martedì 28 aprile 2015

Piove e oggi indosso scarpe primaverili, rosa, di tela leggera.
Ho le scarpe bagnate, bagnati i calzini, bagnati i piedi.
Se chiedete a mia madre, vi dirà che in tv l'avevano detto che era prevista pioggia e in fondo anche alla radio l'avevo sentito e l'applicazione sul cellulare era stata chiara.
Solo che avevo deciso che oggi era primavera, così contro ogni previsione ho tiraro fuori dal cassetto calzini a fiori per essere in tema. E non mi posso lamentare con nessuno dei miei piedi bagnati perché me l'avevano detto.
Ho anche l'ombrello, per onor di cronaca, sono una persona molto previdente, ma l'ombrello può poco contro le pozzanghere e le auto che vi sfrecciano dentro.
Se solo avessi un po' di spensieratezza in più (ma non è spensieratezza la parola giusta) farei ciak ciak nelle pizzanghere come i bambini. Il buon senso però mi dice che passerei poi l'intera giornata coi piedi bagnati, il raffreddore dietro l'angolo. Non che adesso siano asciutti.
Comunque il fatto che io non stia facendo ciak ciak in una pozzanghera rende evidente che da qualche parte c'è del buon senso in me ma ho messo le scarpe di tela lo stesso, insensatamente.
È che io oggi la volevo proprio la primavera, mi dovete capire, la volevo proprio.

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