martedì 12 maggio 2015

Delirio del riccio 28 - Pensieri e cacca. Se dovessi scegliere un titolo breve per questo post, sarebbe questo. Ma contro ogni apparenza, è quasi un post profondo. Quasi.

Ho dentro fiumi di parole che non so bene dove mettere.
Ce le ho tutte in testa, confuse coi pensieri. I pensieri. Sono loro che prendono e poi si trasformano in parole e io non so dove metterle. Non che avessi un posto sicuro dove mettere i pensieri, a dirla tutta.
Stanno lì (qui) nella mia mente, vagano, ogni tanto mi sembra di perderne qualcuno ma non sono perdite definitive perché quando meno me lo aspetto poi rispuntano fuori. Un po' come quando cerchi qualcosa e non riesci a trovarla poi magari dopo due settimane, quando non ti serve più, esce fuori. Solo che con i pensieri non sono certa che ce ne siano alcuni che non servono più. Forse in certi periodi della vita alcuni pensieri assumono meno importanza, altri più e poi capita la situazione inversa ma non penso che ci siano pensieri che non servono più. E mentre lo scrivo mi sta venendo qualche dubbio perché stamattina camminando ho evitato di pestare una cacca di cane e ho pensato "Attenzione a quella cacca" e non penso che questo pensiero mi servirà ancora in futuro. Potrebbe servirmi ancora il pensiero generico "non calpestare la cacca", ma quella cacca lì, quella in particolare, non mi capiterà mai più. Forse domani mattina sulla stessa strada, ma insomma, di qui a qualche giorno è un pensiero che mi sarà totalmente inutile. Serve conservare pensieri del genere? Non penso proprio. D'altra parte se ricordassimo tutti i nostri pensieri ci sarebbe una confusione incredibile nelle nostre teste. Nella mia già la situazione non è delle migliori.
Comunque tutti questi pensieri chissà che fine fanno. Chissà se si dimenticano definitivamente o vengono riposti in un cassettino della mente per saltare fuori all'improvviso. Magari tra tre anni ricorderò di quella cacca di cane. Spero di no.
Non me ne intendo di psicologia/neurologia/psichiatria o qualunque sia la branca della medicina che studia queste cose, non so nemmeno quanto se ne sappia in proposito ma credo che la mente umana sia ancora molto misteriosa e per certi versi credo che questo le attribuisca un certo fascino. Insomma, spero che si scopra tutto quanto può servire per guarire certe malattie della mente e del cervello ma se rimane qualcosa di misterioso nel modo di pensare, devo dire, forse non mi spiace poi così tanto.
In ogni caso, il tipo di post che avevo intenzione di scrivere era completamente diverso. Praticamente, solo "Ho dentro fiumi di parole" fa parte del pensiero iniziale che ora ovviamente non ricordo. Vabbè, era da tanto che non scrivevo qualcosa da infilare nell'album dei deliri.
Scusatemi per aver parlato così tanto di cacca di cane.

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