mercoledì 10 giugno 2015

C'è gente che fa riflessioni profonde sotto la doccia, io sotto la doccia canto e le riflessioni le rimando al momento immediatamente successivo.
Avvolta in un asciugamano, mi appoggio alla parete umida per il vapore e ripenso alla giornata appena trascorsa.
Sono state due settimane stancanti a lavoro e ne seguiranno due altrettanto stancanti. Alcuni imprevisti hanno portato impegni su impegni ad accumularsi mentre le scadenze da rispettare si avvicinano sempre di più. Funziona sempre così: ci sono dei periodi in cui non dico che non ho nulla da fare ma i ritmi sono sostenibili e tutto sommato avrei modo di fare anche qualcosa in più e dei periodi in cui tutti gli impegni sembra si siano dati appuntamento per incasinarmi le giornate. Immagino che capiti a tutti.
Ricostruisco davanti agli occhi la lista di cose da fare e cerco di riorganizzarla in base agli imprevisti che hanno scombussolato un po' tutto.
Forse non è così semplice, a volte temo che mi abbiano sopravvalutato e che lo abbia fatto io e mi sia impegolata in qualcosa più grande di me, poi mi dico che ce la posso fare, basta sapersi organizzare.
Sospiro e poi inizio a strofinare la pelle con l'asciugamano - fa proprio caldo oggi, penso.
Decido che ho bisogno di coccole, prendo una crema idratante al profumo di muschio bianco e la massaggio piano sul corpo prendendomi anche più tempo del necessario e allontanando per qualche minuto i pensieri.
Infilo un pigiama leggero e mi sistemo davanti allo specchio per asciugarmi i capelli. Cambio espressione più volte cercando di assumere un aspetto deciso, mi scappa un sorriso mentre vedo le mie varie espressioni allo specchio, mi faccio la linguaccia da sola. Decisamente la stanchezza si fa sentire, è meglio andare a letto prima di iniziarea delirare davvero.
Lancio un'ultima occhiata allo specchio e vedo lo sguardo di una ragazza che ce la può fare. Ce la posso fare.




Nessun commento:

Posta un commento