mercoledì 17 giugno 2015

Il riccio è fatta per stare su quattro zampe, non su quattro ruote.
Questa mattina dovevo fare alcune commissioni. Normalmente sarei uscita a piedi o con i mezzi pubblici ma ho pensato: "La patente ce l'ho, diamogli un senso" e visto che l'auto non serviva a nessun altro in famiglia, l'ho presa.
Molto diligentemente ho sistemato gli specchietti, ho messo la cintura e sono partita con una certa tranquillità, quasi domandomi: "Ma perché non guido mai?!?!".
E poi, l'illuminazione.
Mentre mi avvicinavo al luogo in cui dovevo arrivare ho realizzato una cosa importantissima: io non so parcheggiare!!!
Mi guardo intorno, cerco di ricordare se c'è un parcheggio nel posto in cui devo andare: non c'è. Sulla via scorgo diversi possibili spazi per parcheggiare ma troppo stretti. Probabilmente non sarei in grado di entrarvi neanche se avessi la strada tutta per me, figuriamoci nel traffico. Vedo un ampio spazio che fa a caso mio, riesco ad accostare senza scontrarmi col marciapiede e inizio a meditare per capire se esiste un modo per far sì che nessuno parcheggi dietro di me perché rischio di non saper uscire. Ovviamente non esiste. In ogni caso spengo il motore, metto il freno a mano, esco, chiudo l'auto, mi allontano, torno indietro per controllare di aver chiuso l'auto, mi allontano, torno indietro a controllare il freno a mano che non si sa mai che l'auto se ne va all'indietro - si vabbé non è in salita ma non importa - mi allontano, continuo a pensare al freno a mano, speriamo bene.
Faccio quello che devo fare, torno indietro, quasi proseguo a piedi dimenticandomi di fermarmi alla mia auto tanto poco sono abituata ad usarla e medito se sia il caso di mettermi a saltellare di gioia perché non c'è nessuno parcheggiato dietro di me e neanche avanti. A onor del vero mi ero premurata di scegliere un posto in cui davanti ci fosse un cancello così che non ci potesse parcheggiare nessuno.
Riesco ad uscire, faccio un'inversione favolosa, evito di investire un vecchietto che attraversa la strada senza guardare - sono sempre orgogliosa del fatto di avere riflessi più pronti di un vecchietto - non finisco addosso a un simpatico motociclista che mi sorpassa sulla sinistra nonostante avessi messo la freccia e riesco a non far spegnere l'auto nel traffico. Beh, ogni tanto si è spenta ma sono stata bravissima a riaccenderla subito e a non finire sull'auto di dietro - si vabbé non ero in salita ma non importa.
Infine ce la faccio, arrivo a casa: viva io, vivi gli altri. Però che ansia.

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