mercoledì 23 marzo 2016

Vorrei raccontarti del freddo addosso ogni volta che mi rendo conto che la cosa a cui devo fare più attenzione è non innamorarmi di te.
Non innamorarmi ogni volta che mi baci.
Non innamorarmi ogni volta che mi abbracci.
Non innamorarmi ogni volta che mi prendi un po' in giro.
Posso anche provarci, una volta ci sono quasi riuscita.
Ti baciavo, ti abbracciavo, mi facevo prendere un po' in giro, il tutto rimanendo con i piedi per terra alla giusta distanza da te.
Mi hai detto che ero gelida. 
Ge-li-da.
Io non credo, ero solo un po' scostante ma era il prezzo che dovevi pagare se volevi che facessi l'amore con te senza innamorarmi. 
Ge-li-da.
Era il prezzo che dovevo pagare se volevo continuare ad averti vicino in qualche modo anche se non era il modo che avrei voluto.
E non pensare che fosse facile tenere a freno il mio entusiasmo, perché non lo era per niente.
O meglio, non lo era all'inizio. Poi l'entusiasmo è passato davvero, perché come si può essere entusiasti di una storia così - ammesso che si possa chiamare storia.
Ge-li-da.
E allora riaggiusto il tiro, ci ho messo un sacco di tempo per recuperare l'entusiasmo perduto e ancor più ci ho messo un sacco di fatica. Ché non è stato semplice riabituarmi a lasciarmi andare a un sorriso quando mi arrivava un tuo messaggio o quando accarezzavi piano il mio viso.
Ma troppo entusiasmo non va bene, mi dici. Sono troppo felice di stare con te, mi dici.
Forse dovrei solo fingere e ricordarmi di non sorridere troppo, di velare di indifferenza il mio sguardo, che non si capisca quanto sono felice anche solo di fingere di esser un po' tua.
Tengo a freno i miei sentimenti, allora, va bene così.
Poi arriverà il giorno in cui non ci sarà più bisogno di tenerli a bada, sarà di nuovo facile tenere le distanze e forse sarò anche abbastanza brava da non apparire gelida. 
Perché tanto è l'apparenza che conta, che importa del freddo che ho addosso.

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