giovedì 2 luglio 2015

E anche stasera torni da lei come tutte le sere, come è giusto che sia.
Ogni volta mi domando come sarebbe se restassi, chissà se almeno una volta te lo sei domandato anche tu.
Tu maestro, io alunna: è così che è iniziata. Tu severo con me, io ancora di più pretendevo anche laddove tu lasciavi correre. Non che capitasse spesso, solo ogni tanto dicevi "Non essere così severa con te stessa, c'è tanto da migliorare ma imparerai."
Ore e ore a provare e riprovare, chiusi in una stanza da soli io e te. Poi un giorno io non avevo voglia di studiare, tu di insegnare e abbiamo iniziato a parlare.
Parlare, solo parlare, niente di più. Siamo partiti dalla musica, passati per i libri, fermati sui sentimenti, viaggiato tra le emozioni, abbiamo parlato di tutto in quelle due ore di lezione e mi è sembrato apprendere tanto - e hai imparato qualcosa anche tu, mi hai detto.
E la lezione dopo è stata una lezione seria come le precedenti, forse anche di più ma alla fine dopo che ti ho pagato sei rimasto ancora un po' per parlare e così per settimane, mesi.
Mi hai raccontato anche di lei, di quanto la ami, di quanto ti ama. Ti ho raccontato di quanto avevo amato lui che poi era andato via.
Solo parole tra noi, non c'è stato altro però è capitato una volta che eravamo vicini e ci siamo guardati per qualche istante di più e tu mi hai sorriso. E una volta ti stavo accompagnando alla porta e hai sfiorato la mia mano con la tua e sono sicura che anche se è stato per caso, ti sei soffermato per qualche istante di più del dovuto. E stasera hai suonato un breve pezzo per me dopo che la lezione era finita ed io ti ho accompagnato con la mia chitarra: è stato bellissimo.
Allora io lo so che stai con lei e che la ami, non ho motivo di dubitarne ma a volte quando siamo vicini ho l'impressione che vorresti di più. Magari è solo un'impressione sbagliata, chi non ne ha?
Sarà sicuramente un'impressione sbagliata perché a un certo punto eravamo molto vicini ed eri stato tu ad avvicinarti cosi tanto ma all'improvviso mi hai detto che avevi dimenticato un impegno, dovevi andar subito via, lei ti aspettava. Mi hai salutato e non hai voluto neanche aspettare l'ascensore, sei corso via per le scale. Torni da lei come tutte le sere, come è giusto che sia.
Non farò niente perché so che la ami, non farai niente perché sai che la ami.
Capita solo a volte forse di incontrare qualcuno che per un istante ci fa dubitare di sapere davvero ciò che vogliamo, a me sembra di volere te.

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