domenica 15 giugno 2014

Mi è tornata in mente quella sera, anni fa, in cui non avevo voglia. Ci stavamo baciando, sul letto da te e io non avevo voglia nemmeno di baciarti, figuriamoci di fare altro.
E l'avevi capito che non volevo e poi te l'avevo detto e c'eri rimasto così male, così male. Eri dispiaciuto, deluso, si vedeva benissimo. Cosa c'è che non va in me, sembravi chiedere. Niente, non c'era niente, ma non volevo. Non era la prima volta, non è stata l'ultima, ma quella sera tu quasi piangevi. Non mi hai chiesto niente, ma eri triste, gli occhi lucidi e continuavi a baciarmi. E ho ceduto, perché mi sentivo in colpa a vederti così ma è stato peggio, secondo me. Ho fatto tutto io, è vero, non mi hai mai chiesto niente ma è stato peggio perché un po' te lo rinfaccio lo stesso. Perché si vedeva che avrei voluto essere ovunque tranne che lì. Lo sapevi e dovevi fermarmi. Dovevo fermarmi io? Certo. Mi sono lasciata prendere da uno stupido senso di colpa - senso di colpa per cosa, poi, non si sa. Senso di colpa perché non ti volevo? E che colpa è? Forse senso di colpa perché sapevo di non volerti e invece stavo lì, questo sì.
E quindi niente, mi è tornata in mente quella sera e lo so che non ti si può rinfacciare niente, ma ti ho voluto un po' meno bene dopo e ne ho voluto un po' meno a me solo che con me ho recuperato, con te no.

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