martedì 2 ottobre 2012

Sono scema. Per un attimo ho sperato che una cosa fosse per me e non lo era. Vorrei spiegarvela questa sensazione.
Immaginate che vi stiano porgendo un regalo, di quelli con la carta bella e il fiocco sopra e che nel momento stesso in cui state per prenderlo, vi accorgeste che lo stanno porgendo alla persona accanto a voi. Non a voi. Già questo basterebbe. Poi immaginate che quella persona apra il regalo. E non lo farebbe con cattiveria, ché lei che ne sa che vi eravate illuse? Né lei né il donatore c'entrano niente in tutto questo, è stata tutta vostra l'illusione. Dicevo, immaginate che apra il regalo e che vi trovi dentro ciò che magari un anno o due fa avevate visto, avevate sperato che vi fosse regalato, magari da quella stessa persona. Immaginate che magari a quella persona l'avevate pure chiesto quel regalo. Insomma, chiesto magari no, ma sapete, tipo quando si passa davanti a una vetrina e si dice "Uhhhhhh che bello!", che non è che lo volete per forza quel regalo, ma della serie: quando mi vorrai fare un regalo, fammi questo che così sai che mi piace. Che non è una cosa che faccio in genere, però è per darvi un'idea della sensazione.Ed è tutta una metafora, perché non sto parlando di niente di materiale. Ma voi immaginatela questa sensazione, e ditemi che è normale che io adesso sospiri. Sono scema.

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