domenica 23 agosto 2015

Mi ha baciato e un brivido mi ha percorso la schiena ma questa volta non era piacere.
Al tocco delle sue labbra mi sono ritratta. E' stato un attimo, è stato quasi impercettibile, non so se se ne sia accorto. Ho ripreso a baciarlo e l'ho stretto forte ma non l'ho baciato come lo baciavo sempre, questo avrebbe dovuto notarlo. Non che i nostri baci fossero sempre uguali, a volte dolci, a volte passionali, a volte lenti, altre volte - soprattutto ultimamente - un po' frettolosi. I nostri baci non erano sempre uguali, a volte sì, c'erano dei baci che avevano un sapore di baci già dati, di qualcosa di conosciuto, altre volte erano baci nuovi ed era bello così.
Ma quella sera l'ho baciato in modo diverso. C'era qualcosa di diverso nel mio sguardo, c'era qualcosa di diverso nel mio allontanare ogni tanto il mio viso dal suo: le altre volte era per guardarlo e per vedere come mi guardava - come se fossi la donna più bella del mondo. Questa volta volevo solo una pausa dai suoi baci, quei baci di cui pensavo non ne avrei avuto mai abbastanza, quei baci che ora mi davano fastidio.
Avrei voluto scappare e sono rimasta lì. Sciocca io, non c'è altro da dire ma non riuscivo a capacitarmi del fatto di non volere più i suoi baci, così continuavo a baciarlo sperando di trovare il piacere del passato e invece odiavo quei baci sempre più.
Non so se si torna indietro da una cosa del genere, forse no.

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