venerdì 5 settembre 2014

La bellezza è bella sempre o va contestualizzata?
Partendo dal presupposto che la bellezza è un dato soggettivo e quindi ciò che è bello per me non è detto che lo sia per un altro, una volta che ho deciso cosa è bello per me lo sarà sempre? E con "sempre" voglio intendere non solo un concetto temporale ma anche spaziale - in ogni tempo e in ogni luogo - anche se la scelta della parola forse non è la più corretta.
Dal punto di vista temporale non credo: ciò che ritengo bello ora potrei non ritenerlo domani e forse non lo ritenevo ieri.
Dal punto di vista "spaziale"? Cambiando il contesto può cambiare la percezione del bello?
Ci sto pensando da un paio di giorni dopo aver letto una frase in un libro. Ancora non sono giunta a una conclusione ma per ora penso che sì, la bellezza a volte va contestualizzata.
E la giustezza? C'è qualcosa che è giusto sempre o anche la giustezza va contestualizzata? Qui forse il discorso è ancora più complesso ma per ora sono propensa a pensare che ci siano delle cose giuste sempre, indipendentemente dal contesto e altre no. Come vadano definite, poi, è un altro paio di maniche.
Ho di che pensare ancora per un bel po'.




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