giovedì 3 luglio 2014

Ho sognato quest'uomo che non conosco, i capelli chiari, ricci ricci, la barba di qualche giorno, gli occhi brillanti di un verde che non so descrivervi. Era bello, anzi, affascinante, avrà avuto trentaquattro, trentacinque anni o giù di lì e non assomigliava a nessuno degli uomini che conosco.
Eravamo seduti in fondo a un pullman di quelli delle gite ed eravamo in quella situazione - non so se avete presente - quando due stanno per baciarsi per la prima volta, che ancora non si sa chi prenderà l'iniziativa ma si sa che il bacio arriverà e tanto basta.
Eravamo vicini, ci dicevamo qualcosa di divertente e sorridevamo e avevo deciso che doveva baciarmi lui ma in fondo, se non si fosse deciso, avrei potuto anche farlo io.
A meno di un centimetro di distanza, di sicuro potevo sentire il suo profumo anche se ora non lo ricordo. C'era una forte tensione nell'aria, mista a eccitazione e io volevo solo baciarlo e sapere che sapore avesse, solo quello.
E lui lo sapeva, mi stuzzicava, avvicinava le sue labbra alle mie poi, sorridendo, si scostava un po'.
Quello che non sapeva era che potevo essere brava anche io a provocare e a stuzzicare, è una cosa che mi ha sempre divertito, quindi se era il gioco che voleva, potevo darglielo.
Peccato solo che il gioco sia durato troppo e io mi sia svegliata.

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