giovedì 4 ottobre 2012

Siamo in auto vicino al cancello, mi hai riaccompagnato a casa dopo una lunga serata. E' estate, fa caldo e finalmente siamo un po' da soli. Ti bacio godendomi le tue carezze sulle mia braccia nude e respiro il tuo odore.
- Ti amo - ti dico, sempre un po' timorosa. So che le parole non ti piacciono, preferisci i fatti, so che anche se non mi dovessi rispondere "Anch'io" questo non toglierebbe nulla al tuo amore per me. E so che tu sai tutto questo e non mi dirai che mi ami solo per farmi contenta, e anche per questo per questo io amo te.
Lo penso anch'io che i fatti prevalgano sulle parole e che queste ultime da sole contino poco, ma quando i fatti ci sono cosa c'è di più bello di un "Ti amo"? Forse niente.
Ma preferisco questo a chi abusa dei ti amo e così quando mi rispondi "Anch'io" sono così felice.
- Ti amo anch'io - e io mi sciolgo, perché "Ti amo anch'io" è anche meglio di un semplice "Anch'io", si sa.
Ti abbraccio ancora più forte e ti bacio. Mi accarezzi una gamba oltre il bordo del vestitino, la mia mano sul tuo petto, il tuo capo sul mio. Come mi batte il cuore.
- Ci pensi che questa è una delle ultime volte? Ci pensi? - Ti guardo sorridente e tu non afferri subito ma poi capisci, come sempre.
- Non vedo l'ora.
- Anch'io. Un mese, anzi meno. Meno di un mese e sarò tua moglie, sarai mio marito. E la sera quando torneremo a casa non mi lascerai vicino a un cancello, ma scenderemo insieme e insieme entreremo nella nostra casa. Andremo nella nostra stanza, nel nostro letto e faremo l'amore, o dormiremo insieme, o faremo l'amore e poi dormiremo insieme.
- Interessante... e ci limiteremo alla nostra stanza? - sorridi malizioso e mi baci il collo.
- Ovvio che no - sorrido anch'io.
E non ci posso pensare davvero che manchi così poco, che ormai sia quasi tutto pronto. Persino il letto, che abbiamo ordinato da poco, e le lenzuola e tutto il resto.
Mi prendi la mano e la baci, proprio vicino all'anello.
- Ce la farai a sopportarmi per tutta la vita? - mi chiedi.
- Sono paziente lo sai - e ti accarezzo il volto.
Ancora un bacio, scendo dall'auto e vado verso il cancello. Armeggio con le chiavi e mi volto, perché sento il mio nome.
- Ho dimenticato qualcosa in auto?
- No, è che sei bellissima. Vieni un attimo qui.
Mi avvicino al finestrino e lui mi dà un bacio.
- Ti amo.
- Oh.
- Ti amo, ti amo, ti amo. Per tutte le volte in cui non te l'ho detto finora e quelle in cui forse non te lo dirò, perché lo sai che sono fatto così e a certe cose non sempre ci penso. Io ti amo e amo il fatto che tu non abbia mai cercato di cambiarmi. Ti amo. E adesso va', entra in casa, goditi il tuo letto ancora per questo mese e sognami, mi raccomando. E non fare sogni sconci, che ti conosco.
- Io? Sogni sconci? Ma quando mai! - sembri poco convinto, mentre sorrido imbarazzata - Ok, ci proverò, ma non è colpa mia, sei tu che sei bello.
Mi guardi mentre supero il cancello, e sei bello davvero. Ci vediamo tra poco, per ora solo nei miei sogni, ma ancora solo per un mese.





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