venerdì 26 febbraio 2016

Mi hai salutato come se ti facesse piacere vedermi, avrei potuto quasi crederci.
"Sei più graziosa di quanto ricordassi."
"Grazie", sorrido appena.
"Mi spiace per non essermi fatto più sentire."
"Ma figurati, non era poi così importante."
"Sì che lo era."
E quello che vorrei dirti è che se lo sapevi che era importante, allora non saresti dovuto sparire, che forse era importante per me ma non per te, invece dico qualche altra cosa che non è meno vera.
"Non ti preoccupare, non dovevamo rimanere in contatto per forza. Certo, mi ha sorpreso un po' l'ultimo messaggio che mi hai mandato, una non si aspetta che qualcuno le dica - ci sentiamo domani - e poi sparisca nel nulla ma in fondo non c'era nessun obbligo tra noi."
"Non la metterei proprio così..."
"Non so come la metteresti ma è così che è. Lo sapevo benissimo, lo sapevamo benissimo entrambi. E' stata una leggerezza mia abbassare la guardia. Che poi non è che l'ho fatto apposta, è successo e basta... ma quando me ne sono accorta non ho fatto nulla per evitare di lasciarti avvicinare troppo."
"Difficilmente fai avvicinare qualcuno tu..."
"Già, lo so. Avrei dovuto continuare su quella linea."
"Non dire così, mi fai sentire una brutta persona."
"Magari lo sei." questa volta però sorrido un po' di più per farti capire che non lo penso davvero. "Hai avuto i tuoi buoni motivi per sparire, solo potevi salutarmi almeno prima."
"Ci saresti rimasta meno male?"
"Chi ti dice che ci sono rimasta male?" Poi vedo il tuo sguardo. "Ok, ci sono rimasta male e probabilmente ci sarei rimasta male lo stesso, ma sarebbe stato più corretto, avrei potuto dire qualcosa..."
"Non mi avresti fatto cambiare idea."
"Magari non ci avrei nemmeno provato."
"Perché tu non insegui nessuno, perché è come se nessuno fosse mai importante abbastanza da insistere, giusto? Un sorriso gentile per tutti ma non ti affezioni a nessuno."
"Ma smettila. Te ne sei accorto che era importante, l'hai detto tu stesso prima. Ti avevo dato mille dimostrazioni del fatto che eri importante per me ed è vero, è una cosa che in genere non faccio. E proprio perché lo sapevi avresti dovuto apprezzarlo."
Hai lo sguardo un po' dispiaciuto di chi avrebbe tante cose da dirmi e chissà se non puoi o non vuoi parlare, ma io sono stanca di dover leggere nel pensiero. Preferisci ricordarmi che in genere non mi affeziono facilmente anche se sai benissimo che con te non è mai stato così ma va bene. Un sorriso gentile per tutti. E' vero, ma non con te. Lo sapevi che i miei sorrisi per te non erano gli stessi sorrisi che riservavo per gentilezza a quelli di cui non mi importava niente ma va bene. 
Sorrido anche stavolta, saluto cordialmente e vado via. E mi dispiace perché vedo che in fondo dispiace anche a te ma ho fatto già tanta fatica a capire cosa voglio io dalla vita e non posso star qui ad aspettare mentre cerchi di capire cosa vuoi tu. O forse potrei - sicuramente potrei - ma tu non ci provi nemmeno.

Nessun commento:

Posta un commento