lunedì 28 dicembre 2015

Come vorrei che mi vedessi, se potessi vedermi, vestita di nulla, neanche delle mie paure.
Lascio alle spalle tutto, cerco la luce migliore e mi offro a te con i miei pregi e i miei difetti, ne ho in abbondanza di entrambi.
E una volta che mi vedrai, chissà se mi troverai bella, chissà se la tua mano mi accarezzerà e raccoglierà i miei capelli lunghi su un lato del capo, scoprendo un orecchio e baciandolo piano, chissà se poi le tue labbra sfioreranno il mio collo.
E io sarò lì un po' tremante eppure felice, le mie braccia avvolgeranno la tua schiena e assorbirò un po' di calore dal tuo corpo - come se fosse il freddo a farmi tremare e non la paura di non essere come vorresti. O meglio. Non vorrei essere come vorresti, vorrei essere come sono, pregi e difetti, da esaltare i primi, da limitare i secondi. Non vorrei essere come vorresti ma vorrei che volessi me.

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