giovedì 14 febbraio 2013

Parliamo di San Valentino. Sì, voglio la dire la mia anche io. Insomma, ciascuno dice la sua, giacché ho un blog tanto vale dire la mia.
Le possibilità sembrano essere due, a giudicare da quello che leggo su Facebook (limitatamente a quello che ho avuto la possibilità di leggere):
A) Evviva San Valentino, pucci pucci, fiorellini, cuoricini, cicci cicci, amorino, tesorino, amorino. ti amissimo.
B) San Valentino è una festa commerciale, ci si ama tutto l'anno non un solo giorno, è tutta una scusa per vendere fiori e cioccolatini.

E poi ci sono tutte le sfumature intermedie, ovviamente.

Ora, personalmente non sono una fan accanita di San Valentino. Mi piace festeggiarlo, ma se non si può per qualche motivo, non fa niente.
Detto questo, non capisco neanche tutto quest'accanimento contro San Valentino.
Sì, ci si ama tutto l'anno: è lo stesso discorso che si fa ogni anno anche alla festa della donna (evviva, ho già il post pronto per l'otto marzo!). Tuttavia, che male c'è a scegliere un giorno per festeggiare una volta di più il proprio amore? E non penso a festeggiamenti super, regali costosi, vagoni di cioccolatini e distruzione di roseti, ma piccoli pensieri e biglietti, a momenti speciali.
E poi, diciamola tutta, anche la mamma e il papà sono importanti tutto l'anno, ma non ho mai sentito nessuno lamentarsi per la festa del papà o la festa della mamma.
Non ci sarebbe bisogno di un giorno per ricordarsi di certe cose? Sicuramente. Ma ricordarlo un giorno in più fa male? Per me, no.


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