sabato 16 agosto 2014

Chi mi avesse conosciuto più di due anni fa e chi si trovasse a conoscermi oggi, troverebbe due persone molto diverse. Sto facendo un grande lavoro su di me e se spesso me ne rendo conto, spessissimo non me ne do merito. La strada è ancora lunga, non sono ancora il tipo di persona che vorrei essere ed è difficile cercare di cambiare rimanendo se stessi ma sento che per una volta sono sulla buona strada.
Ho smussato alcuni angoli del mio carattere cercando di non fargli perdere del tutto la loro forma.
Ho cercato di imparare a dire qualche volta di più ti voglio bene - ma solo se lo penso davvero - e ad abbracciare. Ad abbracciare non sono ancora brava però: a volte mi sembra di non sapere da dove iniziare.
Sto cercando di affrontare di tanto in tanto quelle che per altri forse sono piccole sfide ma per me sono passi da gigante.
Ci sono ancora tante cose da fare: imparare a ricevere, per esempio. Non so ricevere regali, né abbracci e se non sono brava a dimostrare il mio affetto, a volte lo sono ancor meno a mostrare gratitudine per l'affetto ricevuto.
Ascoltare di più e meglio, questo senz'altro è uno dei prossimi passi.
Imparare a dire la mia opinione. Ho avuto di recente molte occasioni di dire quello che pensavo e spesso sono rimasta in silenzio. Ho provato a forzarmi a parlare ogni tanto - io che quando si tratta di dire sciocchezze parlo tantissimo - ma è uscita una minima parte di quello che volevo dire e non è come volevo io. Non sono brava in queste cose, non sono brava con le parole, fin quando restano nella mia testa funzionano come vorrei ma quando devono uscire non mi obbediscono.
Continuerò a forzarmi ogni tanto perché voglio imparare: un conto è avere una propria opinione e non dirla perché in un determinato momento non si vuole, un conto è non dirla perché si ha paura o vergogna.
E lo stesso vorrei essere in grado di fare con i sentimenti. Se decido di non dire a qualcuno che ci tengo a lui/lei è un conto, una scelta libera e personale - anche se poi perché non dire a qualcuno che gli si vuole bene? - ma non dirlo per paura è triste.
Ho imparato a non cercare un uomo solo per la paura di stare da sola: è successo una sola volta e non ne è uscito bene nessuno, né lui né io. Adesso devo trovare solo l'equilibrio giusto per essere impulsiva senza esagerare.
Per molti versi forse sono ancora meno matura di quanto ci si aspetterebbe dalla mia età ma ci sto lavorando ed è un lavoro che col tempo qualche frutto l'ha dato, quindi oggi mi voglio complimentare con me.
Forse chi mi conoscerà ora non si renderà mai conto di tutta la fatica che ho fatto e sto facendo per essere quella che sono - nel bene e nel male. Un po' mi spiace, ma troverò un giorno qualcuno che avrà voglia di conoscermi per quella che sono, per quella che ero (tenendo presente che non lo sono più) e per quello che sarò.

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