
E non è che non creda al fatto che tu mi voglia bene.
E non ti bacio solo per distrarmi o per occupare un momento di imbarazzo.
Solo che vorrei tanti "ti voglio" quanti "ti voglio bene". In parti uguali.





venerdì 20 gennaio 2012

Qualche giorno fa mi hai detto (e non era la prima volta) che uno dei miei difetti più grandi è che ho paura di deludere le persone e che per questo finisco col non fare quello che davvero vorrei. E' vero, probabilmente è così. Solo che pare che questo non valga quando la persona che non voglio deludere sei tu. Pare proprio che in questo caso il fatto che io scenda a compromessi con quello che voglio vada benissimo.
Voglio fare qualcosa di utile, essere utile, voglio sentirmi utile. Le prime due cose sono molto buone, la terza forse è solo dettata dall'egoismo, chissà.

giovedì 19 gennaio 2012

Una volta anche solo il tuo sguardo faceva di me la Luna di notte. Ed ero la luce.

Come un riccio

Mi piace appallottolarmi. La sera, nel letto, soprattutto se fa freddo, mi piace appallottolarmi. Mi arrotolo nelle  coperte, tiro le ginocchia al petto e le abbraccio. Spesso la televisione è accesa e il canale è il primo che trovo in cui trasmettano qualcosa di non impegnativo, così non c'è il rischio che mi attacchi troppo a guardare (che poi non è vero, ne guardo tante di trasmissioni stupide e mi piacciono pure). La sera nel letto, però, non guardo la televisione e penso. A volte per ore, a volte dieci minuti perché crollo, a volte mi addormento e il sogno dà un seguito ai miei pensieri e allora sono fortunata, perchè la maggior parte delle volte immagino storie bellissime che mi potrebbero succedere un giorno o l'altro. Insomma, fin'ora non è mai successo che mi accadessero davvero, ma non si sa mai, sono ottimista!
Divento un pallina. E' bello essere una pallina, detto così sembra proprio una cosa molto scema, ma è bello essere una pallina. E' un po' come essere un riccio: ho anche tutte le spine al posto giusto. Non ho mai visto un riccio di persona ma provate a cercare la foto di un riccio su Google: avranno anche le spine, ma sono proprio teneri.

martedì 17 gennaio 2012

Sono tante persone quante quelle che mi conoscono, più una.

Ah, i titoli!

[Qui ci andrebbe una bella frase ad effetto, eh? Di quelle che non si dimenticano... fate conto che ci sia!]
Ho avuto l'idea di aprire un blog circa un paio di settimane fa e da allora ogni singolo giorno mi sono venute in mente tantissime cose da scriverci dentro. Ogni giorno pensavo "Perdindirindina, perché non mi sbrigo a creare questo blog? Finirò col dimenticare tutte queste idee!".
Adesso ho un blog e le idee non le ho dimenticate (credo), ma nessuna mi sembra da "primo post". D'altra parte, se non scrivo il primo non potrò mai dedicarmi ai successivi!
Cosa finirà in questo arrocco del riccio, in questo posto sicuro?
Cose che mi sono successe, che vorrei mi accadessero o che non sono mai avvenute e probabilmente mai avverranno se non nella mia fantasia. Magari anche cose che vorrei non mi succedessero mai, perché a volte fantastico anche su queste.
Sogni, desideri, dubbi, paure, alcune storie vere, altre di pura fantasia. Un po' tutto e un po' niente, forse.
Non so se qualcuno leggerà questi post, se qualcuno commenterà. E' ovvio che un po' ci speri, o non li avrei resi pubblici, ma forse anche se nessuno dovesse leggere o commentare, credo che scrivere sia utile per me e quindi va bene così.
Non mi resta che ringraziare un caro amico che mi ha supportato e sopportato nella creazione del blog e il primo post è andato! Speriamo che ora sia tutto in discesa: mi appallottolo e parto!