giovedì 24 dicembre 2015

Le dure abitudini sono vecchie a morire, così quando mi ha detto - forse vengo - io ho pensato - viene.
E ho cercato un vestito che potesse piacergli, ho sciolto i capelli e passato venti minuti a truccarmi in maniera tale che non sembrasse che fossi truccata, una di quelle cose folli che facciamo noi donne, un make up naturale.
Mia madre mi ha visto prepararmi con cura, mi ha chiesto dove andavo. Ho risposto e l'ho visto lo sguardo di chi pensa: come al solito, lui torna e lei è qui pronta a farsi bella per lui. Ho fatto finta di niente, come sempre, e ho sorriso.
Forse avrei potuto non vestirmi già ma lui mi aveva detto che se passava, passava di corsa tra un impegno e l'altro, non poteva aspettare, non sapeva dirmi un orario. Ma quasi sicuramente ce la faccio.
- Non ti preoccupare, infilo jeans e maglietta al volo e sono pronta in un istante.
- Solo jeans e maglietta? Avevi detto che ti saresti fatta bella per me.
(L'avevo detto prima che discutessimo, prima che decidessimo che non c'era una possibilità di un nuovo tentativo per noi, prima che mi dicesse che lui aveva le sue cose da fare, prima di tante cose)
(L'avevo detto quando pensavo che ci saremmo visti per andare a mangiare fuori, per passare una giornata insieme, anche solo un paio di ore, anche senza far nulla di speciale, anche stare insieme solo un po', non dieci minuti di sfuggita tra un impegno e un altro, che passo più tempo a prepararmi che col lui)
(Ma poi vogliamo dirla tutta, non potresti  vedermi in jeans e maglietta e dirmi che sono bella lo stesso? Comunque tanto io ho detto jeans e maglietta ma già lo sapevo che non sarebbe stato così, avrei fatto di tutto per piacergli lo stesso, perché si cresce ma alcuni errori da adolescente si fanno sempre)

Poi mi sono seduta sul divano, un libro in una mano e il cellulare nell'altra e ho aspettato.
-Non posso venire, magari un'altra volta.
Vado in bagno, infilo una tutta e inizio a struccarmi. Mia madre passa davanti alla porta e non dice niente, ma io lo vedo il suo sguardo e so che è lo sguardo di chi ha ragione. Eppure per una volta avrei voluto poterle dire: vedi che ti sbagliavi? E invece no.
E so che alla fine lei è più dispiaciuta di me, perché vorrebbe vedermi con qualcuno che mi ama, perché vorrebbe che non mi accontentassi in attesa di qualcosa di meglio.

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