domenica 17 maggio 2015

Domani è lunedì e come ogni lunedì cercherò di fare in modo che le cose vadano un po' meglio, cercherò di essere migliore.
Ho scelto con più cura che vestiti indossare, ho messo lo smalto e già so che domani massaggerò piano la crema idratante sul mio viso. Raccoglierò i capelli in modo impercettibilmente diverso dal solito, sul collo e sui polsi un soffio di profumo e uscirò di casa.
I primi metri li percorrerò con la schiena più dritta del solito, dopo poco me ne dimenticherò ma durante tutta la giornata sarà possibile ogni tanto osservarmi mentre cerco di raddrizzare la mia postura. Cammina dritta, mi dico, che sei più bella e in più la pancia sembra più piatta e le tette più grandi.
In pullman mi alzerò per far sedere anziani che si trovano distanti dal mio posto, loro mi diranno signorina, non si preoccupi ed io sorridendo risponderò ma si figuri, passo già tanto tempo seduta.
Il venerdì mica è così semplice alzarsi per cedere il posto, lo faccio solo spinta dal senso di colpa.
Scambierò sorridendo due chiacchiere col barista mentre aspetto il mio caffè macchiato, resisterò a brioche e cornetti che mi guardano dalla vetrina  ricordando a me stessa che ho già fatto colazione e arriverò a lavoro con un enorme sorriso sul volto.
Non prenderò l'ascensore, memore del volantino all'ingresso che ricorda che usare le scale fa bene alla salute e all'ambiente e saluterò tutti quelli che incrocerò per i corridoi. Magari ogni tanto mi fermerò anche a chiedere come è andato il loro fine settimana, snocciolando qualche aneddoto divertente.
Lavorerò con più impegno del solito, avrò la mia bella lista di cose da fare e spunterò gli impegni uno ad uno - mi è sempre piaciuto creare liste.
Tornerò a casa ripercorrendo il cammino al contrario, sempre un sorriso, un libro tra le mani. Al ragazzo che chiede l'elemosina non darò niente perché ho deciso che non posso dare una moneta a tutti quelli che incontro per la via e non saprei come scegliere tra loro, poi sono tanti e tutti i giorni, quindi ho deciso che non darò niente, ma gli sorriderò e gli augurerò una buona serata. Non è molto, non è niente, ma ho provato la tecnica del faccio finta di non vederli, vado avanti con aria indifferente: non mi riesce bene e forse è meglio così.
A casa chiederò come è andata la giornata, racconterò qualcosa e cenerò con la mia famiglia cercando di resistere alla tentazione di rintanarmi subito nella mia stanza con il computer, ultimamente mi sono resa conto che è così che passo tutte le mie serate. Proverò a rimanere a guardare un po' di tv con loro, rimetto in ordine un paio di cose e mi preparo per il martedì.
Martedì che, ovviamente, somiglia poco alla perfezione del lunedì, che perfetto non è ma almeno ci provo. Il mercoledì poi, non vi dico. Il giovedì somiglia molto a un venerdì, giorno in cui mi dico che la settimana successiva sarà tutto diverso.
Intanto, domani è lunedì e ora vado a dormire perché voglio essere riposata per questa settimana. Io ci riprovo ancora, sarà tutto diverso.

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