domenica 10 maggio 2015

Non è una questione di orgoglio, no davvero.
Non ho mai avuto problemi a cercare qualcuno, se avevo voglia di sentirlo. E non mi sono mai fatta problemi del tipo: l'ultima volta l'ho cercato io, adesso aspetto.
Penso che a volta il cercare o meno una persona sia anche una questione di carattere quindi davvero, non è mai stato un problema.
Ho amici che non hanno l'abitudine di telefonare, per esempio, ma si sente che quando li chiamo sono contenti di sentirmi. E so che non è che loro non chiamano me, non chiamano nessuno in generale perché sono fatti così. E vale per le telefonate come per i messaggi, le email e qualsiasi altra forma di comunicazione.
Però. Però si sente se qualcuno ha piacere di sentirti. E soprattutto, un conto è il carattere e un conto è il cambiamento di atteggiamento. Quindi se qualcuno che non ha mai avuto problemi a cercarmi, all'improvviso non lo fa più io continuo a non farmi problemi a cercarlo - se mi sembra che faccia piacere - ma poi a un certo punto mi faccio qualche domanda. Non subito, all'inizio penso che magari si possa semplicemente essere molto impegnati, sono periodi che capitano. Poi penso che può esser successo qualcosa che induce a non aver voglia di far telefonate o sentire persone. Ma se non è così, se mi accorgo che il problema è sentire me, smetto di cercare anch'io.
E non è orgoglio, è che non mi è mai piaciuto imporre la mia presenza a qualcuno. Se una persona non ha voglia di cercarmi, ma si fa trovare volentieri, la cerco io, non è un problema. Ma può essere che la mia presenza non sia gradita e allora passo. Rimane l'affetto, ma non mi impongo.
E forse sbaglio, forse dovrei almeno chiedere spiegazioni perché mi rendo conto che l'altra persona potrebbe pensare che non me ne importi niente, ma non sono stata io a sparire. Penso che il mio continuare a cercare per un po' sia una chiara dimostrazione della mia voglia di non interrompere i rapporti. Chi lo sa qual è la cosa giusta da fare.

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