domenica 5 maggio 2013

Io sono una persona abbastanza superficiale, questo devo dirlo.
Difficilmente riesco ad affrontare un argomento serio per più di dieci minuti (e mi sto mantenendo larga sui tempi), finisco quasi sempre col tirare fuori una battuta per sdrammatizzare, talvolta anche quando non sarebbe il caso.
E non ho una cultura molto vasta, anche questo va detto.
Non so quasi niente di politica, economia, storia, geografia, filosofia. La mia cultura letteraria non è molto vasta, quella musicale e quella cinematografica sono quasi inesistenti. Potrei continuare così con tutte le discipline possibili immaginabili, credo.
Sono curiosa e questo un po' mi salva, ma neanche sempre perché se non so una cosa, faccio una ricerca, la leggo e tre giorni dopo non la ricordo più.
Forse quello che mi salva un po' di più è che so di non sapere. Che poi, lo diceva anche Socrate, ma sono abbastanza sicura di saperne meno di lui.
In ogni caso, dicevo, so di non sapere e so che ho tanto da imparare. E sono convinta che non sapere qualcosa non può essere una scusa per cavarsi di impaccio e adagiarsi sugli allori. Perché mi è capitato in passato di dire "Io non ne so niente di..." pensando di essermi messa apposto con la coscienza ammettendo umilmente la mia ignoranza. Questo non basta, non è quello che voglio per me. Io voglio imparare, voglio sapere più che posso, che non sarà mai abbastanza e in fondo va bene così, perché è proprio imparare che mi piace e scoprire cose nuove. E so che ce ne saranno sempre.

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