martedì 29 luglio 2014

Ho aperto il cassetto, quel cassetto, quello con tutti i sogni dentro.
Erano un po' schiacciati e maltrattati perché a furia di infilarci dentro sogni a caso, anche i più belli si sono un po' sgualciti così ho deciso di fare un po' di pulizie.
Ho buttato qualche sogno vecchio, che ormai non rientra più nei miei desideri ma che non avevo mai buttato via "perché non si sa mai." Le persone cambiano, è normale che cambino pure i sogni anche se a volte ci si è affezionati.
D'altra parte, se da piccola potevo sognare di diventare una ballerina, è ovvio che ora che sono più grande questo sogno dovrò metterlo un po' da parte. Posso sempre ballare, ma non potrò farne una carriera: è troppo tardi e non ci son portata. Sono consapevolezze che si devono raggiungere, perché se si desiderano le cose sbagliate, si rischia di diventare frustrati.
E questo non vuol dire che non si debba sognare in grande. I sogni devono essere grandi, grandissimi anche, ma bisogna anche che non siano impossibili. Improbabili sì, va bene.
Comunque dicevo, ho aperto questo cassetto e ho fatto un po' d'ordine. Ho riguardato un po' i miei sogni li ho tirati fuori e poi li ho riposti ma ne ho lasciato fuori uno, né troppo grande né troppo piccolo.
Ho pensato che a lasciarli fuori a caso si sarebbero persi e non avrei concluso niente, meglio prenderne uno solo e dedicarcisi un po'.
La cosa non è detto che vada a buon fine e potrebbe richiedere un po' di tempo ma il tempo, se Dio vuole, non mi manca.

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