lunedì 24 settembre 2012

Mi rigiro nel letto, dovrei esser sola nella mia stanza e invece ci sei tu. Non so da quanto tempo tu sia lì accanto a me, eppure il letto non è così grande, me ne sarei dovuta accorgere prima. Tutta colpa del sonno pesante o forse un tempo era così un'abitudine dormire tra le tue braccia che ancora oggi non mi sembra strano.
Da dove sei uscito fuori? Non me lo so spiegare e ci sono mille motivi per i quali tu non dovresti essere qui.
Innanzitutto noi non stiamo più insieme, e questo mi sembra già un ottimo motivo. E poi di là ci sono i miei e non sarebbero felici di trovati qui. Questo sarebbe un motivo ancora più ottimo, se non fosse che in italiano più ottimo" non si può dire.
Mentre penso a queste cose sento che mi baci e una tua mano che mi carezza la gamba. Dovrei cacciarti, ma mi sei mancato e la sensazione del tuo tocco è troppo forte per cacciarti via.
Che poi come faccio a cacciarti, i miei se ne accorgerebbero. Devo trovare un modo per farti uscire da qui, che potrebbe essere anche il modo in cui sei entrato. Se solo sapessi come.
Tu non sembri preoccupato, mi sorridi e continui ad accarezzarmi. Dovrei preoccuparmi io, ma sono troppo presa da questa strana sensazione, che è un misto tra paura e piacere, e di sicuro somiglia molto all'eccitazione.
Ho avuto altri uomini da quando te ne sei andato, e ho sempre pensato di stare bene con loro, dal punto di vista fisico intendo. Ma ora che ci penso, mi rendo conto che fai più tu con una carezza che loro in mille altri modi. Bacio il tuo petto, lo accarezzo piano e oserei di più se non avessi paura.
Non possiamo venire fuori da questa situazione e non dovresti esserci tu nel mio letto, ma ormai ci sei e ormai ti voglio. Forse se facciamo piano, se ci sforziamo di esser silenziosi.
Sento rumori in cucina, staranno facendo colazione. Non so che ore sono, più o meno le otto, credo: magari i miei usciranno senza passare per la mia stanza, non c'è motivo di svegliarmi già. Lo spero proprio, perché non saprei dargli una spiegazione. Diciamoci la verità, lo spero proprio perché voglio che tu resti ancora un po', ma non so quanto possa contarci.
Qualcuno apre la porta della stanza, salto nel letto spaventata e mi preparo a una scusa.
"Svegliati, è tardi."
"Eh? Ah. Uhm"
Mi giro e tiro un sospiro di sollievo, perché tu non ci sei: solo un sogno. Dovrei sentirmi sollevata, eppure no. Quel tocco sulla gamba io l'ho sentito, e quella sensazione. Sono eccitata nel letto e sono sola. Perché sei nei miei sogni e non con me?

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