domenica 12 febbraio 2012

Ti regalerei un libro

Ti regalerei un libro e sottolineerei tutte le frasi che mi ricordano te. I libri ne sono pieni. Anche le canzoni e i film, ma i libri, loro sì che sanno quello che volevo dire, a volte persino nel modo in cui avrei voluto dirlo.
Probabilmente sarebbe "Castelli di rabbia", di Baricco. E so anche due delle frasi che sottolineerei.

"Perché è così che ti frega la vita.
Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine,
o un odore, o un suono che poi non te li togli più.
E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quando è troppo tardi.
E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri
da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore. Alla deriva."

 E poi:

"I desideri sono la cosa più importante che abbiamo e non si può prenderli in giro più di tanto.
Così, alle volte, vale la pena di non dormire pur di stare dietro ad un proprio desiderio.
Si fa la schifezza e poi la si paga. E solo questo è davvero importante:
che quando arriva il momento di pagare uno solo non pensi a scappare e stia lì, dignitosamente, a pagare.
Solo questo è importante."

 Poi non lo so, è tanto che non rileggo questo libro. Sarebbe certamente una buona occasione per rileggerlo.
Te lo regalerò, un giorno. Non è certo il tipo di libro che ti potrebbe piacere, non siamo mai andati d'accordo sui libri. E sulla musica. E sui film. Né sulla religione o sull'amore, ma te lo regalerei lo stesso.
Magari ti scocceresti di leggerlo tutto, andresti a vedere solo le parti sottolineate. Magari invece lo leggeresti tutto per farmi un piacere. O potrebbe anche piacerti. In un momento di estremo pessimismo, potrei pensare che useresti alcune delle frasi più belle per dedicarle alla tua fidanzata (quella nuova, ovviamente, che è pure simpatica). Solo che non ci crederei neanche di fronte all'evidenza.

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